Leggo e trascrivo uno stralcio dell'articolo della Stampa, citato anche su Digital-sat
La condivisione della pipì maschile, la lunghezza del suo getto, sono argomenti seri, che hanno fatto nascere rivalità, competizioni, invidie femminili (è la natura che discrimina la donna), barzellette, scene da film, sonetti, goliardate. E uno come Renzo Arbore, che è uomo d'onore, sostiene di avere massimo rispetto per la goliardia e il suo valore dissacrante nei confronti del potere. Sarà dunque da considerarsi una dissacrante goliardata, la pipì in compagnia dell'altra sera a Distraction su Italia 1, al cospetto del conduttore Enrico Papi? O solo l'ultima frontiera di una tv villana e disperata, che non fa ridere e che, se questo è un merito, ha il merito di continuare a sorprendere il pur smaliziato pubblico?
Distraction è un quiz che pone quesiti facilissimi, tipo chi è più grasso tra Stanlio e Ollio. La difficoltà sta in ciò che si deve fare per aggiudicarsi il diritto di rispondere: buttarsi le torte in faccia, rotolarsi nel fango, sedersi sui cactus. I partecipanti, d'altronde, sono cittadini italiani maggiorenni che accettano di mettersi alla prova in quel modo. Che cosa non si fa pur di andare in tv. Bene. Dai suoi concorrenti, tre maschi, l'altra sera Papi ha preteso che facessero, per l'appunto, la pipì. C'erano tre bei water, in cabine così simili a quelle che in altri tempi videro cimentarsi i campioni del Rischiatutto: i ragazzi, girati di spalle, dovevano centrare la tazza. Si aggiudicava il diritto di rispondere quello che la faceva più lunga, a lungo e mirata. E come riuscivano i simpatici giovanotti a mingere così, davanti alle telecamere, al pubblico in studio e a quello da casa? Ma erano stati ingozzati d'acqua: bevi bevi e che vinca il migliore.
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Ma di che cosa parlano? Da Papi nessuno faceva la pipì in piedi e di spalle. Erano seduti su una tazza, nelle cabine. Né si doveva farla più lunga per vincere. Anzi.
E poi l'aveva già fatto Mammuccari nella precedetne edizione. In Italia ci si scandalizza per il gusto di scandalizzarsi. Sior Arbore!!!!!
La condivisione della pipì maschile, la lunghezza del suo getto, sono argomenti seri, che hanno fatto nascere rivalità, competizioni, invidie femminili (è la natura che discrimina la donna), barzellette, scene da film, sonetti, goliardate. E uno come Renzo Arbore, che è uomo d'onore, sostiene di avere massimo rispetto per la goliardia e il suo valore dissacrante nei confronti del potere. Sarà dunque da considerarsi una dissacrante goliardata, la pipì in compagnia dell'altra sera a Distraction su Italia 1, al cospetto del conduttore Enrico Papi? O solo l'ultima frontiera di una tv villana e disperata, che non fa ridere e che, se questo è un merito, ha il merito di continuare a sorprendere il pur smaliziato pubblico?
Distraction è un quiz che pone quesiti facilissimi, tipo chi è più grasso tra Stanlio e Ollio. La difficoltà sta in ciò che si deve fare per aggiudicarsi il diritto di rispondere: buttarsi le torte in faccia, rotolarsi nel fango, sedersi sui cactus. I partecipanti, d'altronde, sono cittadini italiani maggiorenni che accettano di mettersi alla prova in quel modo. Che cosa non si fa pur di andare in tv. Bene. Dai suoi concorrenti, tre maschi, l'altra sera Papi ha preteso che facessero, per l'appunto, la pipì. C'erano tre bei water, in cabine così simili a quelle che in altri tempi videro cimentarsi i campioni del Rischiatutto: i ragazzi, girati di spalle, dovevano centrare la tazza. Si aggiudicava il diritto di rispondere quello che la faceva più lunga, a lungo e mirata. E come riuscivano i simpatici giovanotti a mingere così, davanti alle telecamere, al pubblico in studio e a quello da casa? Ma erano stati ingozzati d'acqua: bevi bevi e che vinca il migliore.
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Ma di che cosa parlano? Da Papi nessuno faceva la pipì in piedi e di spalle. Erano seduti su una tazza, nelle cabine. Né si doveva farla più lunga per vincere. Anzi.
E poi l'aveva già fatto Mammuccari nella precedetne edizione. In Italia ci si scandalizza per il gusto di scandalizzarsi. Sior Arbore!!!!!