Euplio ha scritto:
Cominciamo con ordine.
Visto che non vuoi credere a Wikipedia riguardo questa locuzione "Ad usum Delphini" ti posto qualche link dove potrai trovare le stesse spiegazioni che ti ho fornito io riguardo il significato.
http://www.0net.net/frasi_fatte/definizione.asp?termine=45
http://www.sapere.it/enciclopedia/ad+usum+Delphini.html
e potrei continuare all'infinito ma non voglio polemizzare a differenza tua, voglio solamente farti capire il vero significato di questa locuzione latina.
Nel mio titolo interrogativo di questo thread che a te proprio non piace, io lascio il dubbio che serve appunto alla discussione per confrontare le proprie idee. Avrei potuto intitolare: "Fù vero risorgimento? Questo non significa schierarsi ma solamente dare un input alla discussione. Ti schieri tu nel momento in cui dai per scontato ciò che hai studiato sui libri di scuola. Io ho solamente postato una verità, non la verità assoluta. Riguardo a Rifondazione Borbonica potrei darti ragione, ma la mia era una provocazione forte. Nessuno di noi due ha elementi per stabilire la verità ma almeno parliamone, confrontiamoci in questo momento in cui parlano tutti di Unità d'Italia. In fondo apparteniamo entrambi al Regno delle Due Sicilie! Non vedo poi il perchè tu debba criticare qualche frangia di nostalgici quando al Nord Italia c'è chi a Bolzano rimpiange non appartenere all Germania, il popolo della Lega che rimpiange la dominazione Austriaca, insomma tanti localismi che stanno veramente minando l'unità d'Italia. Non appartengo a Rifondazione Borbonica, però ti posso dire che noi del sud siamo stati conquistati dai Piemontesi che ci hanno depredato delle nostre ricchezze e delle nostre fabbriche per spostarle al Nord. Noi, al sud eravamo leader su alcune cose. Il primo esempio che mi viene da citare è la prima ferrovia che fu costruita in Italia: la Napoli-Portici. Per adesso mi fermo qui per non mettere troppa carne a cuocere.
Ricambio con simpatia il tuo saluto.
Questo scambio di vedute comincia a piacermi.
Sgomberiamo il campo: io non desidero affatto polemizzare.
Il qui pro quo - di questo si tratta - sul discorso del delfino era inteso cosi': tu dicevi, in sostanza, che quello che ci propinano è depurato da molte verità che fanno comodo ai vincitori (in quel caso alla monarchia sabauda, al Piemonte, ecc.). Io intendevo dirti che questo discorso non c'entra niente solo per il fatto che la monarchia sabauda non esiste più (per grazia di Dio aggiungo) quindi: "cui prodest?" (se vuoi continuiamo in latino).
Il mio profilo è quello di un tecnico che proviene dal liceo classico. Non ho titoli accademici di storia, ma ne sono appassionato cultore.
Noi del sud (a me non piace utilizzare quest'allocuzione, poi ti diro' perchè) è vero che siamo stati conquistati, ma non ho mai sentito dire che siamo stati depredati. Quello che è successo in Italia era già successo in tante nazioni che si sono formate prima di noi. Il discorso della Napoli-Portici è vero. Ma credo che sia l'unico.
Che al sud esistessero fabbriche di una certa rilevanza prima dell'Unità lo sto sentendo dire solo adesso. Se hai notizie fammele sapere.
Io amo la tua Regione almeno quanto amo la mia e tutte le altre. Non solo per le loro bellezze, ma soprattutto perchè sono cosciente che "il caso italiano" è unico al mondo. In nessuna altra parte tante regioni con tradizioni, lingue, civiltà, opere d'arte, eroi, poeti, navigatori e santi (come ci sta scritto da qualche parte) convivono pacificamente alla faccia dei nordisti, dei centristi e dei sudisti.
Io non mi sento figlio del Regno delle Due Sicilie anche se nelle due Sicilie ho realizzato alcune opere pubbliche (a casa tua 16 anni fa ho ristrutturato l'Acquedotto Campano e Vesuviano), sarà perchè mia madre è francese ed ho studiato in Francia per molti anni, sarà perchè lavoro per un ministero che manda i suoi uomini all'estero. Sta di fatto che vivendo all'estero almeno 8 mesi l'anno non mi piacciono i "regionalismi tardivi e faziosi" ed amo l'Italia cosi' com'è con tutti i suoi bellissimi e magnifici difetti.
Io sono del parere (ti assicuro: motivato) che l'Italia ha subito e continua a subire angherie da parte di mezzo mondo per l'incapacità, il provincialismo, l'ignoranza, la saccenza di chi nel mondo dovrebbe curare gli interessi dei nostri connazionali.
Noi non abbiamo bisogno di gente che ci divide, o che ci ricordi le guerre puniche.
Noi abbiamo bisogno di gente che ci ricordi tutto quello che abbiamo perduto molto più recentemente.
Un primato morale e materiale che in ambito mediterraneo non esiste più.
La nostra lingua che fuori d'Italia nessuno più parla.
La spartizione delle acque territoriali sempre a nostro svantaggio.
La cessione alla Francia nel 1978 degli ultimi territori contesi.
La rinunzia definitiva (1976) nei confronti dell'ex Jugoslavia della zona B di Trieste.
Ti faccio riflettere solo su un dato: Berlino dopo tanti anni si è riunificata. Gorizia no. E' l'unica città in Europa in cui gli effetti della II Guerra Mondiale rimarranno in eterno.
Io considero i Goriziani fratelli tanto quanto gli Avellinesi. Ho questo difetto.
Spero di essermi spiegato.
Un caro saluto
