vitor
Digital-Forum Senior Master
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Quanto scrivi non è vero, nel comunicato FOM c'è scritto che la perdita a livello mondiale è stata di 50 milioni di telespettatori, dovuti maggiormente alla Cina. Quindi non vengono evidenziate solo le situazioni positive, anche perché trattandosi di un report rivolto agli investitori pubblicitari non puoi scrivere tante fesserie, nel mondo degli affari le bugie hanno le gambe cortissime. In Italia hanno certamente influito le numerose repliche che hanno continuato fino a fine anno, sia le gare mattutine esclusiva Sky che poi la Rai ha trasmesso integralmente nel pomeriggio (Australia, Corea, ecc.).Comunque, possiamo giocare con i numeri come vogliamo e dire tutto e il contrario di tutto come fa la FOM, che guarda caso descrive sempre e solo situazioni idilliache a suo favore, ma è sotto gli occhi di tutti che gli ascolti complessivi sono diminuiti nettamente da quando è entrata Sky con la sua parziale esclusiva (e non c'entra il dominio Red Bull, come invece dicono alcuni che riconducono il calo di ascolti unicamente a Vettel e alla indiscussa superiorità della sua macchina) e a parte i discorsi che si possono fare, non dobbiamo prenderci in giro ragazzi, perché qualunque prodotto televisivo che passa dalla trasmissione integrale in diretta gratuita ad una trasmissione in diretta parziale a pagamento perderà sempre e comunque pubblico. La FOM può dire che così guadagna di più, gli sponsor e forse anche i costruttori possono crogiolarsi nel breve periodo per i dati dei contatti unici, ma il passaggio da un media aperto a tutti ad uno riservato solamente ad una "elite" di pubblico pagante non sarà mai un vero progresso per lo sport né per gli appassionati (e non si mettano in ballo le solite storie sul commento giornalistico superiore e sulla qualità eccelsa dell'offerta a pagamento), sarà un progresso solo per le tasche di chi vende i diritti e di chi vende abbonamenti. Chi dice il contrario mente volontariamente.
Per il resto, la F1 forse è stato l'ultimo degli sport di massa a convertirsi al pay. Gli altri, calcio innanzi tutto, ma anche boxe, tennis, od il cricket in Inghilterra non sono finiti nel dimenticatoio solo perché sono esclusive pay. Abbiamo sentito più volte da esperti del settore della comunicazione che i messaggi al pubblico pay sono più efficaci in quanto si rivolgono ad un pubblico che si trova su quel canale perché realmente interessato all'evento e non casualmente come può essere per una parte della platea in chiaro. Inoltre già in partenza gli sponsor sanno che si rivolgeranno ad un pubblico più "interessante" dal punto di vista della disponibilità economica e dalla propensione a spendere. Quindi non la farei così tragica. Magari tra dieci anni potrebbe anche essere che nessuno si scandalizzerà più del fatto che le dirette dei gp sono sulle pay tv e sulle reti in chiaro ci saranno solo differite.