Sembra davvero in atto un attacco devastante ai nomi a dominio dei principali istituti di credito italiani ed esteri. Talvolta è sufficiente digitare una virgola al posto di un punto. Oppure omettere-aggiungere un complemento, un articolo, una proposizione presente nel nome della banca ed assente nel suo indirizzo URL che il gioco è fatto.
L’utente si trova immediatamente instradato in un sito completamente differente da quello del proprio istituto di credito. Prendiamo il caso di unicredibanca.it, oppure bancadiroma.com. In un caso è stata omessa una lettera. Nell’ altro aggiunta la proposizione «di» nell’indirizzo del sito.
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L’utente si trova immediatamente instradato in un sito completamente differente da quello del proprio istituto di credito. Prendiamo il caso di unicredibanca.it, oppure bancadiroma.com. In un caso è stata omessa una lettera. Nell’ altro aggiunta la proposizione «di» nell’indirizzo del sito.
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