I dialetti regionali. Un thread che unisce, non politico, divertente.

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chiocciola = cagòia
(stranamente in rapporto col sannita cuguglia? :icon_rolleyes: )
chiocciola = lümaga
lumaca = lümagòt
spasimante (che "corre dietro" ad una ragazza) = lümagòt

Due ragazzi che si frequentano come fidanzati "i se parla", cioè "si parlano".
Ho sempre trovato questa misteriosa espressione di particolare delicatezza.:D
 
chiocciola = lümaga
lumaca = lümagòt
spasimante (che "corre dietro" ad una ragazza) = lümagòt

Due ragazzi che si frequentano come fidanzati "i se parla", cioè "si parlano".
Ho sempre trovato questa misteriosa espressione di particolare delicatezza.:D

i se parla, confermo. i = loro (forse anche da voi?)
avere:
mi go, ti te ga, lu(i) el ga, noi gavemo, voi gavè, lori i ga!!


...e con tutte quelle metafonie ü ö voi siete bravi col tedesco :evil5::D
mentre i napoletani hanno difficoltà: fünf > fiunfe
mi ha sempre colpito la paragòghe (epìtesi) dei napoletani (il decoderE, un cognaCCHE) :eusa_shifty::laughing7::laughing7::laughing7:

ho sentito che anche i romagnoli dicono morosa = fidanzata, almeno se devo credere a Casadei... :D :D
 
la forma del voi l'avete difficile :D

essere:
mi son, ti te son, lu(i) el xè, noi semo, voi sè, loro i xè

x = inefficace e rinunciatario espediente per indicare una sibilante sonora particolare. gli "stranieri" la sentono come una z pipata (j del francese); non è affatto così, ma non so quale simbolo proporre :(
 
Uso dei due verbi al passato e ricollegamento alla morosa:

la mia murusa l'era de la Bovisa,
la ghaveva na teta bianca e v'una grisa.


La mia fidanzata era della Bovisa (noto quartiere milanese), aveva una.... (non credo serva la traduzione) bianca ed una grigia :laughing7:
 
Uso dei due verbi al passato e ricollegamento alla morosa:

la mia murusa l'era de la Bovisa,
la ghaveva na teta bianca e v'una grisa.


La mia fidanzata era della Bovisa (noto quartiere milanese), aveva una.... (non credo serva la traduzione) bianca ed una grigia :laughing7:
Si ecco, non riferisco le nostre varianti ... che in genere fanno rima con varie località, a seconda dell'occasione.
:D:lol:
 
Verbo èher___________________ Verbo ìga

me ho*____________________ me gho **
te ta het____________________te ta ghet
lü l'è_______________________lü el gha
nòter hom__________________ nòter en gha (gom)
oter hif_____________________oter ghif
lur i è ______________________lur i gha

*qui la h (sarebbe "s") è aspirata (espirata? forse, meglio :lol:) per precisa coerenza con la fonetica di Lumezzane, Ome, Monticelli, Villa Carcina, Breno ... insomma dei paesi delle Valli.:D:D:D

**aggiungo qualche "h" ausiliaria per evitare similitudini anglofone.:lol::lol::lol:
 
Mi ricordo una bravissima profe di inglese.

Allora avevamo difficoltà con la famosa t inglese tutta da imparare.
E lingua di qua ... e lingua di là ... e lingua dietro il palato ... e lingua dietro ai denti per cercare di capire come pronunciare il vocabolo "today" (oggi).
Alla fine, stanca dei vani tentativi di spiegazione:

"Insomma, ragazzi, avete presente i funghi, i ciudèi ? Ecco, si pronuncia così!"

Ciudèi = nome dialettale bresciano per indicare l’Armillaria mellea (Vahl.: Fr.) Kumm. (Armillariella mellea). e similari
 
Ricordo di aver visto qualche volta, nel 1997 a Mai dire gol, Francesco Paolantoni che imitava un pizzaiolo della provincia di Napoli, e parlava un dialetto diverso da quello della città partenopea.

Se non sbaglio il paese era Pozzuoli, alle porte di Napoli, e la parlata era in effetti diversa da quella abituata a sentire almeno da chi come me non abita in quella zona.

Ricordo la parola "paizza" per dire pizza, "scontraino" per dire scontrino.. c'erano molte storpiature.
 
Mi ricordo una bravissima profe di inglese.

Allora avevamo difficoltà con la famosa t inglese tutta da imparare.
E lingua di qua ... e lingua di là ... e lingua dietro il palato ... e lingua dietro ai denti per cercare di capire come pronunciare il vocabolo "today" (oggi).
Alla fine, stanca dei vani tentativi di spiegazione:

"Insomma, ragazzi, avete presente i funghi, i ciudèi ? Ecco, si pronuncia così!"

Ciudèi = nome dialettale bresciano per indicare l’Armillaria mellea (Vahl.: Fr.) Kumm. (Armillariella mellea). e similari

Bella...:) però in alcuni accenti inglesi dicono "tuday".
 
mi ha sempre colpito la paragòghe (epìtesi) dei napoletani (il decoderE, un cognaCCHE) :eusa_shifty::laughing7::laughing7::laughing7:
Non è che ti confondi coi Romani? Le parole che in italiano finiscono senza una vocale in Napoletano hanno semplicemente l'accento sull'ultima sillaba
ES: Decodèr, Cognàc, Internèt, Computèr, Intèr ecc
Qui un video con esempio pratico di "decodèr": http://www.youtube.com/watch?v=-t6I_BDqI9A al minuto 2.30, poi al 3.10, a 4.35, a 5.05 ecc. ;)


Ricordo di aver visto qualche volta, nel 1997 a Mai dire gol, Francesco Paolantoni che imitava un pizzaiolo della provincia di Napoli, e parlava un dialetto diverso da quello della città partenopea.

Se non sbaglio il paese era Pozzuoli, alle porte di Napoli, e la parlata era in effetti diversa da quella abituata a sentire almeno da chi come me non abita in quella zona.

Ricordo la parola "paizza" per dire pizza, "scontraino" per dire scontrino.. c'erano molte storpiature.
Eh si, hanno le vocali troppo aperte ;)
 
Non è che ti confondi coi Romani? Le parole che in italiano finiscono senza una vocale in Napoletano hanno semplicemente l'accento sull'ultima sillaba
ES: Decodèr, Cognàc, Internèt, Computèr, Intèr ecc
Qui un video con esempio pratico di "decodèr": http://www.youtube.com/watch?v=-t6I_BDqI9A al minuto 2.30, poi al 3.10, a 4.35, a 5.05 ecc. ;)

Questo, stranamente, nel Lazio meridionale "borbonico" non succede. E' capitato di sentire anche da me a volta la parola "internét" con l'accento sull'ultima vocale, ma le altre parole sono invece come i dialetti laziali, a volte "il cognac" viene anche pronunciato "glio cognàcche"
 
Mi ricordo una bravissima profe di inglese.

Allora avevamo difficoltà con la famosa t inglese tutta da imparare.
E lingua di qua ... e lingua di là ... e lingua dietro il palato ... e lingua dietro ai denti per cercare di capire come pronunciare il vocabolo "today" (oggi).
Alla fine, stanca dei vani tentativi di spiegazione:

"Insomma, ragazzi, avete presente i funghi, i ciudèi ? Ecco, si pronuncia così!"

Ciudèi = nome dialettale bresciano per indicare l’Armillaria mellea (Vahl.: Fr.) Kumm. (Armillariella mellea). e similari
Mi immagino la comitiva di turisti inglesi che in visita sul Sebino ad agosto chiede alla guida: "where are we going today?" (spero sia giusto perché io mi devo affidare a Google per tradurre :icon_redface: )

E la guida che risponde: "mi dispiace ma per andare a Chiodini dovete tornare a novembre"

:5eek::D:laughing7:
 
@Np293

Nella zona di Nola ci sono lo stesso vocali un pò storpiate e qualche differenza col dialetto della città di Napoli

Per esempio "la bottiglia" è detta 'a buttéiglia, mentre credo che in città sia à bottiglia

Poi in alcuni dialetti del napoletano ho sentito dire "tuo padre" nella maniera pàtrét' ma in altri paesi di quella zona è detto o pàtre tuje o addirittura Bàbbet' (il tuo babbo)

Da me queste parole sono invece la bottiglia (come in italiano) e pàtìto
 
Mi immagino la comitiva di turisti inglesi che in visita sul Sebino ad agosto chiede alla guida: "where are we going today?" (spero sia giusto perché io mi devo affidare a Google per tradurre :icon_redface: )

E la guida che risponde: "mi dispiace ma per andare a Chiodini dovete tornare a novembre"

:5eek::D:laughing7:

:lol::lol::lol::lol:

E' un classico il prendere in giro gli inglesi/americani italianizzando e dialettizzando i loro termini.
 
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