Ci sono tante cose da dire su questo film.
Partiamo dall'unica nota dolente: il prologo.
Non capisco il senso di andare ad annoiare il pubblico con la presentazione dei personaggi.
Il cinema non va spiegato, il cinema deve essere capito o interpretato dallo spettatore, altrimenti passa il piacere.
E' per questo che dopo i primi 10 minuti ho mollato e ripreso il giorno successivo, ma fortunatamente con l'arrivo di Grace il film ha preso la sua svolta, anche se - ancora - la voce esterna a spiegare le scene l'ho trovata inutile.
Il film in sè è ai limiti della perfezione, 3 ore che volano via in un baleno, riuscendo nel suo intento di critica al cinema odierno (erano gli anni di quella roba da dormitorio del Signore degli anelli, ma penso sia cambiato poco visto che siamo nell'era di Game of thrones, che non seguo) fatto di mille artifizi, di costi insostenibili, di retorica a palate e quant'altro.
Von Trier non solo porta il teatro al cinema ma va OLTRE, mostrandoci un palco spoglio con cui lavorare di fantasia. Mi piacerebbe sapere l'idea dei rumori (ad esempio la chiusura delle porte) di chi sia stata, perchè sono dell'idea che in una fase successiva sia stato fatto un tentativo da parte della produzione di rendere meno difficile il film.
Passando alla sceneggiatura, ciò che Von Trier mette in scena è l'ipocrisia della nostra società e per farlo prende un paesino.
Per me è un invito a nozze visto che in un paesino ci vivo e con l'ipocrisia ho imparato a farci i conti da bambino
Da 10 e lode il momento in cui Grace cerca lavoro ma "non ne abbiamo bisogno" per poi costringerla a fare di tutto perchè quegli sfizi erano guarda caso diventati necessari.
Avendo visto il film martedì, ho avuto tempo per documentarmi riguardo a Nicole Kidman: ebbene il motivo per cui non voleva più lavorare con Von Trier (ma poi cambiò idea, avrebbe dovuto partecipare al suo ultimo lavoro) non fu la crudezza delle scene da stupro, bensì il momento in cui Grace viene schiavizzata con le catene al collo. Scene in cui la Kidman soffriva realmente perchè era tutto reale.
Anzi le scene dello stupro, per chi - purtroppo - conosce Von Trier, sono state anzi molto rispettose della Kidman; col tempo Von Trier è diventato un vero e proprio "regista porno di qualità", facendomi schifare in Nymphomaniac. Sarà che vivendo in un paesino come quello di Dogville certe cose non arrivo a concepirle, ma il porno deve stare fuori dal cinema, così come gli attori vanno rispettati. Von Trier di questo col passare degli anni se ne è infischiato e continuo a chiedermi il motivo per cui le stelle di hollywood continuino ad andargli dietro (in realtà solo la Gainsbourg, ma vabbè
)
Per quanto poi riguarda il finale, concordo su una vicinanza con Tarantino, ma qui è una violenza colma di rabbia, una violenza catartica.
Io credo che tutti eravamo in macchina con Grace a incitarla a fare fuori i dogvilliani, mentre con Tarantino ciò non avviene.
Sul cane non mi sono posto tante domande: alla fine il film si chiama "Città del cane", quindi il cane che prende forma l'ho visto come un omaggio all'animale nei confronti di una razza inferiore che è quella degli uomini... ma è una fesseria, non mi soffermo mai sui simbolismi particolari ma solo sul significato generale del film