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I dialetti regionali. Un thread che unisce, non politico, divertente.

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Ruspà (ruspare)

Vuol dire il gesto che fa il cane quando tende a scavare un buco con le zampe, non solo quando lo fa nel terreno

Vuole anche dire "rubare, fregare"

Aggio ruspato la cassetta a Marco

Ho fregato la cassetta a Marco

in forma minore è usato anche so ruspata la cassetta

Come in quasi tutto il Lazio, l'infinito del verbo viene troncato
 
"dulza l'uga" letteralmente significa "dolce l'uva".

Nei fatti usiamo questa esclamazione per rimarcare un comportamento furbesco o poco limpido di un'altra persona.
Ad esempio se qualcuno ripartisce dei compiti facendo faticare solo gli altri!
 
Tune tié pòpo na còccia a pàtàna

Tu hai proprio una testa a patata.
Si dice nel caso in cui la testa somigli ad una patata gigante (caso raro) ma soprattutto quando si vuole dire ad uno che è poco intelligente in certe situazioni.
 
@Duncan 21

La strofa di cui parlavi nel 3d dei compleanni è presa da un album di Giuseppe Masia, cantante sardo diffuso da amici Sardi ai tempi dell'università (anni '90 e primi 2000)
Oltre a queste cassette c'erano poi quelle anche di altri cantanti demenziali (anche romani) che noi ascoltavamo.
I rapporti con ragazzi pugliesi, calabresi, Sardi e di altre zone hanno fatto si che io imparassi anche i loro dialetti, anche se il sardo lo conosco fino ad un certo punto
Alcuni di loro sono amici ancora adesso.
 
Esclamazione che si usa nel corso di un litigio o quando l'atmosfera si sta surriscaldando tra due persone.

"cata su i to strasc e mena" letteralmente "raccogli i tuoi stracci e vattene".

Nella sostanza non ci sono stracci da raccogliere,si intendono gli effetti personali,ma non necessariamente.E un invito ad alzare i tacchi e levarsi dalla vista.
 
Esclamazione che si usa nel corso di un litigio o quando l'atmosfera si sta surriscaldando tra due persone.

"cata su i to strasc e mena" letteralmente "raccogli i tuoi stracci e vattene".

Nella sostanza non ci sono stracci da raccogliere,si intendono gli effetti personali,ma non necessariamente.E un invito ad alzare i tacchi e levarsi dalla vista.
qui si potrebbe dire "pigghiati i trusci e vatinni"
 
To so i to stras e va fora di cujoun

Ahahahah :laughing7:
Ve ne passo una in diretta in aggiunta alle pseudo imprecazioni soft che dicevamo l'altro giorno.
Mentre adesso scrivevo, una collega a cui si è piantato il pc ha esclamato "Dio scappato", direttamente tratto dal dialetto Dio scapee...
 
Le più grosse le ho sentite sotto naia dai Bergamaschi.
Loro usavano spesso il verbo rügà (= mescolare).
Ad uno che "rompeva" dicevano: rüghet? (= hai intenzione di rompere?)
Che poi ... mescolare che cosa non si sa ... il minestrone forse ... o altre cose?
:lol::lol::lol::lol::lol:
 
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