La disamina è corretta salvo il fatto che i nostri decoders NON sono in realtà dei ricevitori ma, appunto, dei decoders, avendo i circuiti d'antenna e la prima conversione esterni (racchiusi nell'LNB).
In un impianto nella norma, ovvero dove il cavo di discesa introduce un'attenuazione sensibile, il circuito più soggetto a problemi di intermodulazione dovrebbe essere il preamplificatore contenuto nell'LNB, specie quando la parabola assume dimensioni ragguardevoli.
Questo perchè, ad una grande sensibilità, quella richiesta all'LNB per ottenere una buona figura di rumore, si associa necessariamente il pericolo di intermodulazione in presenza di alti livelli di segnale.
In realtà, una figura di rumore un po' meno spinta garantisce una miglior immunità all'intermodulazione, al punto che, se si dispone di una parabola di grandi dimensioni (parlo di banda Ku) è probabilmente meglio adottare un LNB da 0,5 anzichè da 0,3.
Un decoder, ovvero un'amplificatore IF, più una seconda conversione ed un demodulatore, è un apparecchio che non dovrebbe avere problemi di intermodulazione non necessitando affatto di una figura di rumore particolarmente spinta. Quel che si richiede ad un decoder non è tanto la sensibilità ma piuttosto grande dinamica, cioè la possibilità di accettare una più ampia gamma di segnali, dal più basso al più alto, senza distorcerli.
E' ovvio che in un impianto dove la discesa è molto breve, il decoder rischia di ritrovarsi al connettore d'antenna segnali di 10-15 dB più forti di quanto i progettisti abbiano immaginato, rendendo utile l'interposizione di un attenuatore.
Parlando di attenuatori, quelli variabili consummer hanno almeno 2 problemi, facilmente riscontrabili da chi possiede un analizzatore di spettro con tracking. Il primo è che l'attenuazione minima non è nè zero nè trascurabile, il secondo è che l'attenuazione massima scende all'aumentare della frequenza. Ci sarebbe anche un terzo problemino, ed è l'impedenza caratteristica, ma per questo serve anche un ponte reflettometrico...
La morale è che la soluzione proposta da Danluc, cioè gli spezzoni di cavo, di fatto risulta di gran lunga la migliore fra quelle economiche.
Alcuni cavetti, magari di piccola sezione che attenua di più e ne serve meno, svolgono ottimamente la funzione. Si può pensare ad un cavetto che attenui 3 dB, uno da 6 ed uno da 10. Da soli, od opportunamente collegati in serie, si hanno 3, 6, 9, 13, 16, 19, dB.