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in questo posti mettero le notizie del giorno, che non riguardano la politica ma solo cronaca nera e rosa e notizie sportive
 
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Europa League: Napoli, addio ottavi
Il Viktoria Plzen passa 3-0 al S. Paolo

21:56 - Si complica terribilmente il cammino del Napoli in Europa League. Nell'andata dei sedicesimi di finale, la squadra di Mazzarri perde per 3-0 in casa con il Viktoria Plzen. I partonenopei giocano un pessimo primo tempo e i cechi ne approfittano per andare avanti al 28' con Darida. La musica cambia nella ripresa con l'inserimento di Hamsik, ma il Napoli non sfonda: Rajtoral (78') e Tecl (90') chiudono la contesa. Per gli ottavi serve più di un miracolo.
LA PARTITA



Vedere questo Napoli e immaginare ancora aperto il campionato italiano, è quanto meno fantasioso. Prima di buttarsi a capofitto nell'inseguimento alla Juve, Mazzarri e soci dovranno assorbire e metabolizzare al meglio una delle partite peggiori da un paio d'anni a questa parte. Per voglia – totalmente assente per 45' -, fame, concentrazione e ovviamente risultato. Il 3-0 del Viktoria non lascia quasi alcuna speranza di qualificazione e la cavalcata europea, dopo un girone faticoso da un punto di vista fisico e mentale, va a farsi benedire. Vincono i cechi, meritatamente. La partita del Napoli, invece, dura a stento una ventina di minuti, i primi della ripresa.

Perché il primo tempo racconta di una squadra abulica, in piena crisi di rigetto di fronte ai numerosi cambiamenti. A Rolando – esordio assoluto in azzurro – capita una serata da incubo. El Kaddouri, abituato a osservare il campo da una posizione poco privilegiata (la panchina) si spegne in fretta. Donadel, poco scaltro, esce sotto una bordata di fischi. Lo scheletro della squadra, insomma, non funziona e stavolta la generosità di Cavani non riesce a mettere pezze ovunque. La prima occasione del match, capita sui piedi di Pandev, ma il macedone – forse sperando in altre occasioni – non calcia con la dovuta cattiveria e si fa respingere da Kozacik. Il Matador prova a creare spazi per gli inserimenti di Zuniga (soprattutto) e Maggio, ma è il Viktoria ad avere in mano il pallino del gioco, accelerando e controllando a piacimento. Al 28' Darida sfrutta una corta respinta di Rolando (con la difesa assente ingiustificata) e insacca alle spalle di De Sanctis. Il giovane centrocampista ceco è un gradino sopra gli altri, assieme al compagno di reparto Horvath, che fa un figurone nonostante le 37 primavere sul groppone.

Il Napoli non si scuote e le prime sparute accelerazioni di El Kaddouri scompaiono. Così nel secondo tempo Mazzarri stravolge l'assetto: dentro Hamsik per Gamberini, Maggio e Zuniga fanno i "finti" terzini e via all'arrembaggio. La produzione è vasta, ma Cavani conclude a lato un paio di volte, mentre Dzemaili e lo stesso Hamsik devono fare i conti con l'ottimo Kozacik. Sembra un assedio ma dura poco. Giusto il tempo che impiega il Viktoria per riorganizzarsi e far risalire la squadra. Il cambio di Tecl (per un opaco Bakos) dà i suoi frutti e il Napoli comincia a ballare, soffrendo in ripartenza. L'ultima occasione buona per pareggiare porta la firma di Zuniga (che conclude in curva), poi Rajtoral assesta il 2-0 su un'altra dormita difensiva, complici De Sanctis e lo stesso Zuniga. Diventa man mano accademia e al 90' Tecl chiude un altro discorso, quello della qualificazione. In Europa anche il minimo passo falso rischia di risultare decisivo. Una pausa di 70' e rotti, finisce con l'essere letale. Ciao Europa League.
LE PAGELLE

Cavani 6 - Sufficienza, per niente stiracchiata, anche se non riesce a inquadrare la porta. Doti immense di generosità, anche nella serata in cui i compagni hanno tutta l'aria di fregarsene. Fantastica ricorsa a tutto campo nel secondo tempo, con recupero finale

Rolando 5 - Capita quasi sempre nel posto sbagliato. Inizialmente scioglie la tensione dell'esordio con un paio di errori in controllo, ma perde letteralmente la bussola dopo il gol dello svantaggio. E' il prezzo che si paga dopo una partita giocata sempre sotto pressione (per colpa del centrocampo)

Darida 7,5 - Catalizzatore di palloni, è il volto migliore della formazione di Plzen. Trova anche un bel gol in piena area. In patria dicono sia uno dei maggiori prospetti, la gara del San Paolo sembra confermarlo

Hamsik 6,5 - Dà la scossa e sfugge ai controlli avversari ad inizio ripresa. E' una scheggia impazzita e rischia di far venire giù lo stadio quando si presenta davanti al portiere dopo un slalom di quaranta metri. Gli manca il gol o un guizzo decisivo

Maggio 5 - Siamo ancora in attesa di un segnale dalle sue parti. Assente e svogliato è dir poco
IL TABELLINO

NAPOLI-VIKTORIA PLZEN 0-3

Napoli (3-5-2): De Sanctis 5,5; Gamberini 5,5 (1' st Hamsik 6,5), Rolando 5, Britos 6; Maggio 5, Dzemaili 5, Donadel 5,5 (27' st Inler sv), El Kaddouri 5,5 (14' st Calaiò 5,5), Zuniga 5; Pandev 5, Cavani 6. A disp.: Rosati, Cannavaro, Campagnaro, Mesto. All.: Mazzarri 5
Viktoria Plzen (4-2-3-1): Kozacik 7; Reznik 6, Cisovsky 6,5, Prochazka 7, Limbersky 6; Darida 7,5, Horvath 6,5; Rajtoral 7 (41' st Fillo sv), Kolar 6 (46' st Hejda sv), Kovarik 6; Bakos 5 (15' st Tecl 7). A disp.: Pavlik, Zeman, Stipek, Adamov. All.: Vrba 7
Arbitro: Van Boekel
Marcatori: 28' Darida, 34' st Rajtoral, 45' st Tecl
Ammoniti: Rolando, Inler (N), Hejda (V)
Espulsi: -

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Napoli, morta la donna investita e bruciata dal marito
Giuseppina Di Fraia era stata inseguita da Vincenzo Carnevale. L'uomo, dopo averla travolta con l'auto, le aveva dato fuoco

14:47 - E' morta a Napoli dopo tre giorni di agonia Giuseppina Di Fraia, 52 anni, aggredita dal marito che la investì con l'auto e poi le diede fuoco. L'uomo, Vincenzo Carnevale, 51 anni, già noto alle forze dell'ordine, era subito stato sottoposto a fermo dai carabinieri tre giorni fa con l'accusa di tentato omicidio.
La donna era ricoverata nel reparto grandi ustionati dell'ospedale Cardarelli di Napoli. Aveva riportato gravi lesioni interne e ustioni su quasi il 50% del corpo. Giuseppina prestava servizio come colf. Stava andando al lavoro l'11 febbraio quando il marito, in pieno giorno, in via Vicinale Monti, l'ha inseguita e l'ha investita con la sua Fiat Tipo. Ad assistere alla scena alcuni passanti che sono stati subito rassicurati dall'uomo. A loro ha giurato che non era sua intenzione investirla, ma che voleva solo parlarle, che l'avrebbe condotta in ospedale e che si sarebbe preso cura di lei.

Invece, pochi metri dopo, l'escalation di violenza: Carnevale prima ha fatto scendere la moglie dall'auto tirandola per i capelli, poi l'ha cosparsa di benzina, quindi le ha dato fuoco. Una volta condotto in caserma, Vincenzo Carnevale - noto alle forze dell'ordine per qualche precedente legato al contrabbando - non ha saputo o voluto dare spiegazioni al suo gesto, attribuendolo a un raptus improvviso. Già in passato tra i due c'erano stati degli episodi violenti, ma la donna non aveva mai trovato la forza di denunciare il marito.

www.tgcom.it
 
Momenti di paura tra i passeggeri dell'aeroporto romano

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Momenti di paura all'aeroporto di Fiumicino dove questa mattina un uomo si è dato fuoco nel settore partenze del terminal 3. L'uomo, soccorso da un poliziotto intervenuto con un estintore per spegnere le fiamme, è rimasto ustionato. Il fumo ha avvolto una parte dell'aerostazione, creando panico fra i passeggeri. Ancora ignoti i motivi del gesto.
 
Carabiniere eroe salva donna dal fiume
E' successo in Brianza, si tratta del terzo salvataggio in 12 anni per Marco Bennati

http://www.tgcom24.mediaset.it/binary/dal-web/5.$plit/C_2_articolo_1081818_imagepp.jpg
foto Dal Web
13:56 - E' la terza volta in dodici anni che Marco Bennati, luogotente dei carabinieri, salva qualcuno dalla morte. Oggi è stata la volta di una settantenne che stava annegando nel fiume Adda. Erano le nove di questa mattina quando la donna è stata notata da un passante che ha chiamato soccorsi. Sul posto, nei pressi di Trezzo sull'Adda (Monza), è accorso il militare che si è legato una corda alla vita e si è tuffato portando in salvo l'anziana.
La donna in buone condizioni - La settantenne era incastrata in un tronco quando Bennati e un suo collega sono arrivati nei pressi del fiume. Dopo l'intervento del carabiniere, la donna è stata consegnata ai sanitari che l'hanno trasportata in elisoccorso all'ospedale di Monza. Le sue condizioni di salute non sembrerebbero destare preoccupazioni. In base alle testimonianze raccolte dai carabinieri, la donna soffre di depressione.

Carabiniere eroe – Non è la prima volta che Marco Bennati si impegna in prima persona per salvare una vita. In dodici anni, tre persone sono state salvate dal militare. La faccia pulita di chi fa il suo dovere ogni giorno e padre di due figlie, Bennati ci insegna che l'eroismo si nasconde tra le pieghe della normalità.

Nel 2001 aveva tratto in salvo dallo stesso fiume una ragazza che aveva tentato il suicidio e stava per essere trascinata via dalla corrente. Gesto per il quale ricevette un encomio solenne.

Azione altruista ripetuta anche l'anno scorso quando sfondò la porta dell'appartamento di un uomo che si era tagliato le vene per farla finita, riuscendo a salvarlo. In questo caso il sindaco di Busnago, comune sotto la sua giurisdizione, decise di consegnargli un premio al valore.

www.tgcom.it
 
Terapia intensiva, emergenza per il fungo
Il direttore generale Nicora: «Siamo in stato di massima allerta ma non ci sono rischi per gli altri degenti». Su quattro pazienti morti rilevata la pre


I pazienti più delicati dell'ospedale a stretto contatto con un fungo che provoca una delle infezioni potenzialmente più pericolose per i malati. Sui locali della Terapia intensiva del Papa Giovanni XXIII una settimana fa è scattato l'allarme aspergillosi e, da ieri, un'azione di bonifica. Verranno puliti i filtri dell'areazione, vitali per la respirazione dell'intera struttura nella quale le finestre sono tante ma non si possono aprire, e gli ambienti della rianimazione saranno disinfettati a fondo per evitare la propagazione del fungo, l'aspergillo appunto, capace di provocare un'infezione alle vie respiratorie dagli effetti anche molto gravi, soprattutto sui malati in condizioni più critiche e con meno difese immunitarie.


Alla Trucca l'allarme si è acceso una settimana fa: su quattro pazienti morti nel giro di pochi giorni sono state rilevate tracce del fungo. «Non possiamo essere certi che fossero infetti. Si trattava di pazienti con una situazione clinica già molto compromessa - dice il primario di Terapia intensiva, Mariano Marchesi -. Di certo erano stati colonizzati dall'aspergillo, cioè è stata rilevata la presenza sul loro corpo del fungo, ma non abbiamo riscontrato i segni dell'aspergillosi invasiva (una delle forme della malattia, che può portare alla morte in breve tempo, ndr. ). A quel punto sono iniziate le procedure per l'isolamento degli ambienti e dei pazienti, perché su malati già critici come i nostri l'aspergillosi può essere un fattore di rischio ulteriore». I malati saranno spostati, un blocco di Terapia intensiva alla volta, per consentire la sanificazione delle singole aree.

Il primo passo, una volta rilevato il fungo, è stato quello di attuare verifiche sull'impianto di aerazione. «Abbiamo rilevato una polverosità dell'aria non drammatica - continua Marchesi - ma ad un livello superiore, sia pur di poco, rispetto agli standard richiesti. Per questo sono partite le procedure di isolamento». Polverosità che lo stesso primario non fatica a legare alle condizioni generali dell'ospedale di Bergamo: «Chiaramente le sale della Terapia intensiva già da prima dell'inizio del trasloco erano perfettamente pulite. Il problema è che nel complesso della struttura, sulla quale sono ancora in corso lavori, di polvere ne circola tanta. Che poi gli spostamenti di materiali e persone durante la fase di trasloco ne provocasse il ricircolo era una cosa attesa: c'è una letteratura scientifica che parla di questi casi e dei rischi connessi».

Se Marchesi chiede di non parlare di allarme per i pazienti ma non nega la preoccupazione, anche il direttore generale, Carlo Nicora, dice che nel Papa Giovanni XXIII c'è «uno stato di massima allerta». «Non possiamo legare quelle quattro morti all'aspergillosi. Il fungo potrebbe essere stato già presente nel loro corpo prima dell'arrivo qui - dice Nicora -. Ma è ovvio che quando si riscontra un fattore di rischio del genere per i pazienti più delicati, quelli della Terapia intensiva appunto, da parte dell'intero ospedale c'è un'altissima attenzione. Siamo partiti con le verifiche sui filtri dell'aria e nei prossimi giorni proseguiremo con i controlli necessari e lo studio della qualità dell'aria per capire esattamente cosa sia successo e minimizzare i rischi, intervenendo sia sulle strutture che sui malati, con le terapie necessarie. Al momento però non c'è motivo di essere preoccupati per gli altri pazienti né per il personale».

www.corriere.it
 
Pioggia di meteoriti in Russia: quasi 500 feriti
Tra i contusi 82 bambini: 2 gravi. Vetri in frantumi a causa dell'onda d'urto provocata da violente esplosioni a bassa quota nell'atmosfera negli Urali. Nessun legame con l'asteroide 2012 DA14


12:40 - Una pioggia di meteoriti ha provocato violente esplosioni a bassa quota nell'atmosfera negli Urali e nelle regioni centrali della Russia, causando il ferimento di centinaia di persone, per la maggior parte colpite dalle schegge dei vetri frantumati dall'onda d'urto. Il bilancio è di 474 feriti, tra cui 82 bambini: due sono gravi. Colpite sei città nella regione di Cheliabynsk. La Protezione Civile ha inviato sul posto 20mila uomini.
Il meteorite ha attraversato l'orizzonte, lasciando una lunga traccia di fumo bianco visibile anche a una distanza di 200 km, a Ekaterinburg. La maggioranza dei feriti è stata colpita dai vetri delle finestre infranti a seguito delle esplosioni create dall'impatto dei frammenti. Tutte le scuole della regione sono state chiuse. Il fenomeno è stato registrato anche a Tyumen, Kurgan, nella regione di Sverdlovsk, e nel Kazakhstan settentrionale.

Gli allarmi delle auto hanno preso a suonare, alcune finestre sono andate in frantumi e i telefoni cellulari hanno funzionato a intermittenza. "C'è stata una pioggia di meteoriti, senza caduta di frammenti a terra, un meteorite è esploso sopra la regione di Chelyabinsk. L'onda d'urto ha scosso i vetri in diverse località", ha detto a Interfax un portavoce locale del Ministero delle situazioni d'emergenza.

Nessun legame con l'asteroide 2012 DA14 - Non c'è nessun legame tra la pioggia di meteoriti in Russia e il passaggio ravvicinato dell'asteroide 2012 DA14. Lo rileva l'esperto di meccanica celeste Andrea Milani, dell'università di Pisa e responsabile del gruppo di ricerca NeoDyS, specializzato nel calcolare le orbite degli asteroidi più vicini alla Terra. "Tra i due eventi - ha detto - non c'è alcuna relazione".

Fra la pioggia di meteoriti e il passaggio dell'asteroide non può esserci alcuna relazione, ha proseguito Milani, perché tra i due fenomeni c'è una distanza di 24 ore. Per avere un'idea di che cosa significhi questo intervallo di tempo, ha proseguito, basti pensare che "in un'ora un asteroide può percorrere un milione di chilometri". Le 24 ore che separano i due venti si traducono quindi in una notevole distanza nello spazio.

Medvedev: "E' la prova della vulnerabilità del pianeta" - La pioggia di meteoriti "è la prova che non solo l'economia è vulnerabile, ma l'intero pianeta". Lo ha dichiarato il premier russo, Dmitri Medvedev, augurandosi che l'evento non causi gravi conseguenze. Allo stesso tempo Medvedev, come riportato dalla radio Kommersant FM, ha ipotizzato che la caduta dei corpi celesti diventi "un simbolo del forum economico" in corso in Siberia.

Putin critica il sistema di allerta - Il presidente russo, Vladimir Putin, è preoccupato per la situazione legata alla caduta del meteorite nella regione di Cheliabinsk, e ha chiesto di inviare sul luogo dell'incidente un gruppo di specialisti della Protezione Civile, in aggiunta al personale già presente, per "valutare i danni e prestare maggiore aiuto alla gente". Il leader del Cremlino lo ha dichiarato in un incontro a Mosca con il ministro delle Emergenze Vladimir Puchkov

www.tgcom.it
 
Caserta, pensionata uccisa durante una rapina
Sul corpo trovati i segni di una decina di coltellate. Il figlio è stato legato dai malviventi

12:41 - Una donna di 62 anni, Maria Agnese Coscia, è stata uccisa nella sua abitazione di Maddaloni (Caserta) da una decina di coltellate. Secondo la squadra mobile della questura si tratterebbe di una rapina finita in tragedia. Al momento dell'aggressione nell'appartamento era presente anche il figlio della pensionata che è stato trovato legato dagli agenti.
Sentito il figlio - L'episodio, la cui dinamica non è ancora chiara, è avvenuto nella notte. Gli investigatori stanno ascoltando i vicini di casa, uno dei quali ha chiesto l'intervento della polizia, e il figlio che ha assistito alla mortale aggressione della madre. Il giovane, l'ultimo di quattro figli, due femmine e due maschi, è studente universitario. Altri due suoi fratelli, residenti a Siena e a Milano, stanno raggiungendo Maddaloni.

Tre malviventi - Il giovane ha riferito agli inquirenti che, nottetempo, a penetrare nell'abitazione dove vive con la madre 62enne sono state tre persone. La casa è stata trovata dalla polizia parzialmente a soqquadro. Uno dei tre malviventi era armato di un coltello. Il figlio di Agnese Maria Coscia ha riferito di avere accennato a una reazione ma di essere stato bloccato e poi legato.

Chi era la vittima - Teatro del crimine è stato un appartamento al quarto piano di un palazzo, dove la donna vedova viveva con l'ultimo figlio. La 62enne era una ex dipendente dell'ufficio dell'Agricoltura della regione Campania e aveva lavorato anche nel Centro di formazione ed orientamento professionale regionale della città.

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Esplode sigaretta elettronica in auto: donna sporge denuncia

E' accaduto a Rovereto. L'esig era attaccata al caricabatteria della vettura: verifiche dei Nas

11:36 - Una donna di 60 anni di Rovereto (Trento) si trovava in auto con un'amica quando, all'improvviso, la sigaretta elettronica in carica nell'accendisigari è esplosa. Frammenti e liquido contenuti nella sigaretta elettronica si sono sparsi per l'abitacolo. Le due donne non sono rimaste ferite, ma la fumatrice ha deciso di sporgere una denuncia ai carabinieri.
Ora saranno i Nas a verificare se a causare l'episodio sia stato un guasto al caricabatterie della vettura o un difetto della sigaretta.

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giovanna33333 ha scritto:
Pioggia di meteoriti in Russia: quasi 500 feriti
Tra i contusi 82 bambini: 2 gravi. Vetri in frantumi a causa dell'onda d'urto provocata da violente esplosioni a bassa quota nell'atmosfera negli Urali. Nessun legame con l'asteroide 2012 DA14


12:40 - Una pioggia di meteoriti ha provocato violente esplosioni a bassa quota nell'atmosfera negli Urali e nelle regioni centrali della Russia, causando il ferimento di centinaia di persone, per la maggior parte colpite dalle schegge dei vetri frantumati dall'onda d'urto. Il bilancio è di 474 feriti, tra cui 82 bambini: due sono gravi. Colpite sei città nella regione di Cheliabynsk. La Protezione Civile ha inviato sul posto 20mila uomini.
Il meteorite ha attraversato l'orizzonte, lasciando una lunga traccia di fumo bianco visibile anche a una distanza di 200 km, a Ekaterinburg. La maggioranza dei feriti è stata colpita dai vetri delle finestre infranti a seguito delle esplosioni create dall'impatto dei frammenti. Tutte le scuole della regione sono state chiuse. Il fenomeno è stato registrato anche a Tyumen, Kurgan, nella regione di Sverdlovsk, e nel Kazakhstan settentrionale.

Gli allarmi delle auto hanno preso a suonare, alcune finestre sono andate in frantumi e i telefoni cellulari hanno funzionato a intermittenza. "C'è stata una pioggia di meteoriti, senza caduta di frammenti a terra, un meteorite è esploso sopra la regione di Chelyabinsk. L'onda d'urto ha scosso i vetri in diverse località", ha detto a Interfax un portavoce locale del Ministero delle situazioni d'emergenza.

Nessun legame con l'asteroide 2012 DA14 - Non c'è nessun legame tra la pioggia di meteoriti in Russia e il passaggio ravvicinato dell'asteroide 2012 DA14. Lo rileva l'esperto di meccanica celeste Andrea Milani, dell'università di Pisa e responsabile del gruppo di ricerca NeoDyS, specializzato nel calcolare le orbite degli asteroidi più vicini alla Terra. "Tra i due eventi - ha detto - non c'è alcuna relazione".

Fra la pioggia di meteoriti e il passaggio dell'asteroide non può esserci alcuna relazione, ha proseguito Milani, perché tra i due fenomeni c'è una distanza di 24 ore. Per avere un'idea di che cosa significhi questo intervallo di tempo, ha proseguito, basti pensare che "in un'ora un asteroide può percorrere un milione di chilometri". Le 24 ore che separano i due venti si traducono quindi in una notevole distanza nello spazio.

Medvedev: "E' la prova della vulnerabilità del pianeta" - La pioggia di meteoriti "è la prova che non solo l'economia è vulnerabile, ma l'intero pianeta". Lo ha dichiarato il premier russo, Dmitri Medvedev, augurandosi che l'evento non causi gravi conseguenze. Allo stesso tempo Medvedev, come riportato dalla radio Kommersant FM, ha ipotizzato che la caduta dei corpi celesti diventi "un simbolo del forum economico" in corso in Siberia.

Putin critica il sistema di allerta - Il presidente russo, Vladimir Putin, è preoccupato per la situazione legata alla caduta del meteorite nella regione di Cheliabinsk, e ha chiesto di inviare sul luogo dell'incidente un gruppo di specialisti della Protezione Civile, in aggiunta al personale già presente, per "valutare i danni e prestare maggiore aiuto alla gente". Il leader del Cremlino lo ha dichiarato in un incontro a Mosca con il ministro delle Emergenze Vladimir Puchkov

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per fortuna non è morto nessuno....ricordo che una cosa del genere accadde in italia nel 93 nella mia zona (montefeltro) di notte in cui delle meteoriti passarono non lontanissimo dalla terra (non tutti lo sentirono) non ci fu nessuna conseguenza da noi ,,,,ma un meteorite fini in una casa slovena uccidendo delle persone......
quei russi si possono considerare fortunati...
 
Dingo 67 ha scritto:
Non ho capito: la sconfitta del Napoli fa parte della cronaca nera o della cronaca rosa????? :eusa_think: :D :D :D
Me lo sono domandato anche io quando ho letto :D
Comunque per me non serve a molto questo 3rd, non si fa altro che fare copia/incolla da altri siti
 
Biella, 5 rapine allo stesso supermarket: tre arresti, uno è il direttore del punto vendita
L'uomo, 34 anni, è finito in manette insieme a due complici: un 52enne e una donna di 47 anni. Per tutti l'accusa è di rapina a mano armata

11:42 - I carabinieri di Biella hanno arrestato tre persone accusate di rapina a mano armata. La banda aveva preso di mira un supermercato di Dorzano, rapinandolo per cinque volte nel giro di quattro mesi. Tra i malviventi c'era il direttore, un uomo di 34 anni, arrestato con due complici, un cinquantaduenne e una donna di 47 anni. Sono tutti di Vigliano Biellese.
Tutti e cinque i colpi, messi a segno tra settembre 2012 e gennaio 2013, sono stati effettuati nei giorni nei quali l'incasso risultava più cospicuo, fruttando quindi un ingente bottino.

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Chiudo la discussione ,niente rassegna stampa sul forum
 
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