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Gruppo Visione Film (20-26 Febbraio): DOGVILLE (2003) di Lars von Trier

E poi, per gli amanti delle simmetrie, delle similitudini e delle casualità: questo è il terzo film su tre che vediamo, che si chiude esattamente in maniera "ciclica" con un riferimento alla scena iniziale: Mosè che abbaia.

ANDREMALES porca miseria...metti paura!!! stai dando il vero senso al Gruppo..thank you so much!!! ;)
 
Ci sono tante cose da dire su questo film.
Partiamo dall'unica nota dolente: il prologo.
Non capisco il senso di andare ad annoiare il pubblico con la presentazione dei personaggi.
Il cinema non va spiegato, il cinema deve essere capito o interpretato dallo spettatore, altrimenti passa il piacere.
E' per questo che dopo i primi 10 minuti ho mollato e ripreso il giorno successivo, ma fortunatamente con l'arrivo di Grace il film ha preso la sua svolta, anche se - ancora - la voce esterna a spiegare le scene l'ho trovata inutile.
Il film in sè è ai limiti della perfezione, 3 ore che volano via in un baleno, riuscendo nel suo intento di critica al cinema odierno (erano gli anni di quella roba da dormitorio del Signore degli anelli, ma penso sia cambiato poco visto che siamo nell'era di Game of thrones, che non seguo) fatto di mille artifizi, di costi insostenibili, di retorica a palate e quant'altro.
Von Trier non solo porta il teatro al cinema ma va OLTRE, mostrandoci un palco spoglio con cui lavorare di fantasia. Mi piacerebbe sapere l'idea dei rumori (ad esempio la chiusura delle porte) di chi sia stata, perchè sono dell'idea che in una fase successiva sia stato fatto un tentativo da parte della produzione di rendere meno difficile il film.
Passando alla sceneggiatura, ciò che Von Trier mette in scena è l'ipocrisia della nostra società e per farlo prende un paesino.
Per me è un invito a nozze visto che in un paesino ci vivo e con l'ipocrisia ho imparato a farci i conti da bambino :laughing7:
Da 10 e lode il momento in cui Grace cerca lavoro ma "non ne abbiamo bisogno" per poi costringerla a fare di tutto perchè quegli sfizi erano guarda caso diventati necessari.

Avendo visto il film martedì, ho avuto tempo per documentarmi riguardo a Nicole Kidman: ebbene il motivo per cui non voleva più lavorare con Von Trier (ma poi cambiò idea, avrebbe dovuto partecipare al suo ultimo lavoro) non fu la crudezza delle scene da stupro, bensì il momento in cui Grace viene schiavizzata con le catene al collo. Scene in cui la Kidman soffriva realmente perchè era tutto reale.
Anzi le scene dello stupro, per chi - purtroppo - conosce Von Trier, sono state anzi molto rispettose della Kidman; col tempo Von Trier è diventato un vero e proprio "regista porno di qualità", facendomi schifare in Nymphomaniac. Sarà che vivendo in un paesino come quello di Dogville certe cose non arrivo a concepirle, ma il porno deve stare fuori dal cinema, così come gli attori vanno rispettati. Von Trier di questo col passare degli anni se ne è infischiato e continuo a chiedermi il motivo per cui le stelle di hollywood continuino ad andargli dietro (in realtà solo la Gainsbourg, ma vabbè :laughing7: )

Per quanto poi riguarda il finale, concordo su una vicinanza con Tarantino, ma qui è una violenza colma di rabbia, una violenza catartica.
Io credo che tutti eravamo in macchina con Grace a incitarla a fare fuori i dogvilliani, mentre con Tarantino ciò non avviene.
Sul cane non mi sono posto tante domande: alla fine il film si chiama "Città del cane", quindi il cane che prende forma l'ho visto come un omaggio all'animale nei confronti di una razza inferiore che è quella degli uomini... ma è una fesseria, non mi soffermo mai sui simbolismi particolari ma solo sul significato generale del film
 
Fate caso a Mosè, il cane. Mosè, il salvato, come da tradizione biblica. Che sull'ultimo si rivela, diventa visibile. Gli uomini-cani spariscono, eliminati dalle conseguenze della propria bestialità/cattiveria, e il vero animale compare.
E poi, per gli amanti delle simmetrie, delle similitudini e delle casualità: questo è il terzo film su tre che vediamo, che si chiude esattamente in maniera "ciclica" con un riferimento alla scena iniziale: Mosè che abbaia.
Il cane si chiamava Mosè? Si nota che il prologo non l'ho proprio seguito :laughing7:
Ottima osservazione, come anche quello della chisuura ciclica, accade spessissimo nei film di un certo spessore

Avevo anche fatto un altro quote sulla voce fuori campo ma è andato perso.
Vado di frettissima, comunque sarebbe da rivedere senza voce fuori campo per notare le differenze.
A mio parere renderebbe di più :eusa_whistle::D
 
Ci sono tante cose da dire su questo film.
Partiamo dall'unica nota dolente: il prologo.
Non capisco il senso di andare ad annoiare il pubblico con la presentazione dei personaggi.
Il cinema non va spiegato, il cinema deve essere capito o interpretato dallo spettatore, altrimenti passa il piacere.
E' per questo che dopo i primi 10 minuti ho mollato e ripreso il giorno successivo, ma fortunatamente con l'arrivo di Grace il film ha preso la sua svolta, anche se - ancora - la voce esterna a spiegare le scene l'ho trovata inutile.

scusa ma la voce fuori campo è fondamentale come fosse un libro e il film delle illustrazioni, io ora capisco che non ti possa piacere e trovarla superflua (i gusti son gusti) ma a sto punto non mi spiego il tuo 9.5
 
allora dopo queste cose che avete detto devo dire un po' di cose che mi hanno fatto storcere il naso...

intanto tarantino che cacchio c'entra? cioè solo perchè in una scena sparano a tutti e fanno una carneficina violentissima non vuol dire che sia tarantino, cioè la violenza nei film esisteva anche prima del grande quentin, la sua "poetica" è moooolto riduttivo ricondurla solo a pallottole ed esplicita violenza, insomma secondo me non c'entra na mazza...

poi a Zzzzzzz devo dire che non se po' senti che il porno deve essere fuori dal cinema, cioè in questo momento non esiste più cinema porno esistono solo una o piu persone che fanno cose sconce in una stanza... ma una volta esisteva il Cinema Porno, anche si trattato male, e soprattutto qui in italia, quindi anche se cinema povero, è comunque cinema... ma vabbè queste prime due cose poco c'entrano col film che stiamo analizzando...

invece sempre da Zzzzzzz prendo spunto perchè sono d'accordo con la parte iniziale della sua analisi, infatti sono d'accordo con lui che come diceva hitchcock (indiscutibilmente il regista più grande della storia del cinema o poco ce manca) chi spiega troppo o fa parlare troppo i personaggi non sa fare cinema, la bellezza del cinema è proprio far capire e trasmettere con le immagini quindi i vari spiegoni o i narratori onniscienti fuoricampo di solito rovinano o appesantiscono un film... e come dice Zzzzzzz la parte iniziale dove presentano i personaggi è debole... ma secondo me è debole come tutto il film da questo punto di vista, cioè che tutto il film è spiegato, rispiegato, sviscerato con ogni vocabolo possibile...

detto questo naturalmente il film lho giudicato positivamente perchè questo è un tipo di cinema che non mi aggrada più di tanto ma sempre cinema è... cioè qui il narratore e i vari spiegoni sono la forza del film, e visto che secondo me bisogna fare sempre lo sforzo di non giudicare un film solo per i gusti personali ma secondo tutti gli aspetti sia tecnici che non...


poi naturalmente interessantissimo tutto quello che dite sui simbolismi, i vari nomi e i loro significati questo e quant'altro... pero' io sono dell'idea, ed entro completamente nella zona "giudizio personale", che il cinema migliore è quello che non ha troppa di questa dietrologia, che non bisogna andare a leggeri otto libri o dieci articoli per poter essere carpito, è quello che si vede una-due-tre magari anche dieci volte ma che si capisce lì durante la visione e dove è più diretto nei sottotesti che vuole trasmetterci...

mo' non è per portare l'acqua al mio povero mulino, ma per esempio il genere che invece ho voluto analizzare con voi questa settimana, quindi tutti film di genere horror(comedy in parte), sono film di genere veri e propri che in quanto ad intrattenimento sono 10 volte meglio dei film d'autore alla "setta del Dogma95", e che comunque non ti spengono il cervello, come gli stessi film d'autore, ma ti arriva un messaggio, politico, sociale, secondo me più direttamente di come te lo trasmette un Dogville...

cioè se vedi che ne so, La notte dei morti viventi il messaggio sociale, politico e vari ti arriva subito e non rischi di addormentarti perchè l'intrattenimento è dato dal genere, in questo caso horror... se vedi Dogville il messaggio, che ci mette 3 ore per arrivare, arriva si ma solo a quelli che so restati svegli, non so se me so fatto capire;)...
 
state boni :D, ho scritto solo che il finale mi ha ricordato molto Tarantino, visto che in tutto il film la forma era diversa, quindi l'ho trovato sorprendente.
 
state boni :D, ho scritto solo che il finale mi ha ricordato molto Tarantino, visto che in tutto il film la forma era diversa, quindi l'ho trovato sorprendente.

Ma si lo so, non prendete queste mie digressioni cosi animate per forza in modo negativo, cerco solo di animare un po la discussione... cioe se te chai visto tarantino mica lo metto in dubbio anche perchè come temi quelli sono anche nei suoi film, io pero nell ultima scena la vioenza lho vista piu teatrale che altro...
 
No aspettate, io nei giudizi sono sempre moooolto negativo, quindi dovete prenderli con le pinze (sì, ok, su Biutiful non ho criticato nulla, ma è stata un'eccezione :D )
Il voto è stato fortemente influenzato dall'aspetto ORIGINALITA', che qui è a grandi livelli, e non è un'originalità forzata che finisce per farti annoiare, ma un'originalità che eleva il tutto. Poi nel dare un voto a un film altro aspetto per me fondamentale è il coinvolgimento, il tenerti incollato allo schermo, e questo è un aspetto soggettivo.
Poi importante è la regia (a me questo tipo di regia fa impazzire, diversamente da quella di AHX che - esagerando, ma ripeto: prendetemi con le pinze - ho definito un'americanata) e la sceneggiatura, che deve essere coerente, razionale, equilibrata e avvincente (insomma: niente colpi di scena a casaccio). Quindi altre cose minori mi fanno storcere il naso, le sottolineo, ma non inficiano il voto.

Il discorso del porno mi piace assai :D
Allora io ho visto qualche porno "vero", ad esempio qualcosa di Russ Meyer, ed erano film veramente ben fatti, ironici e con una sceneggiatura fighissima.
Ma un film di qualità non ha bisogno di ridicolizzare attrici come la Gainsbourg in Nymphomaniac, ma poi a quale scopo?
Ci sono casi in cui l'immaginazione funziona mille volte meglio, e certe scene di sesso esplicito e violento non sono degne di un grande regista, ma solo di un piirla che vuole far parlare di sè creando scalpore
 
No aspettate, io nei giudizi sono sempre moooolto negativo, quindi dovete prenderli con le pinze (sì, ok, su Biutiful non ho criticato nulla, ma è stata un'eccezione :D )
Il voto è stato fortemente influenzato dall'aspetto ORIGINALITA', che qui è a grandi livelli, e non è un'originalità forzata che finisce per farti annoiare, ma un'originalità che eleva il tutto. Poi nel dare un voto a un film altro aspetto per me fondamentale è il coinvolgimento, il tenerti incollato allo schermo, e questo è un aspetto soggettivo.
Poi importante è la regia (a me questo tipo di regia fa impazzire, diversamente da quella di AHX che - esagerando, ma ripeto: prendetemi con le pinze - ho definito un'americanata) e la sceneggiatura, che deve essere coerente, razionale, equilibrata e avvincente (insomma: niente colpi di scena a casaccio). Quindi altre cose minori mi fanno storcere il naso, le sottolineo, ma non inficiano il voto.

il tuo discorso fila nulla da dire ma per come la vedo io se do 9.5 il film è quasi perfetto e il mezzo voto magari lo perde per un sonoro non all'altezza , qualche titubanza nella trama o cose di poco conto
 
il tuo discorso fila nulla da dire ma per come la vedo io se do 9.5 il film è quasi perfetto e il mezzo voto magari lo perde per un sonoro non all'altezza , qualche titubanza nella trama o cose di poco conto

ma no su questo sto con Zzzzzzzz, secondo me i film migliori, come anche i libri migliori, le donne migliori, o qualsiasi altra cosa che preferiamo ha dei difetti alla fine, e magari è proprio per quei difetti che la preferiamo... quindi ci sta anche dare un 9.5 o un 10 ad un film che non sia per lui totalmente perfetto;)... il problema è il film a cui da il 9.5, che non so come abbiate fatto a farvi scorrere quelle 3 ore così bellamente, visto che io ho faticato e non poco...
 
voi quando facevate esami alle superiori o all'università non vi lamentavate dei prof pignoli?
se io la materia la conosco ma non ricordo qualcosa o ho capito male qualcos'altro, non capisco perchè non devi darmi 30 se l'esposizione è scorrevole, sicura e completa.
Se capiterà uno dei miei film preferiti darò 10 senza problemi :D

c'è da dire che i voti che diamo noi sono istintivi, tante volte capita che dopo un mese la valutazione cambia...
 
secondo me i film migliori, come anche i libri migliori, le donne migliori, o qualsiasi altra cosa che preferiamo ha dei difetti alla fine, e magari è proprio per quei difetti che la preferiamo
100% d'accordo!
prendiamo Emma Stone: piena di difetti ma bellissima proprio per questi
 
e perchè, allora vogliamo parlare dei film che ad una prima visione ci sono sembrati ottimi film, e ad una seconda visione assolutamente insignificanti ? :D potrei farvi alcuni esempi (guarda caso ne ho uno di due fratelli registi che... è un vero clichè :D ).
Per Nymphomaniac il discorso è un po' particolare... è effettivamente un film che mette disagio (per non dire altro :) ), ma nel complesso -va visto tutto fino alla fine- se ne capisce il significato (c'è un significato, sì). Resta il fatto che sia disturbante e volutamente eccessivo. Lo stesso eccesso che io trovo in Tarantino, se mi permettete il ribaltamento tornando a qualche post più su. Per riallacciarmi al discorso di alex, tra l'altro...
alla fine ho goduto come un riccio
beh, anche io, devo ammetterlo :) ma non ci ha reso un po' tutti complici Von Trier con quella sequenza ? :) La Vendetta, con la "V" maiuscola.
Ecco, il paragone con la violenza di Tarantino: mentre là (in Tarantino) la violenza non è funzionale (nel senso di utile alla trama, allo svolgimento del film), ma gratuita, ecco, qua invece è assolutamente funzionale e non gratuita. Tutto l'opposto. L'apoteosi, il culmine della violenza quando Grace dice ai gangster la sequenza con cui ammazzare i bambini, con la madre che guarda: nello stesso modo in cui quella donna ha distrutto le statuine di porcellana ("fermarsi solo se riesce a trattenere le lacrime"). E potremmo trovare un ulteriore parallelo tra i bambini e le statuine di porcellana, gli uni le rappresentazione delle altre (o viceversa...)......
 
e perchè, allora vogliamo parlare dei film che ad una prima visione ci sono sembrati ottimi film, e ad una seconda visione assolutamente insignificanti ? :D potrei farvi alcuni esempi (guarda caso ne ho uno di due fratelli registi che... è un vero clichè :D ).
Per Nymphomaniac il discorso è un po' particolare... è effettivamente un film che mette disagio (per non dire altro :) ), ma nel complesso -va visto tutto fino alla fine- se ne capisce il significato (c'è un significato, sì). Resta il fatto che sia disturbante e volutamente eccessivo. Lo stesso eccesso che io trovo in Tarantino, se mi permettete il ribaltamento tornando a qualche post più su. Per riallacciarmi al discorso di alex, tra l'altro...

beh, anche io, devo ammetterlo :) ma non ci ha reso un po' tutti complici Von Trier con quella sequenza ? :) La Vendetta, con la "V" maiuscola.
Ecco, il paragone con la violenza di Tarantino: mentre là (in Tarantino) la violenza non è funzionale (nel senso di utile alla trama, allo svolgimento del film), ma gratuita, ecco, qua invece è assolutamente funzionale e non gratuita. Tutto l'opposto. L'apoteosi, il culmine della violenza quando Grace dice ai gangster la sequenza con cui ammazzare i bambini, con la madre che guarda: nello stesso modo in cui quella donna ha distrutto le statuine di porcellana ("fermarsi solo se riesce a trattenere le lacrime"). E potremmo trovare un ulteriore parallelo tra i bambini e le statuine di porcellana, gli uni le rappresentazione delle altre (o viceversa...)......

mbè aspè non se po di' che la violenza di tarantino sia gratuita... assolutamente no... potrà esserlo raramente ma di solito tarantino la mette per un preciso motivo non per farci divertire e basta... per ricondursi a quello che dici sulla violenza "vendicativa", un film come Kill Bill per esempio, se si dice che li' la violenza, e quindi la vendetta, è gratuita casca giù tutto il film visto che si regge (quasi) solo su quello... lì il discorso sulla vendetta, e quindi sulla violenza e sulla condanna di entrambe, è chiaro secondo me, ma anche in tutti gli altri film del regista e come anche in dogville chiaramente, cioè se dopo 3 ore di film non riuscissi a dare un senso alla violenza finale, mbè sarebbe un bel problema...

poi vabbe naturalmente parliamo di registi talmente diversi, nello stile non tanto nei temi o nell'ideologia di fondo, che è un po' sbagliato forse fare questo discorso... nel senso che tarantino ne utilizza così tanta che è chiaro che non tutta porti avanti la pellicola e la narrazione... von trier, almeno in questo film, ne utilizza molta di più psicologica che reale secondo me...
 
ma sì, infatti. Ci siamo fatti un po' prendere la mano nel parallelo :) anche se potrei controbattere qualche punto sopra sui precisi motivi funzionali della violenza (anche negli altri film, non solo Kill Bill).
Però lo ammetto, Quentin non mi fa impazzire - anzi - e il suo film che preferisco è quello in cui fa solo il regista (Jackie Brown).
Forse è meglio a tornare a parlare di Dogville (4 pagine eh !) :D
 
ma sì, infatti. Ci siamo fatti un po' prendere la mano nel parallelo :) anche se potrei controbattere qualche punto sopra sui precisi motivi (anche negli altri film, non solo Kill Bill).
Però lo ammetto, Quentin non mi fa impazzire - anzi - e il suo film che preferisco è quello in cui fa solo il regista (Jackie Brown).
Forse è meglio a tornare a parlare di Dogville (4 pagine eh !) :D

mbè comunque per quello che puo' contare anche jackie brown è il mio suo preferito;)... vabbè prima poi uscirà fuori il buon quentin da questo gruppo di visione dai...
 
Però lo ammetto, Quentin non mi fa impazzire - anzi - e il suo film che preferisco è quello in cui fa solo il regista (Jackie Brown).

Ecco, in Jackie Brown in molti frangenti è proprio gratuita. Grande la scena con Robert De Niro :D

Però diciamo che Tarantino usa la violenza, alcune volte in modo gratuito ma più che altro come sua chiave ironica. Spesso in modo funzionale. Le alterna nei suoi film.
Ad esempio in Pulp Fiction c'è sia l'una che l'altra, in Bastardi senza Gloria idem. E' il suo stile.
 
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