Non è che possiamo pensare di risolvere i secolari problemi di Napoli e di buona parte del Mezzogiorno ( non tutto... ) tranciando facili giudizi su chi ha torto o chi ha ragione così, su due piedi...
Napolitik non ha tutti i torti, la Campania è forse una delle regioni più inquinate d'Italia, molte sue campagne sono state utilizzate per decenni per discariche abusive che hanno, forse irreversibilmente, contaminato il terreno e che sicuramente, passando nella catena alimentare, hanno fatto si che lì ci sia la più alta percentuale di Tumori d'Italia ( e, forse, d'Europa... ): altro che "chist'è 'u paese do sole, chist'è 'u paese do mare"...
Alla base di tutto lì c'è ( non da oggi, ma da decenni... ) una miscela esplosiva tra delinquenza organizzata, miseria, disoccupazione e ignoranza: tutti fattori che si autoalimentano tra di loro in un circolo vizioso che non ha mai fine e che rende difficilissimo ( per non dire impossibile... ) distribuire torti e ragioni.
Sta di fatto che così non si può andare avanti e che per risolvere la "questione Campania"
qualche ingiustizia bisognerà commetterla, ci sarà sicuramente qualcuno che pagherà un prezzo maggiore ( magari senza averne colpa... ) e altri non pagheranno affatto: ma l'alternativa è che paghino tutti, e un prezzo altissimo...
E' inutile farsi illusioni, non ci sono scorciatoie, l'unica strada per il riscatto del Sud passa attraverso una rivoluzione culturale, l'abbandono della indifferenza ( plurisecolare... ), o, peggio, della ostilità nei confronti della cosa e dei problemi della comunità, per la coltivazione esclusiva dei propri interessi privati ( legittimi o illegittimi che siano... ).
Non sarà una strada agevole nè breve...
