Impianto nuovo

danilsat

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Ciao, vorrei un consiglio su un impianto da realizzare. Ecco uno schizzo:

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Può andare? Inoltre vorrei prendere un'antenna economica (max 30-35 s.s. incluse), dato che il segnale è buono. Ho visto che le fracarro blu non si trovano più facilmente. Per caso sono state sostituite da qualche modello più recente? Potreste darmi un consiglio su qualche altra antenna discreta?
 
ciao, non puoi terminare una calata con un partitore, quindi: primo derivatore da 18db una uscita, secondo derivatore 14db una uscita e terzo derivatore 10db due uscite con l'uscita passante chiusa con la resistenza di chiusura da 75 ohm.
 
Sono salito sul tetto e mi sono accorto che c'è già un impianto. Sull'antenna c'è un miscelatore (VHF+UHF) e un partitore di marca ignota a 3 uscite, una per ogni piano. Immagino che non sia il massimo, no?
 
Puoi fare anche così, magari sostituendo il partitore con uno recente di marca nota:
Ad ogni piano metti poi derivatore a una uscita con uscita passante chiusa, così se a un piano vuoi mettere più di una uscita è più semplice perchè metti un derivatore a più uscite.
Se i cavi sono circa della stessa lunghezza (cosa di cui dubito) i derivatori vanno uguali, sennò calcola meno attenuazione per quelli più lontani, senza esagerare, scalati di 3/4 db.
 
visto che le 3 calate partono dalla cima puo mettere un derivatore a due uscite da 18db in cima le cui due uscite derivate fanno i primi due televisori, l'uscita passante va alla stanza in fondo dove installera un'altro derivatore da 14db due uscite con la passante chiusa da resistenza; se il miscelatore é amplificato ci vuole un alimentatore fra il miscelatore e il primo derivatore.
 
Ho capito. Solo un chiarimento: se metto il partitore a monte, questo divide il segnale esattamente in tre parti (non considerando l'attenuazione). In questo caso, dunque, i derivatori servirebbero solo per evitare che le tv siano connesse direttamente al partitore. A questo punto che senso ha utilizzare derivatori con diverse perdite di derivazione, visto che non c'è la possibilità di bilanciare il segnale? Tanto vale utilizzare derivatori con basse perdite, giusto?
 
Rispondo io perchè lo schema era mio: non capisco il problema che ti poni: se le calate sono differenti hanno differente attenuazione, che compensi appunto coi derivatori di diversa attenuazione.
Però la tua obiezione mi fa pensare che non hai capito appieno il funzionamento dei derivatori, e quindi neanche lo schema di gherardo, non è il passaggio nel derivatore da compensare (o almeno non principalmente), ma il cavo utilizzato.
P.S. mi sembra ovvio che entrambi gli schemi sono ugualmente validi, ho proposto il mio solo perchè mi pare si adatti meglio alla logistica.
 
Si, infatti rispondevo ad Areggio. Osservando bene l'impianto, ho preso un pò di misure dei cavi. Nel 1° piano (quello con due tv) i cavi, prima di raggiungere le due tv, attraversano circa 10/15m di canalette insieme a cavi elettrici. Purtroppo, non so per quale oscuro motivo, ci sono prese solo nelle camere da letto (dove non ci sono tv) mentre non sono state previste prese televisive in soggiorno e cucina, dove invece ci sono le tv.
Dalla presa posta nella stanza indipendente, all'antenna, ci sono circa 20m di cavo.
Dalla presa posta nella stanza al 2° piano, all'antenna, ci sono circa 20m di cavo.
Dall'antenna fino al dove metterò il derivatore a 2 uscite al primo piano ci sono 20m del primo piano+15m, totale 35m. Da lì ci saranno 5m ad una presa, e 10m all'altra.
É chiaro che, viste le condizioni del cablaggio del primo piano, è importante mantenere alto il segnale.
 
se le calate sono differenti hanno differente attenuazione, che compensi appunto coi derivatori di diversa attenuazione.
Il principio dei derivatori è quello di prelevare un pò di segnale dal cavo, distribuendolo in modo da averne all' incirca la stessa intensità su tutte le prese. Dunque, i derivatori che stanno più vicini all'antenna potranno permettersi una perdita di derivazione più alta, visto che il segnale è forte. D'altro canto questo consentirà alle altre prese di avere la disponibilità di un segnale con un'intensità vicina a quella originaria. Ma nel caso di derivatori la cui uscita passante non va utilizzata, utilizzare un 18db al posto di un 10db non porterà nessun aumento di segnale su altre prese.
Tanto per schematizzare numericamente: ha senso utilizzare derivatori con perdite diverse per passare da una situazione di distribuzione di segnale 65-69-75 ad una di 69-68-69. Ma che senso ha passare dalla stessa situazione alla 65-65-55, cioè allineando tutto al segnale più basso?
Se ce ne fosse bisogno, voglio precisare, lontanto da ogni polemica, che tutto questo è solo per capirci un pò di più.
 
Il principio dei derivatori è quello di prelevare un pò di segnale dal cavo, distribuendolo in modo da averne all' incirca la stessa intensità su tutte le prese. Dunque, i derivatori che stanno più vicini all'antenna potranno permettersi una perdita di derivazione più alta, visto che il segnale è forte. D'altro canto questo consentirà alle altre prese di avere la disponibilità di un segnale con un'intensità vicina a quella originaria. Ma nel caso di derivatori la cui uscita passante non va utilizzata, utilizzare un 18db al posto di un 10db non porterà nessun aumento di segnale su altre prese.
Tanto per schematizzare numericamente: ha senso utilizzare derivatori con perdite diverse per passare da una situazione di distribuzione di segnale 65-69-75 ad una di 69-68-69. Ma che senso ha passare dalla stessa situazione alla 65-65-55, cioè allineando tutto al segnale più basso?
Se ce ne fosse bisogno, voglio precisare, lontanto da ogni polemica, che tutto questo è solo per capirci un pò di più.
Allineare, equalizzare, è sempre positivo, se anche allinei come dici tu al ribasso si alzerà l'amplificatore, che anzi di solito in questi impianti finisce sempre per essere sovradimensionato e quindi potere sfruttarlo un po' meglio ("dandogli su") è sempre positivo.
 
Vorrei che si precisasse meglio la logistica, visto che io non traggo alcun piacere dal vedere il mio schema preferito a quello gherardo/Fracarro, quindi: se è più comodo fare tre calate indipendenti e portarsi nei punti di utilizzo sarà da scegliere il mio, se è possibile fare una colonna da cui diramare le derivazioni ai piani, se sono abbastanza simili le disposizioni delle prese ai piani, sarà da preferire l'altro.
 
Forse, dal punto di vista pratico, considerando che l'impianto è già realizzato con 3 calate, sarebbe preferibile mettere tre derivatori a scalare come hai detto tu. Se ho capito bene, tuttavia, considerate le due prese, la lunghezza e le condizioni del cablaggio nel 1° piano (ho dovuto mettere almeno 10/15 metri di cavo da 3,5mm nelle canalette insieme ai cavi elettrici), che tra le altre cose è il mio appartamento, per un discorso di distribuzione omogenea del segnale, forse conviene mettere un derivatore nel sottotetto a due uscite (la stanza indipendente e il 2° piano sono equidistanti dall'antenna) e un altro nel primo piano.
 
Forse, dal punto di vista pratico, considerando che l'impianto è già realizzato con 3 calate, sarebbe preferibile mettere tre derivatori a scalare come hai detto tu. Se ho capito bene, tuttavia, considerate le due prese, la lunghezza e le condizioni del cablaggio nel 1° piano (ho dovuto mettere almeno 10/15 metri di cavo da 3,5mm nelle canalette insieme ai cavi elettrici), che tra le altre cose è il mio appartamento, per un discorso di distribuzione omogenea del segnale, forse conviene mettere un derivatore nel sottotetto a due uscite (la stanza indipendente e il 2° piano sono equidistanti dall'antenna) e un altro nel primo piano.
Quindi te la caveresti con due derivatori?
Può essere una buona idea, lo puoi schematizzare, per vedere se abbiamo capito bene?
 
1z2op00.jpg


Va bene?
Nonostante nel disegno abbia messo l'alimentatore nel sottotetto, per questioni che non sto a spiegare, preferirei avere l'alimentatore giù da me a 1° piano. Posso metterlo sull'uscita passante del derivatore? Anche in questo caso occorrerebbe chiudere con una resistenza direttamente sull'alimentatore?
Stavo per chiederti con quanti decibel di perdita prendere i derivatori, ma mi rendo conto che senza dati precisi, sarebbe una domanda sciocca. Però voglio chiederti se c'è differenza tra la serie DE e la CD, dei derivatori della Fracarro, a parte la connessione F dei primi, che preferirei per due motivi. Il negozio dove li ho trovati vende anche l'antenna blu10HD e poi costano poco. Inoltre ho solo delle resistenze di chiusura con connettore ad F. Le altre dovrei ordinarle su internet e non mi va di spendere 10€ per un paio di resistenze da 10 cent.
 
Ultima modifica:
mi sembra esattamente quello che avevo detto nel post # 5, se l'alimentatore lo metti in uscita passante dell'ultimo derivatore al primo piano va chiuso in uscita con la resistenza e verificare che i derivatori consentano il passaggio della cc. soltanto sulla passante.
 
Ultima modifica:
Si, infatti mi riferivo proprio a quel post. Penso che farò così, grazie a tutti per il supporto, ciao
 
Stavo facendo l'ordine quando, per scrupolo, sono andato a vedere le specifiche tecniche dei derivatori (Fracarro serie DE) che stavo prendendo. C'è scritto:
"I partitori permettono il passaggio della c.c. tra le
uscite e l’ingresso. I derivatori permettono il passaggio della
c.c. tra l’ingresso e l’uscita passante."

Quindi, questi derivatori non sono adatti per essere utilizzati con un alimentatore? Qual è il vantaggio di questa serie di derivatori?
 
Stavo facendo l'ordine quando, per scrupolo, sono andato a vedere le specifiche tecniche dei derivatori (Fracarro serie DE) che stavo prendendo. C'è scritto:
"I partitori permettono il passaggio della c.c. tra le
uscite e l’ingresso. I derivatori permettono il passaggio della
c.c. tra l’ingresso e l’uscita passante."

Quindi, questi derivatori non sono adatti per essere utilizzati con un alimentatore? Qual è il vantaggio di questa serie di derivatori?
Per l'uso che abbiamo detto va bene così: non volevi forse alimentare tramite l'uscita passante?
(ricordati di chiudere poi l'alimentatore)
 
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