aristocle
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(ASCA) - Roma, 18 nov - ''Se i politici non fanno l'unione dei popoli forse la televisione lo fa. In questo Berlusconi mi ha capito. E mi ha seguito''. Cosi', l'imprenditore e tycoon tunisino, Tarak Ben Ammar sul ruolo della televisione, a qualche mese dall'inaugurazione della sua tv satellitare visibile per ora nel Maghreb, ma da gennaio anche in Italia.
L'obiettivo - ha spiegato Ben Ammar - era ''fare una televisione che parlasse di noi, nella lingua della strada'', in un panorama di ''400 tv satellitari di cui 399 integraliste''. Una tv che, in definitiva, rispettasse le sensibilita' del mondo islamico, pur restando laica, per esempio attraverso la figura della donna, che, sui suoi canali, ''non e' mai velata, ma neanche nuda''. Grazie a questo - ha concluso - ''siamo diventati in pochi mesi la prima televisione satellitare'' del Maghreb.
val/rf/ss
L'obiettivo - ha spiegato Ben Ammar - era ''fare una televisione che parlasse di noi, nella lingua della strada'', in un panorama di ''400 tv satellitari di cui 399 integraliste''. Una tv che, in definitiva, rispettasse le sensibilita' del mondo islamico, pur restando laica, per esempio attraverso la figura della donna, che, sui suoi canali, ''non e' mai velata, ma neanche nuda''. Grazie a questo - ha concluso - ''siamo diventati in pochi mesi la prima televisione satellitare'' del Maghreb.
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