robybenjy ha scritto:
E' stato pubblicato dal Dott.
Giorgio Marsiglio, già protagonista della battaglia per i limiti di copertura dei radioricevitori, uno studio sul contrasto tra normativa italiana e normativa comunitaria in materia di radiodiffusione analogica nella gamma delle onde medie.
Trovate l'articolo al seguente link:
http://www.filodiritto.com/index.php?azione=visualizza&iddoc=2686
Roby
Molto documentato, tanto che da una prima scorsa è difficile dare un parere, anche se mi pare ci siano dei punti deboli:
Uno fondamentale, proprio laddove ci si vuole ricollegare ad autorità sovranazionali, trascurare il riferimento alle assegnazioni UIT, fondamentale per onde medie e corte.
Inoltre, nel richiamo alla situazione storicizzata, mi pare manchi il riferimento (a meno che qui pesi la mia mancanza di aggiornamento di prima mano nel settore brodcasting ormai da parecchi anni) alle emittenti locali che hanno effettivamente trasmesso, con potenza limitata, in onde medie, anche per parecchi anni ed in epoca sia pre che post-censimento (che fine hanno fatto? l'unica esistente in zona credo dismessa per morte naturale, non so se rispetto alle altre sono stati adottati provvedimenti di qualche natura).
PS: dal punto di vista tecnico vorrei segnalare la frase mal riuscita:
"Pertanto, non sussiste alcuna ragione di carattere tecnico per impedire a soggetti, privati imprenditori, l’avvio di un’attività di emissione radiofonica privata a carattere analogico nelle onde medie a modulazione d’ampiezza (AM–MW) (anziché nella consueta ed affollata gamma delle onde ultracorte modulazione di frequenza – FM)."
Dico mal riuscita e non strafalcione pazzesco, perchè non voglio credere che l'Autore pensi che la modulazione FM sia digitale...