Ad oggi, la configurazione tipica per Milano ed hinterland (geograficamente ne fa parte a pieno titolo anche le zona di Vidigulfo e Landriano) è quella di puntare un'antenna VHF III banda (ad es. BLV6F oppure 6E512F della Fracarro) verso Milano Corso Sempione.
Poi, una IV banda larga banda (ad es. 10BL4F o 10RD4F della Fracarro) a scelta verso Milano Corso Sempione (ch. 26 x RAI 2 e 33 x RAI 3) oppure Monte Penice (ch.23 x RAI 2 e 35 x RAI 3).
Per la IV banda bisognerà eventualmente fare un po' di prove per stabilire da quale delle due direzioni risultano meglio ricevibili RAI 2 e RAI 3.
Considera però che puntando verso Milano è forse possibile ricevere anche un segnale digitale trasmesso stranamente in IV banda, ma da Valcava: mi riferisco al Mux Timb2 o La7 B, contenente la Pay TV Dahlia.
Per la V banda, basterà una comune direttiva sul genere BLU420F della Fracarro, da puntare verso Valcava.
Naturalmente va utilizzato un buon cavo, soprattutto non di quelli più sottili spacciati spesso come "perfetti per il digitale o per il satellite". Quanto all'essere adatti anche per il SAT va benissimo, ma solo per quelli di sezione normale!
Per miscelare ad amplificare i segnali in arrivo dalle antenne penso basti un centralino da palo, magari della serie MAK della Fracarro. In questo caso, un MAK2332 mi sembra il più indicato. Per alimentarlo, l'alimentatore potrà essere collocato al riparo in un sottotetto, prima delle varie derivazioni, ovviamente con una presa di corrente a portata di mano (l'alimentatore fornirà, attraverso lo stesso cavo d'antenna, la corrente continua necessaria all'amplificatore per funzionare).
Volendo, lo si può collocare anche in un ampia scatola di derivazione (così che abbia un minimo di areazione), sempre a monte di qualunque divisione/derivazione, a valle dalla quale sarebbe impedito il passaggio della corrente continua dell'alimentatore.
