Lombardia1982
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In partenza la TV di Arvedi, tira aria verso il centrodestra?
Sarà che tira aria elettorale, ma dopo lunga, lunghissima e costosa gestazione, tra poco partirà ufficialmente l'avventura di Studio 1 Tv, la televisione voluta a Cremona da Giovanni Arvedi. Come Il Vascello ha riferito a suo tempo, il cavaliere aveva acquisito l'estate scorsa le frequenze dall'omonima emittente di Treviglio , comprandole dal proprietario Arturo Benasciutti.
In questi mesi si è lavorato per la sistemazione del capannone in cui sarà alloggiata la televisione (situato in via Bastida, zona Porto Canale) e per costruire la redazione.
Ormai però è quasi tutto pronto e tra breve la televisione inizierà a lavorare a regime (già ora trasmette alcuni programmi come le partite in differita di Cremonese e Vanoli, al momento però il palinsesto resta per lo più quello dei tempi di Treviglio) con programmi di informazione e telegiornali centrati sul territorio.
Nelle idee di Arvedi la televisione dovrà avere una base ultraregionale. Quanto alla redazione il direttore sarà il cremonese Francesco Tartara (mentre pare che Enrico Mentana, contattato a suo tempo, abbia rifiutato per richieste giudicate eccessive), già direttore de "La Provincia" una ventina di anni fa e poi per quasi vent'anni braccio destro di Emilio Fede al Tg4. Una presenza non casuale la sua. La televisione infatti sarà legata a doppio filo con l'ambiente Mediaset (in particolare con Fedele Confalonieri che ha anche vincoli con Francesco Tartare.). Oltre a Tartara un ruolo dirigenziale spetterà al torinese Andrea Cenni, già conosciuto in ambienti torinesi come giornalista per alcune testate "chic" locali. La redazione sarà invece un mix di personale chiamato da fuori città (con gente che ha lavorato a Sky per esempio) e di cremonesi (qualche nome: Rossi, Coppola, Bandirali, Pavesi).
Al di là dei nomi, quello che conta è il tipo di informazione che sarà fornito. E' giusto concedere anche a Studio 1 Tv la possibilità di dimostrare sul campo ciò che vorrà e saprà fare ma l’aria che tira, secondo alcuni, pare andare verso il potere dominante, piuttosto che verso i cittadini. Questo è quanto circola negli ambienti giornalistici. Ma noi prudentemente e per correttezza non anticipiamo i tempi. Staremo a vedere.
Sarà che tira aria elettorale, ma dopo lunga, lunghissima e costosa gestazione, tra poco partirà ufficialmente l'avventura di Studio 1 Tv, la televisione voluta a Cremona da Giovanni Arvedi. Come Il Vascello ha riferito a suo tempo, il cavaliere aveva acquisito l'estate scorsa le frequenze dall'omonima emittente di Treviglio , comprandole dal proprietario Arturo Benasciutti.
In questi mesi si è lavorato per la sistemazione del capannone in cui sarà alloggiata la televisione (situato in via Bastida, zona Porto Canale) e per costruire la redazione.
Ormai però è quasi tutto pronto e tra breve la televisione inizierà a lavorare a regime (già ora trasmette alcuni programmi come le partite in differita di Cremonese e Vanoli, al momento però il palinsesto resta per lo più quello dei tempi di Treviglio) con programmi di informazione e telegiornali centrati sul territorio.
Nelle idee di Arvedi la televisione dovrà avere una base ultraregionale. Quanto alla redazione il direttore sarà il cremonese Francesco Tartara (mentre pare che Enrico Mentana, contattato a suo tempo, abbia rifiutato per richieste giudicate eccessive), già direttore de "La Provincia" una ventina di anni fa e poi per quasi vent'anni braccio destro di Emilio Fede al Tg4. Una presenza non casuale la sua. La televisione infatti sarà legata a doppio filo con l'ambiente Mediaset (in particolare con Fedele Confalonieri che ha anche vincoli con Francesco Tartare.). Oltre a Tartara un ruolo dirigenziale spetterà al torinese Andrea Cenni, già conosciuto in ambienti torinesi come giornalista per alcune testate "chic" locali. La redazione sarà invece un mix di personale chiamato da fuori città (con gente che ha lavorato a Sky per esempio) e di cremonesi (qualche nome: Rossi, Coppola, Bandirali, Pavesi).
Al di là dei nomi, quello che conta è il tipo di informazione che sarà fornito. E' giusto concedere anche a Studio 1 Tv la possibilità di dimostrare sul campo ciò che vorrà e saprà fare ma l’aria che tira, secondo alcuni, pare andare verso il potere dominante, piuttosto che verso i cittadini. Questo è quanto circola negli ambienti giornalistici. Ma noi prudentemente e per correttezza non anticipiamo i tempi. Staremo a vedere.