alex86 ha scritto:
La cittadinanza italiana non è preclusa affatto, come qualcuno ci vorrebbe far credere, a coloro i quali nascono in Italia. Si acquisisce quando si raggiunge la capacità d'agire. E tutto sommato mi sembra una misura equilibrata perché dare la cittadinanza italiana ad un bambino nato in Italia e poi ritornato nella madre patria dei genitori? Va sfatato il mito secondo il quale molti immigrati rimangano in Italia ad eternum. Non è vero. Tanti se ne ritornano nel loro paese dopo aver guadagnato fondi sufficienti per una vita dignitosa alle loro latitudini e longitudini.
Scusami. Mi sembra che hai una visione "statica" di un eterno divenire.
La stragrande maggioranza degli immigrati viene in Italia e poi ci resta.
Per tornare a vivere una vita dignitosa nei loro paesi di origine, in Italia dovrebbero vincere al super enalotto, perchè non riuscirebbero mai ad accumulare altrimenti per tutta la vita.
Perchè un bambino nato in Italia, che ha studiato nelle scuole italiane, i cui genitori lavorano e pagano le tasse in Italia, non dovrebbe possedere la cittadinanza italiana il più presto possibile? Indicami un buon motivo.
alex86 ha scritto:
.......inizio a pensare che sia meglio un concetto di cittadinanza flessibile e non automatica com'è ora e come alcuni vorrebbero che sia per i nati in Italia.
Nel Regno Unito avrebbero voluto espellere i cittadini britannici (di seconda generazione credo) che hanno organizzato e eseguito gli attentati del 2005 a Londra. A buon intenditore poche parole...
Che cos'è sta storia? Non vorrai mica dire una cittadinanza ad intermittenza!
Per concedere o per negare una cittadinanza occorrono ottimi motivi, non ascrivibili ad intere comunità od ad intere religioni, od ad intere razze. I motivi devono essere e rimanere
personali. L'individuo (che merita) dovrebbe assumere la cittadinanza compresi tutti gli obblighi ed i vantaggi conseguenti.
Lo Stato, la comunità dovrebbero legare a se' il nuovo cittadino e farlo sentire italiano fra italiani. Quindi non cittadinanza indiscriminata, ma cittadinanza consapevole. Per questo occorrerebbe uno Stato più "presente".
Concedere la cittadinanza, ovviamente a chi lo merita, (questo te lo dico in un orecchio) è la forma migliore per controllare più agevolmente l'individuo e dissuaderlo dal commette reati.
Per quello che è successo a Londra nel 2005: la polizia britannica è un'ottima polizia, quella italiana non è da meno......anzi. Ma se si avesse il coraggio di avere una sola Polizia........anzicchè le tre o quattro esistenti......sarebbe ancora meglio. Meno poltrone e più agenti per strada, più benzina per gli automezzi.......magari col ricavato ottenuto facendo pagare le tasse a tutti e .....tassando di più i redditi derivanti dai capitali e meno quelli da lavoro.
Si parla, in alto, di una sola polizia. E non delle tre o quattro che fanno a gara per nascondersi reciprocamente i dati.
Ti anticipo pure che si parla di una drastica "ridistribuzione" delle FF.AA. con una Marina al 1° posto per numero di effettivi e di dotazioni.
Ovviamente....tante resistenze.....quà e là.
Oramai la "soglia di Gorizia" non esiste più. Esiste invece un grande Mediterraneo e tanta gente che vuole attraversarlo per venire da noi, a proposito di Tunisia.
