
Moretti sapeva che un film su Berlusconi sarebbe stato difficilissimo, forse impossibile, una trappola pericolosa, oltre che un peso che probabilmente non si sentiva di assumere sulle proprie spalle.
Ed infatti, il film su Berlusconi non lo ha fatto.
E ha fatto invece un film su un produttore di mezza età (Bonomo/Silvio Orlando) scoppiato, senza soldi e tutt’altro che di sinistra, che per le ragioni più sbagliate e dovute al proprio caotico momento personale si impunta a fare un film che non lo interessa minimamente (in quanto film su Berlusconi), ma di cui ha disperatamente bisogno essendo l’unica occasione rimasta per rimettere in moto la propria arrugginita macchina produttiva.
Anzi: al film su Berlusconi, tutto sommato, non è interessato proprio nessuno – nessuno a parte Teresa (Jasmine Trinca), la giovane (aspirante) regista che lo ha scritto: una ragazza pura, idealista e irresponsabile come è giusto per la sua età… ed è lei a fare le uniche considerazioni politiche di tutto il film.
Sarebbe però sbagliato dire che il Moretti regista parli (soltanto) attraverso Teresa, perché non è così; ci sono vari “filtri”: il personaggio confuso e confusionario di Silvio Orlando (eccezionale); il filtro del “film nel film”; il proprio (di Moretti) cameo iniziale, scanzonato e perplesso, mentre – trademark – canta in macchina cercando contemporaneamente di parlare ad Orlando… insomma Moretti riesce a mantenere una certa distanza tra se stesso ed il materiale trattato, evitando che il (proprio) film sia schiacciato dall’ideologia, e riuscendo anche a conservare una certa leggerezza.
Senza sottrarsi comunque (come è giusto), da autore e soprattutto da autore "impegnato" quale ha scelto di essere, ad una propria forte presa di posizione, che si concretizza nel corto-circuito finale di grande effetto.
Nella finzione, il film su Berlusconi forse si farà, forse no…
Nella realtà nostra e del film di Moretti, il film su Berlusconi che non è mai stato fatto in questi venti anni, è ancora da farsi.
Il film riesce anche, spesso, ad essere davvero divertente; e ha alcuni momenti di grande cinema (il passaggio notturno della caravella per le strade di una Roma assonnata, il suo pedinamento fino al set in riva al mare... quasi felliniana...).
Un film riuscito, indubbiamente riuscito, anche se probabilmente non il migliore film di Moretti.
Comunque da vedere.
***1/2