La casa sul lago del tempo

andag

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thelakehouse.jpg



Remake del film coreano "Il Mare", qui omaggiato con il nome di un ristorante.
Il titolo italiano ha purtroppo un che di melenso e di inutilmente didascalico rispetto al più sobrio The Lake House.

Idea carina. La posta, che solitamente mette in contatto persone lontane nello spazio, qui grazie ad una “magica” cassetta unisce un uomo ed una donna lontani nel tempo (anche se vicinissimi nello spazio).
Un po’ di spericolatezze di sceneggiatura degne di Ritorno al futuro, ma tutto sommato regge sorprendentemente bene, a parte qualche piccolo dettaglio. La storia d’amore potrà essere svenevole, ma è proprio lo sviluppo ben congegnato dei piani temporali a tenere vivo l'interrese.

Bullock & Reeves tornano insieme come ai tempi di Speed: anche per loro, un viaggio nel tempo.

**1/2
 
ah pensavo non ne valesse la pena...allora la prossima volta lo metto tra i papabili di noleggio...;)
 
comunque non essendo in senso assoluto un grande film, dipende molto dai gusti... io non sono rimasto deluso, forse anche perchè (come te) non mi aspettavo niente ;)
 
andag ha scritto:
comunque non essendo in senso assoluto un grande film, dipende molto dai gusti... io non sono rimasto deluso, forse anche perchè (come te) non mi aspettavo niente ;)
viste certe schifezze che sto vedendo ultimamente credo che questo non sarà peggio e a me intriga parecchio quando c'è un viaggio nel tempo alla base della storia come in Frequency e Butterfly effect per citartene 2..;)
 
non l'ho ancora visto, ma in diversi mi riferiscono di un film lento e noioso.
 
l'ho visto. a parte la lentezza la noia si può sopportare, ho visto di peggio. Un pò troppo spericolata la sceneggiatura ma ritorno al futuro è un capolavoro in confronto, come frequency e butterfly effect...qua ci sono dei buchi proprio..si potevano congegnare meglio, lo spettatore si può perdere facilmente e poi si addormenta..vedi la mia ragazza...:)
vabbè non mi aspettavo molto...
 
sinceramente io "buchi" veri e propri non ne ho visti: l'avevo guardato con attenzione proprio con l'intenzione di "metterlo alla prova", e buchi non mi sembra che ci siano, a parte come dicevo qualche piccolo dettaglio (l'albero piantato da Alex cresce forse un po' troppo, in due anni...)

però è vero che pur non essendo un capolavoro, e assolutamente non all'altezza dei film citati ("Ritorno al futuro" e "Butterfly effect"; con "Frequency" se la gioca), può essere visto in due modi: distrattamente, tanto per vedere come finisce la storia d'amore, e allora è di una noia mortale e senza senso, come probabilmente hanno riferito anche a Copperfield; oppure può essere visto cercando di scoprire (a partire -in ordine cronologico- dalle impronte di vernice e dallo scatolone-che-non-c'è) tutti i vari dettagli con cui viene giocato il tema del paradosso temporale, ed allora secondo me ripaga dell'attenzione.
 
certo i buchi da me citati possono essere dovuti a mie disattenzioni che non mi hanno fatto apprezzare i paradossi come per i film che ho citato...a mia discolpa cito i tentativi di far rinvenire la mia ragazza..non andati a buon fine :D. Può darsi che nel mentre mi sia perso qualcosa. x es: lo scatolone lo ha messo di proposito ma lei già ne ha parlato all'inizio. Perché c'era già?x me è un buco
 
m4ybe ha scritto:
lo scatolone lo ha messo di proposito ma lei già ne ha parlato all'inizio. Perché c'era già?x me è un buco
Infatti non c'era ancora quando Alex entra nella casa. Lo metterà poi lui stesso, ma ovviamente ancora non lo sa: ecco perchè quando lei gliene scrive, all'inizio, lui non lo trova e non capisce cosa stia dicendo.

Il buco non c'è... :D
 
boh..sarò stato io poco recettivo ieri...non è stato come con butterfly effect che tutto filava a meraviglia pur essendo molto "paradossale temporalmente" (bella questa eh:D)...oppure sarà che dopo che ne vedi 2 o tre sul genere gli altri non saranno mai belli come i primi....
 
m4ybe ha scritto:
boh..sarò stato io poco recettivo ieri...non è stato come con butterfly effect che tutto filava a meraviglia
non c'è problema, capita a tutti... :D Butterfly effect era più lineare nel suo andare-e-venire nel tempo, e quindi (bisogna ammetterlo) anche più facile da seguire, oltre che superiore in generale come film... questo sarà forse più "noioso", o forse semplicemente un po' più intricato, ma tutto fila anche qui, e di questo (almeno) mi sembra che bisogna dare atto.
 
Non ho visto l'originale, ma ho avuto la netta impressione che questo film ne incorpori abbastanza, soprattutto in termini di "feeling" minimalista orientale. Ma è anche possibile che sia tutto "merito" di Agresti. L'unico buco logico è il fatto che a volte più che scriversi lettere sembra che siano in chat. Cmq loro due assieme sono, oserei dire vergognandomene anticipatamente, fantastici; il film è ben oleato. Certo, è anche un po' troppo greve e non memorabile.

Voto: ** ½
 
gahan ha scritto:
L'unico buco logico è il fatto che a volte più che scriversi lettere sembra che siano in chat
beh ma quella è una normalissima ellissi narrativa... non vorrai che ti facciano vedere in tempo reale tutte le ore che passano tra quando uno scrive e l'altra risponde... :D.

Anche nel meraviglioso 84 Charing Cross Road (il che mi ricorda che bisognerà dedicarci un thread, prima o poi) i due protagonisti sembrano in chat, eppure si scrivono lettere, buone vecchie lettere cartacee, tra New York e Londra... :D
 
Le incongruenze spazio-tempo sono talmente evidenti ed inaccettabili, la leva della cassetta, gli alberi che compaiono per incanto, senza contare le amnesie della Bullock, etc etc etc, che al confronto dejavu è un trattato di fisica quantica...
Ad un certo punto va fatta una scelta: o si accetta il postulato che ci viene propinato e ci si colloca innocentemente all'interno di quella che a me è sembrata più una favoletta per educande (neanche brutta invero) od il cervello si ribella alla sceneggiatura, e tutto crolla abbastanza miseramente.
*1/2
 
grosse inconguenze non ce ne sono, questo l'abbiamo già appurato in precedenza e non è il caso di tornarci, a meno che non si scambino per inconguenze aspetti che sono sfuggiti ad una visione non attentissima.

Le incongruenze attinenti alla cassetta delle lettere non possono essere calcolate come tali, perchè quello è proprio il nodo del paradosso: allora potresti dirmi,allo stesso modo, che è assurdo che ci sia una cassetta che mette in comunicazione due persone lontane nel tempo (ma questo è proprio il presupposto "magico" del film).

L'albero non compare "per incanto", viene piantato da Alex, e l'unica cosa un pochino stiracchiata è che questo albero cresce un po' troppo velocemente in due soli anni.
E anche questo è già stato detto.

Accettato il paradosso su cui si basa il film (senza il quale il film semplicemente non esisterebbe) la sceneggiatura è abbastanza a prova di bomba, ed il cervello non si ribella per niente (a meno che si ribelli a volerla capire icon_wink)
 
Ribadisco punto su punto e resto della mia opinione. Alcune fra le altre, giusto per mettere qualcosa sul piatto a chi è "attento" (dispongo del DVD ancora non restituito ed ho potuto verificare or ora): l'albero non cresce troppo velocemente ma appare d'incanto (giorni prima non c'era), lei va al ristorante e viena colta da totale amnesia meravigliandosi che l'altro non venga (conta poco che lo spettatore ancora non sappia del messaggio), una biografia pubblicata anni dopo compare in 3D nella "magica" mailbox.;):lol:
 
**********DIMENTICAVO: SPOILER, ALLA GRANDE :D *****

1) l'albero viene piantato da Alex, lo si vede chiaramente mentre si reca alla nuova casa di lei con il furgone e l'alberello sopra (mi sembra fosse un furgone, io l'ho visto tempo fa e non posso verificare ma in compenso ho buona memoria).

2) Lei ovviamente al ristorante non sa che Alex è morto (o meglio non sa ancora che il ragazzo che ha visto morire era proprio Alex), per cui è ovvio che si meravigli. Scusa tanto, ma altrimenti perchè secondo te gli avrebbe detto IL GIORNO PRIMA (per lei, ma due anni prima per LUI) di prenotare in quel ristorante in cui bisogna prenotare con mesi di anticipo?

3) La pubblicazione sul padre (mi sembra fosse l'AUTObiografia a cui stava lavorando prima di morire): è ovvio che compare nella cassetta, ce la mette lei, nella cassetta, glielo dice pure, non voleva che Alex (per il quale il padre è appena morto) dovesse aspettarne la pubblicazione (per scoprire in essa quanto il padre gli fosse legato).

Insomma, i film con paradossi temporali non piacciono a tutti. Non è obbligatorio guardarli. Però una volta che si decide di vederli bisognerebbe, secondo me, accettarne il meccanismo e cercare di vederli e di capirli con la necessaria onestà mentale, senza stupirsi o rifiutare mentalmente proprio il fatto che ci sia un paradosso temporale alla base di tutto quello che succede...
 
Ultima modifica:
io mi ero già espresso in materia....:D

se ci sono discordanze su questa favoletta da educande come dice giustamente tuner cosa doovremmo fare se aprissimo un 3ad su DONNIE DARKO????? Ci spareremmo a vicenda?:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D

sei d'accordo andag?;):):D
 
Non mi toccate Donnie Darko. E smettetela in generale di sparar ****ate, soprattutto Tuner. :lol: ;)
 
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