N
Nostrano Westfälisch
stai scherzando, siii che stai scherzando
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Non è affatto un'evidenza, perché l'evidenza dice tutto il contrario: per un francese il francese si pronuncia esattamente come si scrive, così come per un tedesco il tedesco si pronuncia come è scritto. E' allo stesso modo per chi studia da straniero queste lingue: basta conoscerne le regole fonetiche per leggere correttamente. L'inglese non ha questa corrispondenza fra suoni e scritto. E' in una visione italiano-centrica che queste lingue si leggono in modo non conforme alla scrittura, ma non è così: il francese è anzi una delle lingue più regolari al mondo (soprattutto per gli accenti, al contrario dell'italiano come notava giustamente tuner).Nostrano Westfälisch ha scritto:Permettetemi..ma non sono daccordo. Regole e letture all'italiana a parte, io parlo di pronuncia: il francese si scrive in un modo e si legge in un altro + di ogni altra di queste lingue. Attenzione: non voglio avere ragione, ma è un'evidenza. E' nella globalità che si vedono le nette differenze
gahan ha scritto:Non è affatto un'evidenza, perché l'evidenza dice tutto il contrario: per un francese il francese si pronuncia esattamente come si scrive, così come per un tedesco il tedesco si pronuncia come è scritto. E' allo stesso modo per chi studia da straniero queste lingue: basta conoscerne le regole fonetiche per leggere correttamente. L'inglese non ha questa corrispondenza fra suoni e scritto. E' in una visione italiano-centrica che queste lingue si leggono in modo non conforme alla scrittura, ma non è così: il francese è anzi una delle lingue più regolari al mondo (soprattutto per gli accenti, al contrario dell'italiano come notava giustamente tuner).
No. ::traveller ha scritto:In che senso il francese è una delle lingue più regolari al mondo? Non per la pronuncia almeno, visto che non è definito una lingua fonetica. Se scrivo "prochaine" poi pronuncio "proscièn" (putroppo qui non si possono fare trascrizioni fonetiche).
Altri esempi:
"appartment" ---- "apparmàn"
"moins"----------"muàn"
"règlementaire"----"reglementer"
"Ajaccio"----------"Agiaxiò"
"Aix-en-provence! ----------"èx an provans"
O no?
gahan ha scritto:State sbagliando: il tedesco e il francese, esattamente come l'italiano, hanno una correlazione diretta fra la scrittura e la pronuncia (tralasciamo ovviamente le varie cadenze interne, che ci son duvunque). Non sto naturalmente parlando della pronuncia come sarebbe se a leggere è un italiano che applica al tedesco e al francese le regole fonetiche dell'italiano (erroneamente, è questo che evidentemente avete capito...). Basta conoscere le rispettive regole fonetiche per poterle leggere correttamente: il francese ha regole precise, il tedesco ha regole precise, l'italiano ha regole precise. Quella che non si legge come si scrive è l'inglese. ::
Guarda che lo è...SERGIOZIZZA ha scritto:Hai tutta la mia ammirazione per aver tirato fuori questa e le altre successive spiegazioni,ma non tentare di farmi credere che sia come dici tu perchè non ci casco ::.
Anche "ragno" è una parola con cinque lettere, ma una volta che l'hai pronunciata ottieni quattro suoni: questo per la regola che, in italiano, "gn" si legge come sappiamo. E' tutta questione di regole (ogni regola è un artificio): ogni lingua ha le sue e quelle di cui stiam parlando, torno a ripeterlo, hanno una perfetta corrispondenza fra scritto e suoni. ::SERGIOZIZZA ha scritto:Non puoi dire che il francese si legge come si scrive,e tento di spiegarlo meglio:"Restaurant" è una parola formata da 10 LETTERE,una volta pronunciata la parla diventa "Restoràn",parola formata da 8 LETTERE:sfido chiunque a dimostrarmi che si possa affermare una eguaglianza tra forma scritta ed orale.
gahan ha scritto:No. ::
Allo stesso modo in tedesco la A Umlaut ("Ä") si legge E, "eu" si legge "oi", "äu" si legge "oi"... Son tutte lingue che hanno una corrispondenza esatta, naturalmente ognuna con le proprie regole, fra lo scritto ed i suoni. ::
Ecco, anche per questo sto' MODERATORE è il mio preferitoSERGIOZIZZA ha scritto:se ho correttamente interpretato il suo pensiero,sono assolutamente d'accordo:trovo ridicolo l'uso a tutti i costi di termini inglesi quali "election day" oppure "welfare" che è stato addirittura istituzionalizzato(e personalmente non so nemmeno da che lingua derivi):non si poteva chiamare "Ministero per la solidarietà sociale"?
purtroppo mio nonno non ha il "know-how" per capire le "news" di oggi!perchè,di "default",è più "fashion" l'uso della lingua inglese:ma ci rendiamo conto che solo tra qualche anno parleremo in questo modo?
le cause?a mio avviso,in via preliminare,possiamo individuarne due:
Mancanza di nazionalismo:in Italia essere nazionalisti è sempre visto come qualcosa di fascista;a parte le partite di calcio.
la bandiera italiana non soltanto non viene esposta,ma anzi non è nemmeno posseduta dal 90% delle famiglie italiane L'inno nazionale non si capisce bene chi dovrebbe insegnarlo e quando si dovrebbe cantare.
ad ogni modo,se le culture nazionali si smarriscono non è a causa della lingua inglese,ma perchè manca l'intenzione a preservarle.
Louisino ha scritto:Ecco, anche per questo sto' MODERATORE è il mio preferito
Un grande
Mi legge sempre nel pensiero
gahan ha scritto:anche l'inglese, pur non avendo le caratteristiche delle quali abbiam discusso assieme, non è totalmente slegato da regolarità e la scrittura offre di regola una buona base per la pronuncia, sebbene molto più complicata. :icon_confused: