Tokyo (Giappone) - Non è raro che i dipendenti di qualche grossa azienda "dimentichino" il proprio portatile aziendale stracolmo di informazioni importanti su qualche mezzo di trasporto o in qualche ristorante, oppure che se lo facciano rubare.
NEC ha pensato bene di risolvere il problema eliminandolo alla radice. L'azienda, che da tempo si impegna sul versante della sicurezza, ha infatti sviluppato un notebook senza disco fisso. Il portatile in questione permetterà ai dipendenti di poter lavorare sui propri documenti ma, al momento del salvataggio, i dati non verranno immagazzinati sul portatile ma su di un server centrale presente nell'azienda oppure su altri dispositivi esterni.
I nuovi notebook sono stati pensati come una sorta di thin client portatile, e come tali necessitano di una connessione alla rete a larga banda. Il sistema operativo e i software saranno memorizzati all'interno di una memoria flash ROM per permettere un minimo di autonomia alla macchina. I programmi, prima di poter archiviare su di un server i dati prodotti, utilizzeranno la memoria RAM del portatile che al primo spegnimento cancellerà ogni informazione contenuta.
Visto da fuori, il portatile "sicuro" di NEC assomiglia ad un normalissimo notebook e anche le dimensioni, sebbene leggermente ridotte e dal peso più contenuto, rispecchiano gli altri modelli standard.
Nel segno della normalità sono anche la maggior parte delle caratteristiche tecniche: a partire dal processore Intel Pentium M da 1,73 GHz, per arrivare alla RAM da 512 MB fino allo schermo da 12,1 pollici che permette una risoluzione di 1024 x 768 pixel. L'unica peculiarità che allontana il nuovo notebook da quelli classici e rende possibile l'assenza del disco fisso è l'utilizzo di una memoria ROM da ben 3 GB.
L'enorme quantità di memoria ROM e il fatto di essere tra i primi ad aver investito in un progetto simile, consegna a NEC l'onere di presentare il suo prodotto ad un prezzo decisamente alto.
Infatti, il portatile sbarcherà nel corso delle prossime settimane in Giappone al prezzo di circa 3.700 dollari. Un bel po' di soldini per ogni portatile e l'aggravante di dover costruire una rete aziendale con un server centrale potrebbero essere i due ostacoli principali con i quali NEC dovrà scontrarsi.
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56609&r=Hardware
NEC ha pensato bene di risolvere il problema eliminandolo alla radice. L'azienda, che da tempo si impegna sul versante della sicurezza, ha infatti sviluppato un notebook senza disco fisso. Il portatile in questione permetterà ai dipendenti di poter lavorare sui propri documenti ma, al momento del salvataggio, i dati non verranno immagazzinati sul portatile ma su di un server centrale presente nell'azienda oppure su altri dispositivi esterni.
I nuovi notebook sono stati pensati come una sorta di thin client portatile, e come tali necessitano di una connessione alla rete a larga banda. Il sistema operativo e i software saranno memorizzati all'interno di una memoria flash ROM per permettere un minimo di autonomia alla macchina. I programmi, prima di poter archiviare su di un server i dati prodotti, utilizzeranno la memoria RAM del portatile che al primo spegnimento cancellerà ogni informazione contenuta.
Visto da fuori, il portatile "sicuro" di NEC assomiglia ad un normalissimo notebook e anche le dimensioni, sebbene leggermente ridotte e dal peso più contenuto, rispecchiano gli altri modelli standard.
Nel segno della normalità sono anche la maggior parte delle caratteristiche tecniche: a partire dal processore Intel Pentium M da 1,73 GHz, per arrivare alla RAM da 512 MB fino allo schermo da 12,1 pollici che permette una risoluzione di 1024 x 768 pixel. L'unica peculiarità che allontana il nuovo notebook da quelli classici e rende possibile l'assenza del disco fisso è l'utilizzo di una memoria ROM da ben 3 GB.
L'enorme quantità di memoria ROM e il fatto di essere tra i primi ad aver investito in un progetto simile, consegna a NEC l'onere di presentare il suo prodotto ad un prezzo decisamente alto.
Infatti, il portatile sbarcherà nel corso delle prossime settimane in Giappone al prezzo di circa 3.700 dollari. Un bel po' di soldini per ogni portatile e l'aggravante di dover costruire una rete aziendale con un server centrale potrebbero essere i due ostacoli principali con i quali NEC dovrà scontrarsi.
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