Post di Massimo Canducci su Facebook
"Adesso vi dico cosa succederà dal 12 novembre, quando sarà necessario utilizzare uno strumento di verifica dell'età per accedere a materiali per adulti sulla rete.
1) il primo giorno alcuni minori scopriranno, loro malgrado, di non riuscire ad accedere e invieranno un messaggio su un qualsiasi gruppo di coetanei chiedendo "succede anche a voi?"
2) pochi minuti dopo uno del gruppo dirà "sì, devi usare una vpn"
3) un altro scriverà "ma le vpn sono a pagamento, come si fa?"
4) l'ultimo scriverà "usa questa vpn gratis www . vpngratis . com"
Un quarto d'ora dopo riusciranno ad accedere esattamente come prima, ma con una piccolissima differenza: tutto il loro traffico (tutto, comprese le email, il traffico web, la messaggistica non criptata, ecc) passerà sui server di servizi di vpn gratuiti che, incidentalmente, ne faranno l'uso che vorranno.
Inoltre: qualche malintenzionato interessato ad adescare qualcuno di questi minori potrebbe mettere su un bel sistema di vpn gratuita, intercettare tutto il traffico e trovare il modo per mettersi in contatto con i minori.
Il problema GRAVE esiste, ma la soluzione è sbagliata.
La prima cosa da fare è domandarsi: perché sui dispositivi dei minori non c'è installato un parental control?
Probabilmente perché i genitori non sanno che esiste, non sanno cos'è e non sono in grado di utilizzarlo.
Ecco, bisogna partire da lì, dai genitori."