L'altezza dell'antenna dalla terra circostante determina l'angolo di irradiazione della stessa (concetto di antenna immagine).
Poichè come "terra" possiamo considerare una superficie che si estenda per svariate lunghezze d'onda dall'antenna stessa, anche in VHF ed UHF, l'altezza dell'antenna dal tetto/terreno può determinare, a distanza, massimi e minimi nella ricezione del segnale (fasi e distanze tra antenna reale ed antenna immagine nei 2 terminali).
Ciò vale per l'antenna trasmittente così come per l'antenna ricevente, anche se in genere, la colpa di certe situazioni è quasi sempre da imputare al lato trasmittente.
In pratica, è il lobo d'irradiazione sul piano verticale dell'antenna (del sistema d'antenna) che può determinare massimi e minimi nella ricezione a seconda della posizione spaziale dell'altro terminale, massimi e minimi che sono spesso solo fluttuazioni, ma che vengono ben percepiti nel caso in cui, su una data frequenza, esistano interferenze.
L'effetto di ricezione "fluttuante" è maggiormente visibile con emittenti che fanno uso di sistemi direttivi con antenne sovrapposte, anche sè esistono software (in grado di considerare anche la morfologia del terreno, oltre che l'altezza) per cui si dovrebbero progettare antenne (trasmittenti) in cui questo effetto risulta minimo.(disponendo di arrays con più antenne ed inserendo un'opportuna correzione di fase fra l'una e l'altra, ovvero modificando l'altezza da terra, si possono riempire i nulli di segnale in certe zone)
In pratica, se si verifica la situzione (sgradevole) di cui sopra, possono esistere punti in cui il segnale è debole ed altri in cui il segnale è intenso.
Posto di essere sempre a vista dell'antenna trasmittente... perchè se siamo oltre l'orizzonte o coperti da ostacoli ci son troppe variabili da considerare.
Trovandosi in un punto in cui la ricezione è minima a 10mt dal suolo, può accadere che elevando l'antenna a 15m od abbassandola a 5m la ricezione migliori decisamente. Naturalmente, soltanto a qualche metro di distanza potrebbe essere vero l'esatto opposto.
Non parlerei di stratificazione, che da un errata impressione di omogeneità, ma piuttosto di massimi e minimi di segnale, come è in realtà.