
Uscito nello stesso periodo del molto simile Red Eye; la presenza della Foster ricorda anche un altro film claustrofobico, Panic Room. In linea di massima direi che è impostato nella giusta maniera (anche se è un po' superficiale nel contorno) e si prende bene il suo tempo all'inizio, con mestiere elegante da parte del tedesco Robert Schwentke. Quanto al resto non posso dirvi che sia il massimo dell'imprevedibilità, anzi mi pare sia tutto abbastanza chiaro sin dall'inizio anche perché, ripeto, con Red Eye non ha in comune solo l'aereo...
Voto: **
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