In futuro frequenze DTT uguali a quelle Analogiche

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Ospite

Cari amici, sono Corrado da Civitavecchia (Roma) pensando mi è venuta in mente una curiosità ed una domanda da porgerVi che è la seguente:
In futuro le frequenze DTT di alcune emittenti Locali o Regionali sarà la stessa di quella attuale Analogica? O seguirà un piano di frequenze Provinciali o Regionali ben precise?
Vi faccio un esempio a caso attualmente riceviamo in analogico TeleRoma 56 sul ch 43 uhf (Pian Paradiso) ma in futuro con il passaggio alla trasmissione DTT l'avremo sempre convertita in DTT su questa frequenza? O dovrà seguire il Piano Frequenza della Provincia di Roma (che ricevono sul ch 56 uhf Monte Cavo) e quindi passerà sul ch 56 uhf Pian Paradiso? Questo era uno dei tanti esempi ma se ne possono fare anche altri.
Sapete rispondermi?
Ciao amici attendo una Vostra risposta in merito.
Corrado
 
Ok capisco, ma comunque la situazione più logica dovrebbe essere la semplice conversione dal Segnale Analogico al Digitale; ma contrattitemi se non è così; attendo Vostre risposte.
 
Assolutamente no!
Ad ogni frequenza analogica (che corrisponde ad un solo canale) corrsiponde un mux digitale sul quale ci stanno ALMENO 5 canali: quindi, tanto per fare un esempio, i tre canali rai che occupavano tre frequenze analogiche diverse nel digitale stanno tutti su un mux solo (frequenza 64 dalle mie parti mi pare)
 
Corry744 ha scritto:
Ok capisco, ma comunque la situazione più logica dovrebbe essere la semplice conversione dal Segnale Analogico al Digitale; ma contrattitemi se non è così; attendo Vostre risposte.

Questa era la prima soluzione politica, poi si è ovviamente capito che non avrebbe funzionato!! Ora si pensa a reti SFN: 1 frequenza unica assegnata ad ogni operatore per copertura di una regione geografica mediante più ripetitori sincronizzati fra loro.
 
A quanto mi è parso di capire, il problema non è tanto che non avrebbe funzionato tecnicamente... anzi, era la cosa più semplice e immediata per lo switch off e infatti è così che fino ad ora è stato fatto lo switch off in Sardegna. Il problema però è stato quello della sentenza di Ginevra in cui di fatto si è imposto all'Italia di non utilizzare alcune frequenze che vengono date in modo esclusivo ad alcuni paesi confinanti. A quel punto l'Italia occupa più frequenze di quante dovrebbe e deve "fare pulizia" dell'etere da far west che ha. Per farlo bisogna passare all'SFN (1 frequenza per un operatore su tutto il territorio e su quella frequenza un multiplex con minimo 5 canali).

Questo è ovviamente più difficile da fare anche se molto più pulito come risultato finale perché significa non solo convertire le trasmissione in digitale ma anche giocare con le frequenze come con le figurine. Il che significa che, col passaggio al digitale, ad esempio tu riceverai il multiplex che trasmette canale 5 sulla frequenza che trasmetteva Rai 1 in analogico, Rai 1 in digitale sulla frequenza che era di Rete 4 analogico, ecc...

Insomma un bel bordello... ma forse se si fa alla fine anche l'Italia avrà un'etere più ordinato...

Ciaooo
 
Tinho ha scritto:
Insomma un bel bordello... ma forse se si fa alla fine anche l'Italia avrà un'etere più ordinato...
ecco infatti! per questo aspetto io l'SFN lo vedo positivamente. bisogna solo vedere (come sempre) come lo intendono attuare in Italia...dove non è mai da dare niente per scontato! :D
 
Certo l' isofrequenza potrebbe essere una buona cosa, io oltre sulla realizzazione tecnica ho dubbi anche riguardo agli accordi che le varie emittenti dovranno prendere per scambiarsi le frequenze, si metteranno d' accordo o faranno come con il progetto di una piattafoma comune, in cui tutto è naufragato perchè non si soono messi d' accordo tra loro per alcuni dettagli, primo l' assegnazione dei numeri (le posizioni sul telecomando) dei canali? :eusa_naughty:
 
Tinho ha scritto:
Il problema però è stato quello della sentenza di Ginevra in cui di fatto si è imposto all'Italia di non utilizzare alcune frequenze che vengono date in modo esclusivo ad alcuni paesi confinanti. A quel punto l'Italia occupa più frequenze di quante dovrebbe e deve "fare pulizia" dell'etere da far west che ha.

A questo proposito ricordo che alla conferenza di Ginevra (2006) era stato deciso che l'Italia avrebbe avuto un anno di tempo per spegnere le frequenze alle quali non aveva diritto o che disturbavano emittenti degli Stati confinanti.

Dopo quel termine le emittenti degli Stati confinanti avrebbero potuto liberamente iniziare ad accendere trasmissioni digitali su quelle frequenze, e ciò sta iniziando ad accadere. Ad esempio qui a Trieste sul 51 UHF si riceve Telefriuli, che ormai da parecchi mesi è disturbato dal multiplex digitale di RTV Slovenija, ma nessuno può protestare in quanto quel canale era da spegnere entro l'estate del 2007. MI chiedo come sono state decise le frequenze da liberare.

Situazioni analoghe si ripeteranno qui, ed anche nei territori dove si ricevono segnali da Francia, Svizzera, Austria, Slovenia e Croazia.
 
Ok quindi sarà tutto da vedere come intenderanno attuare il futuro piano di Frequenze Digitali; spero che faccinao in tutto il Territorio Nazionale come hanno fatto in Sardegna anche per uniformare tutto il "Sistema Paese del Digitale".

Ciao e grazie amici per essere intervenuti ed ancora rispondete se avete altri dettagli in merito o risposte da dare.
 
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