Non aspettatevi un potenziamento della copertura analogica terrestre dell'emittente GR Parlamento. Si tratta di un fardello di cui la Rai stessa si vuole liberare, almeno per quanto riguarda la diffusione in FM, poiché non porta ascolti ed è un prodotto poco curato: tra una seduta del Parlamento e l'altra, vengono addirittura trasmessi simulcast di Tutta Italiana, senza alcun conduttore dietro al microfono...
Per le frequenze di Radio Radicale vedrei come probabili due scenari:
1. la vendita della concessione, per ricavare un po' di fondi;
2. il loro impiego per un nuovo progetto completamente diverso.
Nel primo caso, Rai riceverebbe una liquidità non indifferente, ed il gruppo editoriale interessato all'acquisizione sarebbe ben disposto a mettere sul piatto una grossa cifra per l'acquisizione di una rete terrestre dalla mole non indifferente: sebbene siano necessarie le migliorie del caso, avere una rete del genere non sarebbe possibile in altri modi. Inoltre, quale altro modo per avere una bella concessione nazionale?
In questo ambito, riterrei probabile un acquisto da parte di Suraci (Zeta, possibile cambio di format e progetto?), RDS (Discoradio nazionale, essendo la più ascoltata a Milano non si potrebbe investire nel proprio successo a scala nazionale?), ma anche di un gruppo estero come Bauer o NRJ, consistendo la nuova assegnazione nell'occasione perfetta per entrare in un nuovo mercato.
Nel secondo caso, penso che la Rai potrebbe avviare la sua quarta emittente nazionale: una seconda emittente musicale/d'intrattenimento, di flusso, con poche parole e tanta musica, che punti ad un target 18-44. Sul modello di BBC Radio 1, più o meno. Anche un network alla France Bleu (network di radio pubbliche locali) sarebbe stato plausibile, se non fosse per l'imminenza (relativa) dello switchover alla DAB+.
Per quanto riguarda Gr Parlamento (nelle frequenze già proprie) credo si cercherà di modificarne il format in FM, relegando le sedute parlamentari ad un'emittente WEB/DTT/DAB+, e rimuovendo in qualche modo l'obbligo di trasmissione analogica. Oppure puntando sulle grandi città (come già fa Rai Radio Classica) con il progetto esistente, si potrebbero utilizzare anche le vecchie frequenze per il nuovo progetto, pubblico o privato che sia. Ma non ci si aspetti una copertura capillare di una GR Parlamento, che non ha corrispondenti FM in Europa.
My two cents.