La Rai Non Doveva Fare Pubblicita' Del Digitale Terrestre Ad Iniziare Da Novembre?

Beh..sai.. i 30 milioni donati dal MinCom a Luglio (soldi nostri) sono già stati spesi tutti per aumentare la copertura...
cosa abbiano coperto poi a noi non ci è dato di saperlo :badgrin:

Ciao.
 
Ganzarolli ha scritto:
Beh..sai.. i 30 milioni donati dal MinCom a Luglio (soldi nostri) sono già stati spesi tutti per aumentare la copertura...
cosa abbiano coperto poi a noi non ci è dato di saperlo :badgrin:

Ciao.
Sono pienamente d'accordo con te........................
Chissa chi lo sa i soldi per la copertura......................... non è dato saperlo.
ciao:eusa_whistle: :eusa_whistle: :D :icon_bounce:
 
Copertura?
Beh...io a Parma NON prendo il MuxA (quello con Rai1-2-3...)
Mah!
 
Parma, metri 57 sul livello del mare, in mezzo a una cosa piatta chiamata Pianura Padana. Ah, che terribili difficoltà di copertura... Dio, chissà che intasamento di frequenze in una metropoli come Parma... Eh ma mancano i fondi... Che quelli che c'erano non si sa bene come, ma sono stati spesi. Magari, coprire Veneto e Emilia in digitale poteva essere una buona idea, visti anche i dati scorporati di dove si paga il canone...
 
La RAI in questi anni ha avuto parecchie iniezioni di uomini Mediaset :D :D evidentemente non hanno portato professionalità :mad: ma facevano altro

Ormai è evidente che la collusione c'è stata anche sulle frequenze chi ha osservato l'etere alla nascita del dtt in cui la RAI qualcosa ha fatto si era infatti accorto che c'è stata una certa sinergia prima comperava Mediaset le frequenze migliori poi il resto se lo prendeva la RAI

Credo che anche a Valcava il 64 e il 67 siano usciti dalla medesima tv (fallita) non stò a dire di chi :5eek: :5eek:
 
semolato ha scritto:
Parma, metri 57 sul livello del mare, in mezzo a una cosa piatta chiamata Pianura Padana. Ah, che terribili difficoltà di copertura... Dio, chissà che intasamento di frequenze in una metropoli come Parma... Eh ma mancano i fondi... Che quelli che c'erano non si sa bene come, ma sono stati spesi. Magari, coprire Veneto e Emilia in digitale poteva essere una buona idea, visti anche i dati scorporati di dove si paga il canone...

Di tù dall'alto della tua conoscenza della pianura padana da quale frequenza la RAI dovrebbe trasmettere da parmail MuxA ovviamente libera
 
liebherr ha scritto:
La RAI in questi anni ha avuto parecchie iniezioni di uomini Mediaset :D :D evidentemente non hanno portato professionalità :mad: ma facevano altro

etc

Liebehrr però non è possibile! :) Ogni volta che si mette in luce un comportamento o un'omissione della Rai, per te è colpa di Mediaset. Non ti offendere, ma rappresenti perfettamente lo "spirito Rai": aò, è corpa de quell'artro! (mi scusino gli amici romani).

Ora ci mancava la notizia dell'incursione: ecco la scusa buona per dire di nuovo che la responsabilità è di qualcun altro. Semmai, questa è un'aggravante per la Rai e per tutti coloro che hanno lasciato accadere questo dentro alla struttura.

Siamo a Novembre, e il topic ci ricorda una promessa. Noi aspettiamo. Qualcosa, qualunque cosa: un'antenna accesa, che uno dei 3 canali "Test" diventi qualcosa (ma che testano???), un segno, un prodigio... Persino, che imparino a dominare la crominanza impazzita delle loro trasmissioni digitali (possibile che su 9.000 dipendenti manco uno...).

Cosa accadrà? Nulla! Il Carrozzone ballonzola qua e là, con le grafiche dei mondiali di Italia '90, le telecamere HD 16:9 per croppare tutto in 4:3 analogico e poi ridigitalizzare, 3 telegiornali (pagati come 3 telegiornali) che trasmettono lo stesso servizio per lo stesso evento, che poi va anche sul giornale radio e sul regionale...

Dai lasciamo perdere, Liebehrr.

Quanto alla tua domanda, ovviamente provocatoria, sulle frequenze, e quali conoscenze ho mai detto di avere in merito? Semplicemente, ho descritto la situazione. Immagino la Rai abbia qualche centinaio di dipendenti che potrebbero occuparsi del problema... La Pianura Padana è facile: come tutte le pianure è piatta, non occorrono conoscenze particolari... Non è la Rai.
 
Le frequenze sono tutte uguali, così come i trasmettitori si possono agevolmente programmare su una o sull'altra. L'importante è che la copertura NON sia ad appannaggio del primo che arriva ed alza la palizzata, o del secondo che compra da un privato ciò che quel privato non può avere in proprietà, un bene dello Stato, e che quindi non può vendere.
Se lo Stato facesse il suo dovere ed un ministro ragionasse nei termini più corretti ed appropriati (e lo stesso valeva per tutti predecessori dell'attuale, sino ad arrivare ai disastrosi primi anni 80), la prima cosa da fare sarebbe comunicare a tutti i soggetti che le frequenze da loro occupate non sono di loro proprietà ma dello Stato (noi) e che potranno usarle sino a quando non gli verrà comunicato dove spostarsi, in virtù di un piano di riallocazione che ottimizzi il bene DEMANIALE e che dia, ai cittadini la possibilità di VEDERE TUTTO e BENE, ed ai soggetti che trasmettono la possibilità di essere visti dove e come la loro concessione prevede, senza che l'occupazione indiscriminata dell'etere sia mafiosa ed irrazionale e che l'Italia continui ad essere vittima di chi c'è già, e non vuol dar spazio agli altri.
Così come si perde il denaro e proprietà quando si fanno incauti acquisti, e questo succedde perfino sulla casa, chi ha comprato cose demaniali e lo ha fatto da chi, si sapeva benissimo, non poteva averne la proprietà, ha comprato aria fritta.... e non ha diritto proprio a nessun indennizzo.
Che il ministro pensi a far realizzare velocemente un piano organico del digitale con scadenze INTERMEDIE, chiarendo alle emittenti che qualunque dei canali attualmente attivati potrebbero dover essere riallocati, senza che nessuno dei soggetti, pubblici o privati, possa chiedere danni od opporsi.:evil5:

...premesso tutto ciò, se la RAI avesse voluto, qualcosa in più poteva traquillamente essere fatto.

liebherr ha scritto:
prima comperava Mediaset le frequenze migliori poi il resto se lo prendeva la RAI
 
Ultima modifica:
semolato ha scritto:
Quanto alla tua domanda, ovviamente provocatoria, sulle frequenze, e quali conoscenze ho mai detto di avere in merito? Semplicemente, ho descritto la situazione. Immagino la Rai abbia qualche centinaio di dipendenti che potrebbero occuparsi del problema... La Pianura Padana è facile: come tutte le pianure è piatta, non occorrono conoscenze particolari... Non è la Rai.

Liebherr ha perfettamente ragione.

Cianciare di frequenze prima di avere le giuste conoscenze tecnico legislative è come far disquisire a mia nonna di codice penale.

Puoi anche avere un miliardo di dipendenti ma se frequenze libere NON esistono e quelle in vendita costano miliardi del vecchio conio, che facciamo?

Espropri proletari dell' etere?
Una supplica al titolare di qualche emittente affinchè venda a prezzo politico un doppione dal Canate?


Poi la Rai può avere tutte le colpe del mondo, non si discute, ma sarebbe anche bello se la gente si ficcasse in testa che con il casino legislativo e soprattutto il casino dell' etere che c'è in Italia, si può fare ben poco...

Resta inteso che io sarei il primo a ripartire da zero espropriando i canali, questo è fuori discussione.
 
Non si può essere espropriati ciò di cui non si può avere la proprietà.:D
...e non c'è un'emittente al mondo che possa essere "proprietaria" di una frequenza, solo assegnataria.;)
Se basta 1 frequenza per coprire un area, razionalizzando la situazione, l'emittente che ne ha in più le "perde" a vantaggio di altri soggetti con gli stessi suoi diritti, senza che si possa neppure parlare di un indennizzo.
Parlare di indennizzo ha senso se un'emittente NON può essere ricevuta a causa dell'indebita occupazione dell'etere da parte di altri soggetti, e qui, la colpa non è delle emittenti che hanno occupato, ma dello stato che lo ha permesso e che pertanto dovrà indennizzare chi ha avuto (e pagato) per una concessione non potendo però farne luso previsto.:evil5:

AlexRamones ha scritto:
Espropri proletari dell' etere?
Una supplica al titolare di qualche emittente affinchè venda a prezzo politico un doppione dal Canate?
 
allara giusto o meno che sia in italia le frequenze sono come gli appartamenti e si comprano e vendono allo stesso modo

C'è chi ha 20 appartamenti sfitti e chi è senza casa ma chi ha i suoi 20 che li abbia comperati o ricevuti in eredità si tiene i suoi

Con la variante che gli appartamenti sono normalmente disponibili sul mercato visto che ne tirano su in grande quantità in ogni città mentre di frequenze terrestri c'è minore disponibilità e ormai siamo sullo scarso visto che non tutte le tv locali vendono e chiudono e alcune frequenze doppie sono già state cedute

Certo se si fà una proposta economica a cui non si puo dire di no completamtne fuori mercato sicuramente si riesce ancora a comperare

Del tipo la vostra casa vale 300.000 euro arrivo io che mi sono fissato per abitare lì e vi offro 900.000 euro molto probabilmente me la vendete

Con la ben nota variante che le frequenze in realtà sono un bene dello stato dato in cocnessione di uso a differenza degli appartametni di cui sopra di cui invece si ha una proprietà piena

Insomma è la solita coperta corta come detto moltissime volte le frequenze per tenere tutte le reti analogiche chi ci sono ora con i loro doppioni + tutti i mux terrestri digitali con vera copertura nazionale cioè almeno 80% credo proprio che non ci stiamo visto poi che c'è anche una quota di frequenze previste anche dalla gasparri che dovrebbero restare alle tv locali e credo che siamo già sotto a questo limite

A mio parere si sono voluti fare troppi mux due alla rai 3 mediaset e poi il dvb-h addirittura e poi i mux locali insomma tutte ste risorse non ci sono
 
Tuner ha scritto:
Non si può essere espropriati ciò di cui non si può avere la proprietà.:D
...e non c'è un'emittente al mondo che possa essere "proprietaria" di una frequenza, solo assegnataria.;)
Se basta 1 frequenza per coprire un area, :

hai ovviamente ragione ma in italia continua a funzionare diversamente come ad es si vede nelle regioni alldigital qualcosa da mettere sulle frequenze che devono essere dismesse si trova sempre

Si vuole fare la transizione dall'analogoco al digitale ma sfruttando le capacità del digitale per fare anche altro e non per aprire il mercato a nuovi soggetti

Ed è anche ovvio che nessuna azienda potendo permette di crearsi concorrenti quando si lavora in regime di monopolio
 
semolato ha scritto:
Parma, metri 57 sul livello del mare, in mezzo a una cosa piatta chiamata Pianura Padana. Ah, che terribili difficoltà di copertura... Dio, chissà che intasamento di frequenze in una metropoli come Parma... Eh ma mancano i fondi... Che quelli che c'erano non si sa bene come, ma sono stati spesi. Magari, coprire Veneto e Emilia in digitale poteva essere una buona idea, visti anche i dati scorporati di dove si paga il canone...
Non voglio sparare anch'io sulla croce rossa e mi dispiace per l'amico qua che ha parlato ingenuamente...ma come si fa a scrivere della roba così: Parma (e Reggio e Piacenza e Modena e Mantova e .....all'infinito) sono incasinate proprio perchè in pianura e arriva di tutto...
 
infatti la pianura padana è la + incasinata ed essendo densamente abitata è anche piena di postazioni che cercano di coprire + gente possibile

Non essendoci ostacoli naturali le frequenze buone nel senso che sono pulite sono merce rara

Certo se l'etere fosse vergine come 50 anni fà con due impianti tipo i rai venda e penice la si copre quasi per intero
 
liebherr ha scritto:
Certo se l'etere fosse vergine come 50 anni fà con due impianti tipo i rai venda e penice la si copre quasi per intero
Come infatti mi ha raccontato mio padre fecero all'inizio della tv negli anni 50:
il Penice poi, visto che è in banda I, era sconvolgente perchè faceva da solo quasi tutto il nord Italia, non solo la Pianura....
 
Guarda che puoi sparare fino a che vuoi, le mie sono opinioni confutabilissime. In pianura arriva di tutto, tranne la Rai in digitale, però. La cosa peggiore è che nemmeno ci si prova.

Ho l'impressione che qualcuno, a furia di fare realpolitik e con un sacco di approfondite conoscenze tecnico-legislative, perda di vista completamente il quadro, per guardare la pennellata. In fondo, fa la stessa cosa che fanno i nostri politici, e quindi non prendiamocela solo con loro.

E se è montagna, dio che problema con tutte ste valli. E se è pianura, dio che problema senza le valli. Mah... Chissà in Svizzera come fanno. Eppure fanno. Evidentemente, i loro tecnici sono così ingenui che riescono a fare quello che per un tecnico italiano preparatissimo è troppo complicato. E il bello è che, preso atto del meraviglioso casino che si è creato, ci si crede intelligenti al punto da dare degli ingenui agli altri, anziché riflettere sui propri intricati schemi mentali, che finiscono per giustificare l'ingiustificabile.
 
Mi sembra inutile commentare il discorso delle ingerenze sulla gestione della Rai, ma non perchè questa se fosse vera non sia un cosa grave, ma perchè non si può fare nessun commento senza sconfinare in discorsi politici e questo, oltre che vietato dal regolamento, non è un aspetto che mi stimola a scrivere (disilluso dalla politica? Forse...) pertanto mi limito solo ad osservare che chi ha detto in precedenza che la colpa è dei vertici Rai che si sono fatti mettere "sotto" ha perfettamente ragione. Detto questo vorrei solamente provare ad analizzare l' immobilismo Rai sul fronte delle nuove tecnologie e del dtt in particolare. Non credo che questo si possa giustificare solo ed esclusivamente con "l' asservimento" di cui sopra, penso che le ragioni vere siano altre e che in primis sia quella della troppa burocratizzazione della Rai, come tutte le altre aziende o enti che riguardano la sfera pubblica del paese, esso è in effetti un tratto distintivo del sistema Italia, esempi ne abbiamo di tutti i tipi, dalla gestione della giustizia a quella dei rifiuti, dalle scelte energetiche a quelle delle infrastrutture...la musica è sempre uguale: siamo un paese che viaggia molto lentamente (con troppo lassismo) quando c'è da cambiare le regole e così arriva sempre dopo rispetto ad altri paesi europei...
Tornando nel nostro ambito dico che la Rai riflette proprio questo, il tipico passo compassato e pachidermico Italiano, pertanto non c'è da stupirsi se manca un' offerta seria sul dtt, se la qualità audio video lascia a desiderare e sembra quella di qualche decennio fa, se non c'è un piano serio nell' ampliamento della copertura e via dicendo...
Solo delle scusanti e marginali giustificazioni appaiono a mio avviso la mancanza di frequenze disponibili (comunque un problema reale, è indiscutibile questo), le ingerenze e i vari proclami sul dtt fatti a più riprese, la verità è solo una: è meglio accusare qualcun' altro delle incapacità e manchevolezze che si commettono piuttosto che fare autocritica e mettersi a lavorare seriamente...ma tanto lo stipendio per un dirigente rai è garantito...almeno finoa quando non cambia il vento a Palazzo Madama...:icon_redface:
 
Indietro
Alto Basso