Intorno a 'Servizio Pubblico', talkshow di Michele Santoro

nessuna legge impona la corruzione dei governanti. quella è una loro scelta da disonesti .
E' un discorso a parte. Sei finito fuori binario.
C'è poco da propagandare "acqua pubblica" o "no tav" quando poi ci sono direttive europee che sono di rango superiore (per esempio) che vertono, giustamente, su principi di libera circolazione e libertà di mercato e concorrenza.
 
alex86 ha scritto:
E' un discorso a parte. Sei finito fuori binario.
C'è poco da propagandare "acqua pubblica" o "no tav" quando poi ci sono direttive europee che sono di rango superiore (per esempio) che vertono, giustamente, su principi di libera circolazione e libertà di mercato e concorrenza.
che la tav sia stata imposta in quei precisi territori dall'Europa mi giunge nuova, così come che l'Europa imponga che l'acqua non sia pubblica. :icon_rolleyes: Sono stati fatti referendum apposta che non si possono ignorare.
 
7% e battere Formigli ieri è tanta roba,visto la puntata soporifera(anche per la scarsa qualità degli ospiti) e visto che formigli aveva i grillini e l'intervista a bersani...mi aspettavo il sorpasso
 
per tenere l'acqua pubblica nell'ue non mi sembra ci sono problemi visto che grandi capitali sono o stanno tornando indietro http://www.acquapubblica.parma.it/i...ca-e-trasparente-&catid=40:generale&Itemid=60 . ci mancherebbe, dopo l'aria c'è l'acqua. casomai si dovrebbero ridurre i consumi di acqua potabile per lavarsi o per usare lo sciacquone del wc (un quasi crimine usare acqua potabile pari a circa 10 litri d'acqua per andare in bagno). Magari però poi le bollette calano e il gestore idrico pensa di aumentare le tariffe per mantenere intatti gli incassi...
 
Ultima modifica:
Più che all'acqua (che è pubblica in quanto bene fondamentale), mi riferivo a tutti i servizi pubblici locali (nettezza urbana, trasporto pubblico locale, etc.) che sono stati mestamente occultati dal referendum dietro lo slogan in questione.
Che scandalo gli autobus di Londra messi a bando di gara per ogni singola linea con una decina di operatori diversi (tutti sotto la stessa livrea), vero? Certo, poi le aziende municipalizzate non assumono più i raccomandati dai sindacati o gli amici del sindaco o della lottizzazione politica (di qualsiasi colore). E non possono più scioperare il venerdì per fare weekend lungo o il 30 Aprile per fare ponte con il primo maggio.
 
alex86 ha scritto:
Certo, poi le aziende municipalizzate non assumono più i raccomandati dai sindacati o gli amici del sindaco o della lottizzazione politica (di qualsiasi colore). E non possono più scioperare il venerdì per fare weekend lungo o il 30 Aprile per fare ponte con il primo maggio.
ma santo cielo, non ti rendi conto che queste critiche, giustissime, che muovi, non hanno niente a che vedere con la necessità delle privatizzazioni, quanto piuttosto con la necessità di sostituire chi, da dirigente, permette tutto questo? e tu sei convinto che privatizzando i problemi si risolvono, vero? eh già, ho notato che belle autostrade migliori abbiamo con la gestione data ai privati della Benetton! Per non parlare del trasporto pubblico che tu citavi: le linee di privati qui da me funzionano peggio di quelle pubbliche! alla faccia del privato che è meglio del pubblico! Bisogna combattere le corruzioni e la malagestione, la privatizzazione di per sé non risolve niente e aggiunge nuovi problemi a quelli che già ci sono! la gestione di servizi fondamentali deve rimanere pubblica, altrimenti ci ritroveremo a pagare l'acqua come fosse oro e via così per tutti i servizi privatizzati. In questo periodo di crisi poi, il momento è ancor meno opportuno!
 
Ad ogni modo, al di là di ciò che si potrebbe fare per migliorare il paese (che cosi com'è è a terra) ben vengano trasmissioni come quella di Santoro che ci mostrano le "magagne" dei politici.
 
E giusto per concludere ciò di cui stavamo parlando, visto che capita a fagiuolo, leggete cosa scrive il comunistissimo "Time" a proposito del fenomeno Grillo esploso alle ultime elezioni. E questo è solo un estratto:

"La dice lunga per la politica italiana che la figura politica più potente dopo l'ex Primo Ministro Silvio Berlusconi, travolto dagli scandali, sia un comico brizzolato ed esplosivo di nome Beppe Grillo, noto per aver organizzato i V-Day, giornate di protesta nazionale contro la corruzione del governo. Un desiderio di cambiamento attraversa l'elettorato europeo, gli Italiani vogliono avere una possibilità di scelta e, con l'eccezione di Beppe Grillo, l'Italia non ha un solo leader nazionale che non fosse già in politica nel 1994, l'anno in cui Berlusconi prese il potere.
Le elezioni municipali di maggio sono l'ultimo concreto test politico prima delle consultazioni nazionali del prossimo anno. Se i sondaggi sono corretti, i politici italiani prenderanno la stessa lezione dei tiranni della Primavera Araba: la repressione del cambiamento si traduce in un sollevamento popolare. La fiducia nella classe politica è a una sola cifra. Gli scandali e la corruzione si contendono lo spazio nei giornali con una frequenza che sconvolge anche il pur assuefatto elettorato italiano. È opinione condivisa che il governo di tecnici non eletti di Mario Monti - la sua stessa esistenza è la prova dell'incapacità della democrazia italiana di produrre un'alternativa migliore - sia stato incaricato di ripulire il disastro che i politici sono stati incapaci di risolvere.
La politica italiana è diventata burocrazia. I protagonisti storici cercano di respingere gli sfidanti non con piattaforme di idee, l'oratoria o la politica, ma con la macchina radicata dei loro partiti. Se aprite un paio di giornali degli ultimi 18 anni, troverete gli stessi nomi. Prendete Pier Ferdinando Casini. Ha iniziato la sua carriera politica nella Democrazia Cristiana, ha poi rotto e da allora ha guidato altri due raggruppamenti nati da scissioni e fusioni. "Nel resto del mondo, i partiti rimangono gli stessi, ma cambiano i leader", dice Matteo Renzi, il sindaco di Firenze e uomo politico che ha lottato per sfondare nel panorama nazionale. "Per noi, è il contrario." Secondo la legge elettorale - introdotta nel 2005 - gli elettori non votano i singoli candidati, ma liste di partito stilate dai leader politici che, come prevedibile, selezionano in base alla lealtà. Berlusconi è stato cacciato in novembre e il suo alleato di lunga data Umberto Bossi, capo della xenofobica Lega Nord, si è dimesso in aprile tra le accuse di spesa di fondi del partito per conto della sua famiglia. Ma entrambi sono stati rimpiazzati da sottotenenti scelti con cura. Nel frattempo, i loro avversari a sinistra continuano a scandagliare le profondità delle loro gerarchie di partito per una serie di burocrati poco stimolanti.
Con i leader del Paese concentrati sul loro gioco di poltrone, i problemi della terza economia più grande d'Europa sono rimasti in larga parte trascurati. L'attuale generazione di politici ha governato come se fosse determinata a prosciugare il Paese prima di morire. Dal 1994 in Italia i partiti hanno ricevuto 3,3 miliardi di dollari di finanziamento pubblico delle campagne elettorali, ma solo 800 milioni sono stati contabilizzati come spesa elettorale; il resto è scomparso nelle casse dei partiti. Nel frattempo l'economia è in stallo. Nel mese di aprile, l'Istituto Nazionale di Statistica ha rilevato che l'11,6% della forza lavoro aveva rinunciato a cercare lavoro - da sommarsi al tasso ufficiale di disoccupazione del 9,8%.
Finora, la reazione del Parlamento è stata un altro "gioco delle sedie musicali". Il 19 aprile, Casini ha presentato il Partito della Nazione, che spera comprenda membri del governo tecnico del Primo Ministro Monti. Per non essere da meno, il successore di Berlusconi, Angelino Alfano, ha dichiarato che lui e l'ex Primo Ministro faranno presto un annuncio "che cambierà il corso della politica italiana nei prossimi anni." Anche i politici di sinistra parlano di rimpasto.
Per coloro che vogliono che i loro partiti sopravvivano, il messaggio non dovrebbe essere "abbottonarsi", ma "aprirsi". In caso contrario, non dovrebbero sorprendersi se gli elettori prenderanno in prestito una citazione di Beppe Grillo per dire loro cosa fare di se stessi."
 
Il ragionamento del Time non fa una grinza.
La disperazione della gente può portare agli episodi che si stanno verificando in questi gg.
 
Astrix ha scritto:
eh già, ho notato che belle autostrade migliori abbiamo con la gestione data ai privati della Benetton
Secondo me le autostrade in concessione sono migliori di quelle gestite direttamente da ANAS, non ci vuole molto per accorgersene. Ho girato su autostrade di diversi paesi europei, e le nostre autostrade sono di buon livello per la manutenzione. Le infastrutture sono di proprietà dello Stato, che infatti spende direttamente per la costruzione. Cosa diversa è la gestione ordinaria e la manutenzione.
Per non parlare del trasporto pubblico che tu citavi: le linee di privati qui da me funzionano peggio di quelle pubbliche!
Non regge il paragone. Un conto un linea di trasporto privata, un conto una linea TPL che deve gestire determinati standard di orari, frequenze, capacità, etc.

la gestione di servizi fondamentali deve rimanere pubblica, altrimenti ci ritroveremo a pagare l'acqua come fosse oro e via così per tutti i servizi privatizzati. In questo periodo di crisi poi, il momento è ancor meno opportuno!
Ne parli come fosse un dogma di fede. Le più grandi aziende municipalizzate del paese in materia di TPL hanno appena rincarato i prezzi. ATM a Milano lo ha fatto poco tempo fa, ATAC si appresta a farlo proprio questo mese. Per non parlare dei costi ripianati dai bilanci municipali. Non sono un costo anche quello? O solo perché non esce direttamente dal tuo portafoglio pensi non colpisca il contribuente onesto?
 
Beh, la A3, in concessione all'anas non si arriva a completare, la A14, gestione benetton, la stanno addirittura allargando a 3 corsie, non so da chi dipenda, ma vorrà dire qualcosa.. Credo.. ;)

Cambiando discorso.. Sicuramente, le municipalizzate, ma le aziende pubbliche in generale, rappresentano un cancro per il nostro paese..
Non si può negare che esse, allo stato attuale, frenano la concorrenza, assicurando, servizi peggiori di quelli che i privati stessi potrebbero garantire..
Comunque, la stessa Amtab ha aumentato le tariffe ultimamente.. I pulman, sono peggiori di quelli dell'Atac...!
 
alex86 ha scritto:
Ne parli come fosse un dogma di fede.
ne parlo come fosse una mia personale convinzione: concedi ai privati e vedrai i prezzi allegramente alzarsi. ripeto: la mia visione è che bisogna combattere la corruzione politica a tutti i livelli e nelle municipalizzate, non privatizzare. a te, viceversa, rinnovo la domanda: ti illudi che i problemi si risolvano privatizzando?
 
Privatizzare? Qui si stava parlando di liberalizzare il mercato. Penso che tu stia facendo un po' di confusione.

Un'altra riforma essenziale da associare dovrebbe essere quella dei costi standard.
 
alex86 ha scritto:
Privatizzare? Qui si stava parlando di liberalizzare il mercato. Penso che tu stia facendo un po' di confusione.
eccerto, sono io che faccio confusione. esattamente come prima, quando hai citato l'acqua, per poi dire che "non ti riferivi all'acqua". alex, se vuoi fare un discorso serio facciamolo, ma non cambiare le carte in tavola quando non sai più che dire. fermo restando che praticamente in quasi tutti i settori dove è il pubblico a fornire il servizio, liberalizzare presuppone privatizzare l'ente pubblico, come è stato per telecom... :icon_rolleyes:
 
Privatizzare significa anche altro... Ovvero vendere Finmeccanica, Fincantieri, ritirare la golden share su eni, passando per la Rai e per tutte le altre partecipate... :)

Ovvio che se si intende liberalizzare un settore dove il monopolio è detenuto da una società pubblica,
la stessa va venduta, o meglio, scorporata e poi venduta a più soggetti. ;)
 
Astrix ha scritto:
come è stato per telecom
Infatti con la liberalizzazione delle telecomunicazioni abbiamo avuto tariffe più alte, no? Mi risulta l'esatto contrario. Si poteva fare meglio per la rete probabilmente, ma il monopolio sarebbe stato peggiore.

quando hai citato l'acqua
Propagandare..."acqua pubblica". Leggi bene.

alex, se vuoi fare un discorso serio facciamolo, ma non cambiare le carte in tavola quando non sai più che dire
Non credo ;)

liberalizzare presuppone privatizzare l'ente pubblico
Privatizzare ossia trasformare gli enti in società di capitali o privatizzare inteso come vendere il capitale sociale a soggetti privati? Perché se ti riferisci al primo caso, già oggi molte municipalizzate sono società di diritto privato (ATM, ATAC, ACEA, etc. tanto per citare quelle che conosco meglio)
Se invece ti riferisci al secondo caso non è del tutto vero, perché mi risulta che ENEL ed ENI abbiano ancora come primo azionista il MEF.
Eppure oggi puoi scegliere anche il fornitore elettrico e del gas, pur essendo beni con prezzi più o meno fissi.

alessandro21 ha scritto:
Ovvero vendere Finmeccanica, Fincantieri, ritirare la golden share su eni, passando per la Rai e per tutte le altre partecipate...
Magari :)
 
alex86 ha scritto:
Infatti con la liberalizzazione delle telecomunicazioni abbiamo avuto tariffe più alte, no? Mi risulta l'esatto contrario. Si poteva fare meglio per la rete probabilmente, ma il monopolio sarebbe stato peggiore.
lì si parla di beni non di prima necessità, a differenza dell'acqua. non mischiare tavoli diversi. sulla telefonia io sono stato favorevole infatti. su beni non di prima necessità, il rischio rialzo è inferiore, perché nel momento in cui i beni raggiungono un prezzo non più sostenibile semplicemente la gente rinuncia all'acquisto. cosa non possibile per l'acqua, e quindi con potenziale di rialzo per un eventuale privato molto più alto.


se ti riferisci al primo caso, già oggi molte municipalizzate sono società di diritto privato.
e infatti per me è inaccettabile.
Se invece ti riferisci al secondo caso non è del tutto vero, perché mi risulta che ENEL ed ENI abbiano ancora come primo azionista il MEF.
vedremo per quanto ancora.
 
alex86 ha scritto:
Se invece ti riferisci al secondo caso non è del tutto vero, perché mi risulta che ENEL ed ENI abbiano ancora come primo azionista il MEF.
Eppure oggi puoi scegliere anche il fornitore elettrico e del gas, pur essendo beni con prezzi più o meno fissi.
Si fanno anche concorrenza! :D
 
SERVIZIO PUBBLICO, PUNTATA (24) DEL 17 MAGGIO ''La Politica''
La Grecia in tachicardia e l’Europa ha paura. In un attimo si riaffaccia lo spettro del default, le borse vanno giù, lo spread sale, l’Euro scende rispetto al dollaro.

E intanto il movimento “Occupy Francoforte” si prepara all’assalto della BCE, simbolo del capitalismo europeo e occidentale mentre il premier Monti continua ad affermare che non è ancora ora di allargare i cordoni della borsa. A quando la via di uscita allora? E chi ha il compito di indicarla? Dopo l’inizio della crisi cosa è diventata la Politica? I partiti riusciranno a cambiare le cose mentre si dibattono tra crisi di identità e crisi di rappresentanza?

Gad Lerner e Marco Travaglio continuano in questa puntata a confrontarsi su politica e antipolitica iniziato nella trasmissione di Fabio Fazio e Roberto Saviano.

Ospiti di Michele Santoro: il segretario generale della Fiom-Cgil Maurizio Landini, il vice direttore di Milano Finanza Michele Sommella e l’imprenditore Ernesto Preatoni. In collegamento da Francoforte Giulia Innocenzi e Stefano Maria Bianchi con i ragazzi di Occupy Frankfurt.
 
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