questo proprio non l'immaginavo....
ROMA - Secondo i dati di Shark Alliance l'Italia è il principale importatore di carne di squalo in Europa e il quarto al mondo dopo Spagna, Corea ed Hong Kong. Ecco i dati sui consumi e sulla emergenza della specie, secondo la mappa diffusa da Shark Alliance:
- IMPORT IN ITALIA: nel 2006 più di 13.000 tonnellate di prodotti di squalo, di cui oltre 10.000 tonnellate di carne congelata di squali di specie diverse da più di 35 Paesi, per il 64% appartenenti alla Ue. La maggior parte proviene da Spagna, Vietnam, Francia e Regno Unito. Il 91% delle catture europee proviene dall'Atlantico: nel 2004 la Spagna ha prodotto il 45% di tutte le catture europee
- EMERGENZA SPECIE: circa 75 milioni di squali uccisi ogni anno, con un aumento delle catture del 22% nell'ultimo decennio. Dalle valutazioni ancora in corso oltre un terzo delle specie di squali e razze esaminate in acque europee dalla Iucn (Unione mondiale per la conservazione della natura) sono classificate "in pericolo", mentre un altro 20% rischia di diventarlo nel prossimo futuro.
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_2128461836.html
ROMA - Secondo i dati di Shark Alliance l'Italia è il principale importatore di carne di squalo in Europa e il quarto al mondo dopo Spagna, Corea ed Hong Kong. Ecco i dati sui consumi e sulla emergenza della specie, secondo la mappa diffusa da Shark Alliance:
- IMPORT IN ITALIA: nel 2006 più di 13.000 tonnellate di prodotti di squalo, di cui oltre 10.000 tonnellate di carne congelata di squali di specie diverse da più di 35 Paesi, per il 64% appartenenti alla Ue. La maggior parte proviene da Spagna, Vietnam, Francia e Regno Unito. Il 91% delle catture europee proviene dall'Atlantico: nel 2004 la Spagna ha prodotto il 45% di tutte le catture europee
- EMERGENZA SPECIE: circa 75 milioni di squali uccisi ogni anno, con un aumento delle catture del 22% nell'ultimo decennio. Dalle valutazioni ancora in corso oltre un terzo delle specie di squali e razze esaminate in acque europee dalla Iucn (Unione mondiale per la conservazione della natura) sono classificate "in pericolo", mentre un altro 20% rischia di diventarlo nel prossimo futuro.
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