Gentiloni su distribuzione frequenze

humy51

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(ANSA) - ROMA, 12 MAR - "La transizione al digitale
terrestre deve porsi come obiettivo una redistribuzione delle
frequenze ai fini di un dividendo digitale: si puo' discutere
sulle modalita', ma non possiamo immaginare che non ne venga
fuori nulla. Altrimenti verremmo meno all'obiettivo di aprire il
mercato mettendo a disposizione altre risorse". Lo ha ribadito
il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, intervenuto
oggi a un convegno sull'operatore indipendente di rete
organizzato dall'universita' Roma 3.
"E' legittima e comprensibile la tentazione dei broadcaster
di farsi la redistribuzione delle frequenze 'in casa', per
esempio utilizzandole per sperimentare l'alta definizione", ha
detto Gentiloni. Una prassi che Mediaset sta gia' attuando con
le frequenze 'liberate' nell'area di Cagliari dopo il primo
switch off dell'analogico, come ha confermato qualche giorno fa
il presidente Fedele Confalonieri. "Ma le sedi regolatorie e
istituzionali - ha aggiunto il ministro - stanno li' apposta per
far si' che l'obiettivo di una redistribuzione delle frequenze
diventi raggiungibile".
Piu' in dettaglio, spettera' al Comitato Italia Digitale -
nel quale siedono gli operatori del sistema tv, il ministero
stesso e l'Autorita' per le garanzie nelle Comunicazioni -
"elaborare progetti di redistribuzione delle frequenze nelle
aree 'all digital' che via via, dopo la Sardegna, si andranno
creando. Tali progetti - ha spiegato Gentiloni - saranno
proposti all'Agcom per un via libera piu' formale. Chiaramente,
perche' l'obiettivo venga raggiunto e' necessario un clima di
cooperazione tra i diversi operatori". Niente 'imposizioni
dall'alto', dunque, anche perche' , ha concluso il ministro,
"e' impensabile che ci sia qualcuno convinto che la
redistribuzione delle frequenze possa avere somma zero:
piuttosto deve necessariamente deve produrre un dividendo
digitale e quindi ricchezza aggiuntiva". (ANSA).
 
Ridicolo.....ovvio che le tv e mediaset in particolare si sono fatte la Gasparri apposta per raccattare frequenze a + non posso e secondo lui le cede volontariamente per fargli la concorrenza........certo che + ingenuo di così...
 
Gentiloni

vorrebbe togliere le frequenze a mediaset che sta utilizzando per sperimentare HD per assegnarle ad altri..francamente la vedo difficile con quella maggioranza che ha al Senato !! :eusa_wall:
 
barcl ha scritto:
vorrebbe togliere le frequenze a mediaset che sta utilizzando per sperimentare HD per assegnarle ad altri..francamente la vedo difficile con quella maggioranza che ha al Senato !! :eusa_wall:

da sperimentare non c'è nulla diciamo che quello è un modo per tenerla occupata
 
Mediaset su decreto legge Gentiloni

DDL GENTILONI: CONFALONIERI, MIRA A DANNEGGIARE SOLO MEDIASET =
(AGI) - Milano, 14 mar. - Il ddl Gentiloni sulla riforma del
settore televisivo "mira a infliggere un danno alla sola
Mediaset". Lo ha affermato il presidente del gruppo del
biscione, Fedele Confalonieri, aprendo questa mattina
l'incontro con gli analisti sui conti 2006.
Secondo Confalonieri il danno per Mediaset "non e' fondato
su concreti interessi pubblici, e cio' e' incompatibile con il
principio di uguaglianza e quello di liberta' di impresa".
L'indicazione di un tetto al fatturato pubblicitario, continua,
"risulta estranea a ogni logica antitrust italiana ed europea.
Questa proposta di legge bypassa con disinvoltura ogni analisi
dei mercati rilevanti". Quanto agli editori della carta
stampata "sembrano credere ancora a quote di pubblicita'
garantite per legge, ma la loro scommessa e' perdente, perche'
nessuna legge potra' mai indicare forzosamente alle imprese su
quali mezzi investire. In altre parole cio' che non sara' speso
in televisione sparira' dal mercato".
Confalonieri chiama in suo soccorso il presidente
dell'antitrust, Antonio Catricala', "che ha segnato con la
matita blu gli errori tecnici e giuridici della Gentiloni".
Se e' negativa la parte relativa all'antitrust del ddl
Gentiloni per quanto riguarda la filosofia industriale "le cose
non migliorano. Il ddl compie una doppia manovra distruttiva,
da una parte prescrive il trasferimento sul digitale terrestre
di una rete Rai e una Mediaset, al contempo sposta al 2012 la
data finale del passaggio al digitale, sottraendo due reti a
milioni di spettatori italiani. Dall'altra parte il ddl si
propone di mettere sul mercato le frequenze analogiche rese
disponibili, chiedendo alle imprese di investire su una
tecnologia obsoleta".
In sintesi quindi "dire che il ddl nasce vecchio e' dire
poco, gia' il concepire una legge contro il duopolio, quando il
duopolio e' morto da tempo, e' una assurdita' legislativa. E'
finito il tempo delle leggi che fissato assetti rigidi, limiti
invalicabili, che pretendono di cristallizzare processi in
divenire". Confalonieri e' comunque fiducioso che "il buon
senso prevarra'. Ho percepito in Parlamento una nuova voglia di
ascoltare, una tendenza al dialogo. Penso che si fara' strada
la convinzione, al di la' di ogni colore politico, che la
diminuzione delle capacita' competitive di Mediaset, cosi' come
lo smantellamento della Rai, se davvero realizzate,
lascerebbero il nostro paese senza un presidio nazionale forte
nel settore della comunicazione". (AGI)
 
un dividendo digitale si otterrebbe anche solo con le TV locali.
Se oggi 6 TV locali occupano 6 frenquenze domani ne potrebbero occupare solo una liberandone 5 che rimarrebbero utilizabili per altri operatori nazionali.
 
eduardo1982 ha scritto:
un dividendo digitale si otterrebbe anche solo con le TV locali.
Se oggi 6 TV locali occupano 6 frenquenze domani ne potrebbero occupare solo una liberandone 5 che rimarrebbero utilizabili per altri operatori nazionali.

E perchè mai le private debbano cedere loro le frequenze quanto ne hanno ormai poche e invece Mediaset in primis continuerebbe a occupare oltre metà banda UHF
 
Semplicemnte perche', a meno che non vogliano diventare network nazionali con mangari PPV, non gli serve di trasmettere piu' di un programma quindi non verrebbero danneggiate (uno volta effettuato lo swicth off). Anzi io obbligherei le reti nazionale a dare il famoso 40% di banda alla TV locali gratis in cambio dell'abbandono futuro delle frequenze analogiche. Quindi in un primo momento le TV locali potrebbero trasmettere sia in analogico che in digitale (usando il 40% dei MUX nazionali) senza spese aggiuntive fino allo switch off. Rai, M7 e altri soggetti potrebbero spartirsi (con regole nuove e da definire) le frequenze cosi liberate. Non sono un partigiano di M7, mi piecerebbe solo trovare soluzioni che non danneggino nessuno.
 
Semplicemente se il concetto è che le frequenze sono ad es come gli appartamenti e ognuno ne fà quello che gli pare non vedo perchè le tv locali debbano avere obblighi diversi dalle nazionali

Le nazionali fanno così e le tv locali hanno tutto il diritto di fare altrettanto magari si scambiano le coperture per cui possono benissimo sfruttare pure loro il digitale o magari fare delle sindacation tipo 7 gold

I numeri sono semplici chi ha frequenze a + non posso comprese le inutili le doppie le triple quadruple etc etc e ben 7 reti fra analogiche e digitali è mediaset è lei che le occupa di proposito per non lasciare spazio ad altri
Questa è la realtà


Il digitale ci hanno raccontato che grazie al fatto che ove adesso ci stava una rete poi ce ne stavano almeno 4o 5 quindi non c'era + il problema della scarsità di freuquenze e relativa sentenza della cassazione su rete4 etc etc
Per cui allo switch off con una sola rete ora analogica ci stanno tutte le 3 reti rai e le 3 mediaset il resto non serve

Che poi la Gasparri sia stata fatta apposta per permettere a Mediaset di farsi la sua pay tv è altra storia..adesso ormai è evidente a tutti


E a questo dovrebbero farsi carico le tv locali???? mi sembra assurdo tanto + che sono già sotto alla quantità di frequenze a loro desitnate pure dalla Gasparri
 
Quindi nel 2012 all switch off le TV locali continueranno a trasmettere un solo programma su una frequenza?
 
Io sono contento che Mediaset occupi 7 frequenze, considerando che è l'unica azienda che sappia fare televisione terrestre in Italia, io, da telespettatore che vuole qualità, le darei tutte le 40 frequenze dello spettro elettromagnetico.
 
Un Po' Esagerato!

Lochness ha scritto:
Io sono contento che Mediaset occupi 7 frequenze, considerando che è l'unica azienda che sappia fare televisione terrestre in Italia, io, da telespettatore che vuole qualità, le darei tutte le 40 frequenze dello spettro elettromagnetico.
non è abbastanza ,avere la capanna delle liberta',per essere autorizzato A TUTTO E' MIO,la plurarita' è basilare per le VERE democrazie wwwwwww i. montanelli,ciao
 
Ultima modifica:
Lochness ha scritto:
Io sono contento che Mediaset occupi 7 frequenze, considerando che è l'unica azienda che sappia fare televisione terrestre in Italia, io, da telespettatore che vuole qualità, le darei tutte le 40 frequenze dello spettro elettromagnetico.
Bisognerebbe che cambiasse colore, vedi come ha fatto il canguro che da nero è diventato rosso e gli hanno concesso TUTTO il sat Italiano :D

Ciao.
 
Ma che centra la politica?
Basta sentire in giro e già adesso il 90% di chi ha acceso un televisore guarda Mediaset poichè è l'unica ad avere canali decenti. Guardiamo ai fatti, signori: il Biscione è l'unica azienda che SA fare tv in Italia.
Anch'io vorrei pluralità, ma bisogna guardare in faccia la realtà: quanti altri decenni vogliamo aspettare per avere terzi e quarti poli? Basta vedere il palinsesto della Rai di ieri sera (col clou sul Due): ci sarebbe da buttarlo il televisore se non ci fosse Mediaset.

(mess in risposta a quelli PRECEDENTI quello di Ganzarolli)
 
Ganzarolli ha scritto:
Bisognerebbe che cambiasse colore, vedi come ha fatto il canguro che da nero è diventato rosso e gli hanno concesso TUTTO il sat Italiano :D

Ciao.

se proprio ci credi a quello che scrivi allora illuminaci: chi è che "gli ha
concesso tutto il sat italiano"...
forse faresti meglio a ricordarti di chi era in origine tele+ (poi ceduta a Nethold, da qui a Canal + e infine a murdoch) e di chi era Stream ai tempi della fusione.
Inoltre ti faccio notare che nessuno ha mai impedito la nascita di altre tv italiane via sat (sia FTA che pay) al limite tale evento è stato ostacolato da quel governo che a suo tempo dichiarò che la legge sul C.I. era superata ed obsoleta (ma ai tempi murdoch e il nano andavano ancora sottobraccio)
Quanto ai palinsesti mediaset (quella che per te sa fare televisione) cito:
centovetrine, maurizio costanto redivus show, l'antipatico, grande fratello, la corrida, forum, verissimo, buon pomeriggio, casa vianello....
 
Ultima modifica di un moderatore:
ragazzi è così difficile commentare delle dichiarazione senza scivolare in giudizi politici?
me raccumand! ;)
 
YODA ha scritto:
ragazzi è così difficile commentare delle dichiarazione senza scivolare in giudizi politici?
me raccumand! ;)

scusa ma ricordare che il proprietario di mediaset sia stato il presidente del consiglio per 5 anni e abbia fatto il bello e il cattivo tempo anche alla rai non è far politica
in caso contrario vanno censurati tutti gli interventi che fanno riferimento a mediaset
e comunque ripeto ci terrei a sapere:
"chi è che impedirebbe ad altre eventuali pay tv italiane di trasmettere da satellite ? e soprattutto con quali mezzi (o minacce) lo starebbe impedendo ?"
visto che ganzarolli è cosi' ben informato che almeno ci renda partecipi
 
JQ68 ha scritto:
scusa ma ricordare che il proprietario di mediaset sia stato il presidente del consiglio per 5 anni e abbia fatto il bello e il cattivo tempo anche alla rai non è far politica ...
e cos'è allora? tu dai fiato alle convinzioni di un 50% degli utenti...:D
l'altro 50 la pensa in modo diverso.
potrebbero risponderti che adesso l'altra parte stà cominciando a fare la stessa cosa:icon_redface:
pensateci, e magari aggiungete all'inizio di una considerazione un... io penso che...;)
 
JQ68 ha scritto:
se proprio ci credi a quello che scrivi allora illuminaci: chi è che "gli ha
concesso tutto il sat italiano"...
forse faresti meglio a ricordarti di chi era in origine tele+ (poi ceduta a Nethold, da qui a Canal + e infine a merdoch) e di chi era Stream ai tempi della fusione.
Inoltre ti faccio notare che nessuno ha mai impedito la nascita di altre tv italiane via sat (sia FTA che pay) al limite tale evento è stato ostacolato da quel governo che a suo tempo dichiarò che la legge sul C.I. era superata ed obsoleta (ma ai tempi merdoch e il nano andavano ancora sottobraccio)
Quanto ai palinsesti mediaset (quella che per te sa fare televisione) cito:
centovetrine, maurizio costanto redivus show, l'antipatico, grande fratello, la corrida, forum, verissimo, buon pomeriggio, casa vianello....

Quoto tutto e ci aggiungo che una volta c'era pure Sgarbi quotidiani ovvero letame sputato tutti i giorni su magistrati e altre persone in totale assenza di diritto di replica

O vogliamo parlare dell'opinionista del debbio???? o vogliamo parlare delle repliche infinite di wolker tezax renger
O saranno mica bei programmi quelli della defilippi?????
 
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