
Ne Il corvo c'era il chitarrista rock Eric Draven; in Garage Days c'è il chitarrista rock Freddy (Kick Gurry). Questo è l'unico elemento in comune dei due film di Alex Proyas. Con uno stile che riprende in allegria quello british (d'altronde sempre in ambito british siamo, inteso nel senso dei British di sotto) alla Guy Ritchie e Danny Boyle, racconta la storia standard degli amici con band in cerca di fortuna in quel di Sidney, ovviamente con il contorno obbligatorio di tradimenti, piccole rivalità e quant'altro. Potrebbe essere un film davvero da dementi, ma alcune trovate visive - come nella cena con la banda in preda alle visioni - contribuiscono a rendere fresca una sceneggiatura fatta di schematismi che ha comunque il pregio di non prendersi sul serio. Il balletto collettivo sui titoli di coda è una goduria.
Voto: **