Apc-RAI/ CANONE NELLA BOLLETTA ELETTRICA PER CONTRASTARE EVASIONE
Proposta inviata da azienda a ministeri Tesoro e Comunicazioni
Roma, 3 nov. (Apcom) - Il pagamento del canone annuale televisivo
in favore della Rai, potrebbe entrare a far parte delle bollette
elettriche che gli italiani pagano ai diversi gestori. E' la
proposta, che dopo essere stata esaminata dal cda di viale
Mazzini, e' stata inviata, sotto forma di documento articolato,
all'azionista ministero del Tesoro, al ministero delle
Comunicazioni e alla commissione parlamentare di Vigilanza.
Di una ipotesi del genere si parlava da tempo, e anche il dg
Claudio cappon l'aveva ventilata di recente, ma oggi il
consigliere Rai, Angelo Maria Petroni, in un suo intervento su Il
Sole 24ore, l'ha resa pubblica, sottolineando che non si tratta
piu' solo di ipotesi ma di una vera e propria proposta della Rai,
in vista anche del rinnovo del contratto di servizio con lo
Stato. E ieri anche il ministro della Comunicazioni, Paolo
Gentiloni ha sottolineato la necessita' di di interventi contro
l'evasione del canone.
Se la Rai recuperasse l'intera evasione al canone, l'incasso
annuale dalla tassa aumenterebbe di 600 milioni di euro, visto
che la percentuale degli italiani che non pagano e' del 27,4%
contro una media europea del 3-5%, come ricorda Petroni nel suo
intervento. Un incremento di risorse che permetterebbe alla tv di
Stato di far fronte alle necessita' di investimento legate al
passaggio alla tecnologia digitale.
Secondo la proposta avanzata dalla Rai, il canone dovrebbe essere
inserito nella bolletta elettrica di ciascuna famiglia italiana,
limitatamente alla prima casa, con la presunzione del possesso di
un apparecchio televisivo, che in base a quanto deciso dalla
Corte Costituzionale, e' titolo sufficiente per la Rai a
riscuotere il canone che e' una vera e propria tassa statale.
Coloro che non posseggono una tv dovrebbero dichiararlo con un
atto sostitutivo di atto notorio, rischiando pero', in caso di
falsa dichiarazione, sanzioni penali.
Il pagamento dovrebbe seguire la cadenza bimestrale delle
bollette elettriche, ed essere quindi 'spalmato' sull' intero
anno e non piu' in un' unica soluzione come avviene attualemente
nella maggior parte dei casi.
Proposta inviata da azienda a ministeri Tesoro e Comunicazioni
Roma, 3 nov. (Apcom) - Il pagamento del canone annuale televisivo
in favore della Rai, potrebbe entrare a far parte delle bollette
elettriche che gli italiani pagano ai diversi gestori. E' la
proposta, che dopo essere stata esaminata dal cda di viale
Mazzini, e' stata inviata, sotto forma di documento articolato,
all'azionista ministero del Tesoro, al ministero delle
Comunicazioni e alla commissione parlamentare di Vigilanza.
Di una ipotesi del genere si parlava da tempo, e anche il dg
Claudio cappon l'aveva ventilata di recente, ma oggi il
consigliere Rai, Angelo Maria Petroni, in un suo intervento su Il
Sole 24ore, l'ha resa pubblica, sottolineando che non si tratta
piu' solo di ipotesi ma di una vera e propria proposta della Rai,
in vista anche del rinnovo del contratto di servizio con lo
Stato. E ieri anche il ministro della Comunicazioni, Paolo
Gentiloni ha sottolineato la necessita' di di interventi contro
l'evasione del canone.
Se la Rai recuperasse l'intera evasione al canone, l'incasso
annuale dalla tassa aumenterebbe di 600 milioni di euro, visto
che la percentuale degli italiani che non pagano e' del 27,4%
contro una media europea del 3-5%, come ricorda Petroni nel suo
intervento. Un incremento di risorse che permetterebbe alla tv di
Stato di far fronte alle necessita' di investimento legate al
passaggio alla tecnologia digitale.
Secondo la proposta avanzata dalla Rai, il canone dovrebbe essere
inserito nella bolletta elettrica di ciascuna famiglia italiana,
limitatamente alla prima casa, con la presunzione del possesso di
un apparecchio televisivo, che in base a quanto deciso dalla
Corte Costituzionale, e' titolo sufficiente per la Rai a
riscuotere il canone che e' una vera e propria tassa statale.
Coloro che non posseggono una tv dovrebbero dichiararlo con un
atto sostitutivo di atto notorio, rischiando pero', in caso di
falsa dichiarazione, sanzioni penali.
Il pagamento dovrebbe seguire la cadenza bimestrale delle
bollette elettriche, ed essere quindi 'spalmato' sull' intero
anno e non piu' in un' unica soluzione come avviene attualemente
nella maggior parte dei casi.