Le Tv Del Passato

Lunedì 21 maggio 1990

Raitre

11.00 Salone internazionale del libro, da Torino
12.00 Meridiana
14.00 Tg3 regione
14.10 Dadaumpa
14.30 Il trionfo dell'occidente (documentario)
15.30 Videosport: Baseball, automobilismo, bocce, A. leggera, pallamano (dirette varie)
17.30 Vita da strega (telefilm)
18.00 Il pallone nella rete (conduce Gian Paolo Ormezzano)
18.45 Tg3 derby - meteo 3
19.00 Tg3/Tg3 regione, sport regione del lunedì
20.00 Girosera
20.25 Mitropa Cup. Calcio. Da Bari (all'interno tg3)
22.30 Il Processo ai mondiali (a cura di Aldo Biscardi)
- Tg3 notte

Processo di avvicinamento a Italia '90...
 
Lunedì 21 maggio 1990

Raitre

11.00 Salone internazionale del libro, da Torino
12.00 Meridiana
14.00 Tg3 regione
14.10 Dadaumpa
14.30 Il trionfo dell'occidente (documentario)
15.30 Videosport: Baseball, automobilismo, bocce, A. leggera, pallamano (dirette varie)
17.30 Vita da strega (telefilm)
18.00 Il pallone nella rete (conduce Gian Paolo Ormezzano)
18.45 Tg3 derby - meteo 3
19.00 Tg3/Tg3 regione, sport regione del lunedì
20.00 Girosera
20.25 Mitropa Cup. Calcio. Da Bari (all'interno tg3)
22.30 Il Processo ai mondiali (a cura di Aldo Biscardi)
- Tg3 notte

Processo di avvicinamento a Italia '90...

Coppa Mitropa che vide la vittoria del Bari per 1-0 sul Genoa di fronte a pochi intimi allo stadio.
Giusto perchè magari qualcuno non la conosce: la Coppa Mitropa ha una storia molto antica, di molto precedente alla Coppa dei Campioni, iniziò nel 1927.
Si sfidavano i campioni nazionali e i vincitori delle coppe nazionali dell'Europa Centrale (Austria, Ungheria, Cecoslovacchia), oltre all'Italia, valeva quanto la Champions League attuale.
Poi, dopo la crescita della competizione targata UEFA fu relegata prima a coppa secondaria, poi a competizione per le squadre delle seconde divisioni nazionali, con vittorie di Pisa, Ascoli e Udinese tra le altre.
 
Coppa Mitropa che vide la vittoria del Bari per 1-0 sul Genoa di fronte a pochi intimi allo stadio.
Giusto perchè magari qualcuno non la conosce: la Coppa Mitropa ha una storia molto antica, di molto precedente alla Coppa dei Campioni, iniziò nel 1927.
Si sfidavano i campioni nazionali e i vincitori delle coppe nazionali dell'Europa Centrale (Austria, Ungheria, Cecoslovacchia), oltre all'Italia, valeva quanto la Champions League attuale.
Poi, dopo la crescita della competizione targata UEFA fu relegata prima a coppa secondaria, poi a competizione per le squadre delle seconde divisioni nazionali, con vittorie di Pisa, Ascoli e Udinese tra le altre.

Aggiungo che Mitropa deriva dalla contrazione di Mittel Europa che in tedesco vuol dire appunto Europa Centrale
 
Due vecchi articoli di Repubblica che riguardano Tele Capodistria:

24 Novembre 1987

BERLUSCONI VUOLE LA DIRETTA ED ENTRA A TELE CAPODISTRIA

MILANO La Rizzoli-Corriere della Sera ha puntato grosso sulla eterea ruolette di Montecarlo. Ma la Fininvest non si è tirata indietro e ha giocato al rialzo al casinò televisivo di Portorose: è subentrata alla Sipra Publicitas con la sua consociata Publitalia nella raccolta di pubblicità per Tele Capodistria, l' emittente slava che irradia praticamente tutta l' Italia trasmettendo in diretta. Al quartier generale di Silvio Berlusconi, a Milano 2 come in via Rovani, minimizzano. Non vogliono sentir parlare di risposta dura e pesante all' operazione Rizzoli, si limitano a sottolineare la bravura del gruppo Berlusconi nel raccogliere pubblicità a prescindere dal mezzo attraverso il quale viene poi riversata sul pubblico, sostengono di esser pronti a vendere spazi per chiunque, anche per la Rai, se questa lo volesse. Ma pochi, anzi nessuno è disposto a credere che questa mossa si limiti a quanto scritto nelle sei righe del comunicato ufficiale, dove si attesta che Publitalia ha raggiunto l' accordo con la Ponteco di Trieste (che è la concessionaria in Italia di Tele Capodistria) per subentrare alla Sipra Publicitas alla scadenza del contratto il 31 dicembre di quest' anno. Chi ha partecipato, da protagonista o da osservatore, alla guerra dell' etere, non ha il minimo dubbio sul fatto che l' intesa appena firmata costituisca il presupposto per una collaborazione molto più ampia tra il network di Berlusconi e l' emittente dalmata. Anche in questa situazione concorrono gli stessi e tutti gli elementi che si ritrovano nella storia dei rapporti tra la Rizzoli-Corriere della Sera e Tele Montecarlo. Innanzitutto l' ingresso, per così dire, indolore: Rizzoli presta 25 miliardi ai brasiliani di Rede Globo e tra un anno si riserva di decidere se farsi restituire i soldi o se chiedere in cambio il pacchetto di maggioranza della televisione monegasca. Berlusconi, per ora, si assume la gestione degli spazi pubblicitari: mette un piede dentro l' emittente e (vista anche la clamorosa sproporzione di competenze professionali, danaro fresco e capacità gestionali tra gli uomini di Fininvest e la struttura di Tele Capodistria), non è difficile profezia arguire che è stato costruito un avamposto d' attacco e non una trincea di difesa. Poi, c' è la strana posizione della Rai sia in Tele Montecarlo sia in Tele Capodistria: l' azienda pubblica infatti possiede il dieci per cento dell' emittente monegasca mentre fino alla fine dell' anno la Sipra, di proprietà della Rai, si occupa di raccogliere la pubblicità per la televisione jugoslava. La Rai insomma, in qualche maniera dava una mano a due concorrenti, che adesso stanno per finire nelle braccia della concorrenza vera, quelle della Rizzoli-Corriere della Sera, con alle spalle la potenza di fuoco del gruppo Agnelli, e quelle di Silvio Berlusconi, che può schierare tre portaerei televisive del calibro di Canale 5, Italia 1 e Rete 4. Infine, ad accomunare le due operazioni, tanto da farlo apparire, appunto, come un botta e risposta, c' è la possibilità per entrambe le emittenti di trasmettere in diretta dall' estero sull' intero territorio nazionale (salvo qualche accorgimento di secondaria importanza). Insomma, quello che il governo e i partiti non sono riusciti a regolamentare con una legge, gli imprenditori privati se lo sono regolamentati come meglio hanno creduto. C' è da aggiungere ancora che con quest' ultima iniziativa legata a Tele Capodistria, Berlusconi chiude a 360 gradi il ventaglio del suo interesse geografico, dopo essere arrivato alla grande in Francia e aver concluso accordi importanti con la Germania Federale. Ma che cos' è Tele Capodistria? L' emittente televisiva è nata agli inizi degli anni Settanta sull' onda del successo di Radio Capodistria (esattamente come Tele Montecarlo si è sviluppata da una costola di Radio Montecarlo). Ebbe subito un discreto successo, raggiungendo anche sei milioni di telespettatori, legato soprattutto al palinsesto che prevedeva filmetti con qualche arditezza (i primi seni nudi televisivi si videro con le commedie all' italiana trasmesse dalla Jugoslavia). Ovviamente, in quegli anni, non esisteva la concorrenza di altre emittenti private sul territorio italiano. La decadenza infatti cominciò con l' avvento di Canale 5 e della sua aggressività nella conquista degli spazi pubblicitari che assottigliarono sempre più gli introiti fino a ridurli a poca cosa: sembra un miliardo all' incirca nei primi dieci mesi del 1987. Son dunque questi pochi quattrini che hanno spinto Berlusconi a farsi avanti? E' contro il buon senso crederlo. Il buon senso spinge invece a dar credito alle voci (in Fininvest non le vogliono nemmeno sentire) che suggeriscono di tener d' occhio la diretta. Non tanto (o non solo) per l' informazione, quanto per lo sport. Per esempio, un Mundialito a San Siro, o una finalissima di Coppa intercontinentale, o uno scontro per il titolo mondiale dei pesi massimi in diretta da Tele Capodistria si possono trasmettere. E poi, Tele Capodistria fa parte dell' Eurovisione. E dell' Intervisione, che è l' Eurovisione dei paesi dell' Est. Tanto per restare negli esempi, un Russia-Italia di calcio da Mosca, trasmesso in diretta e in esclusiva da Tele Capodistria, quanto potrà rendere pubblicitariamente?
(Fabio Barbieri)

8 Settembre 1989

CAPODISTRIA:TANTO SPORT MA SENZA I MONDIALI

MILANO Tempi non proprio rosei per Telecapodistria. Dopo l' incontro di luglio a Cipro in cui l' antenna è stata esclusa dal collegamento in Eurovisione, si trova ad affrontare la stagione 1989-90 senza la possibilità di trasmettere in diretta i Mondiali di calcio sul territorio italiano. Un handicap non indifferente per una rete che vive di sport. Legata ufficialmente al gruppo Fininvest dal febbraio del 1988, Telecapodistria rappresentava un canale per aggirare l' ostacolo della mancanza della diretta almeno nell' ambito degli eventi sportivi. La conferenza stampa svoltasi ieri a Segrate ha lasciato più punti oscuri di quanti non ne abbia chiariti. Fermo restando che la carta di Italia ' 90 non potrà essere giocata, il palinsesto presentato offre come alternativa una serie di esclusive che riguardano altri campionati di calcio e altre discipline sportive, dal tennis del grande Slam e di Coppa Davis agli incontri di boxe validi per titoli mondiali, oltre a basket, baseball, football americano e hockey. Ma non sembra una strategia abbastanza forte da essere contrapposta ai Mondiali. Da Rodolfo Hecht, responsabile del palinsesto, e Sergio Tavchar, capo della redazione sportiva, non si sono avute precisazioni sui rapporti attuali tra Capodistria e Publitalia, la concessionaria pubblicitaria Fininvest, a cui l' emittente è legata da un contratto che scade nel ' 93; si è saputo soltanto che la raccolta pubblicitaria ha fruttato 25 miliardi nell' 89 contro i 19 dell' 88. Un altro punto ambiguo era rappresentato dalla figura di Paolo Taveggia, dirigente del Milan, che sembra aver assunto una maggiore importanza nell' impostazione del settore sportivo, a tutto scapito dell' attuale responsabile Ettore Rognoni: la presenza fisica di Taveggia alla conferenza stampa, a cui non ha assistito Rognoni, è la parziale conferma di una situazione non lineare. Per ora quindi Telecapodistria si affida ai suoi collaudati conduttori (tra cui Dan Peterson, Roberto Bettega, Ambrogio Fogar), alla redazione sportiva raccolta sotto la sigla RTI sport (che sostituisce parzialmente Videonews, dissolta società addetta alla produzione di informazione televisiva) e alla vaga possibilità di rientrare dalla finestra nell' Eurovisione, trasformandosi in membro associato, anche se il tempo stringe e il treno dei mondiali non aspetterà.
(Mariella Tanzarella)
 
Capodistria mi ricordo che si vedeva da me perfettamente, collegato con un tv locale, al tempo dei mondiali del messico 1986.
Nel 90 mi entrava per propagazione da un ripetitore lontano, ma ad altri si vedeva benino.
Lo accesero e spensero poi vicino casa, ma solo pochi gg sempre nel 90.
Non aveva molte frequenze, niente a che vedere col suo attuale "erede", cioè sportitalia (che ha preso le sue frequenze italiane).
 
Il 23 maggio del 1992 moriva Giovanni Falcone e la sua scorta in un attentato di mafia, la Rai mandò ugualmente in onda scommettiamo che condotto da Fabrizio frizzi.
 
Il 23 maggio del 1992 moriva Giovanni Falcone e la sua scorta in un attentato di mafia, la Rai mandò ugualmente in onda scommettiamo che condotto da Fabrizio frizzi.

La notizia la seppi alla residenza universitaria in Toscana. Ero rimasto "di guardia" in camera dei miei amici e paesani che erano assegnatari di una stanza mentre loro erano andati in giro per commissioni. Stavo ascoltando un programma musicale alla radio quando interruppero la trasmissione per dare notizia della strage. Forse erano le 19.
 
Capodistria mi ricordo che si vedeva da me perfettamente, collegato con un tv locale, al tempo dei mondiali del messico 1986.
Nel 90 mi entrava per propagazione da un ripetitore lontano, ma ad altri si vedeva benino.
Lo accesero e spensero poi vicino casa, ma solo pochi gg sempre nel 90.
Non aveva molte frequenze, niente a che vedere col suo attuale "erede", cioè sportitalia (che ha preso le sue frequenze italiane).

Ma nel 1990 con Wimbledon in palinsesto Telecapodistria come avrebbe potuto nello stesso mese inserire i Mondiali di calcio? :eusa_think:
 
Capodistria mi ricordo che si vedeva da me perfettamente, collegato con un tv locale, al tempo dei mondiali del messico 1986.
Nel 90 mi entrava per propagazione da un ripetitore lontano, ma ad altri si vedeva benino.
Lo accesero e spensero poi vicino casa, ma solo pochi gg sempre nel 90.
Non aveva molte frequenze, niente a che vedere col suo attuale "erede", cioè sportitalia (che ha preso le sue frequenze italiane).

Purtroppo dove sto in Veneto si vedeva molto male, qui capodistria solo online?

Il 23 maggio del 1992 moriva Giovanni Falcone e la sua scorta in un attentato di mafia, la Rai mandò ugualmente in onda scommettiamo che condotto da Fabrizio frizzi.

l'ennesimo anniversario di una delle tante stragi italiane :(
 
Si,l'avevo capito :)

Il solito "amico" dove ho visto molte partite dal 1990 al 2012 (purtroppo ora non c'è più) a 700 metri da casa più ad est, riusciva in quel 1990 a ricevere sia tmc che capodistria, non perfetto al 100 per cento ma li prendeva, mentre da me non arrivavano (per prendere questi canali occorreva puntare a 100 km di distanza, vs il Golfo di Napoli, e al mio paese c'è chi riusciva e chi no) e a me pare di ricordare che tmc le partite le trasmettesse (era collegato con una tv locale campana) mentre su capodistria forse faceva qualche programma di approfondimento sui mondiali perché mi sembra che vedessimo a volte qualcosa anche là, dopo la fine delle partite.
 
Dipende da che zona si è.. nelle varie città venete e zone di campagna collegate con i ripetitori "cittadini" so che era ricevuta benissimo.

qui no purtroppo, invece per un periodo non ricordo quali anni si vedeva bene la tv Svizzera italiana che preferivo.
 
Il 25 maggio del 1983 si giocò Juventus-amburgo, finale di coppa dei campioni rimasta famosa per il gol di magath, la gara andò in onda sulla Rai con commento di Nando martellini.
 
nel 90 91 sonostato in Friuli facendo base a Pordenone e ricordo che Capodistria Koper si vedeva e bene . :)

Non poteva vedersi male visto che a pochi km c'erano i ripetitori di Piancavallo . :laughing7:
 
nel 90 91 sonostato in Friuli facendo base a Pordenone e ricordo che Capodistria Koper si vedeva e bene . :)

Non poteva vedersi male visto che a pochi km c'erano i ripetitori di Piancavallo . :laughing7:

anche allora erano bilingue le trasmissioni?
 
nel 90 91 sonostato in Friuli facendo base a Pordenone e ricordo che Capodistria Koper si vedeva e bene . :)

Non poteva vedersi male visto che a pochi km c'erano i ripetitori di Piancavallo . :laughing7:

In quel 90 credo che tu la vedessi bene anche a casa tua, da Camaldoli.
Quei pochi che da me la vedevano, invece, ce l'avevano da Faito mentre in Ciociaria era collegata con una tv locale.
Poi quando le frequenze vennero cedute a tele + in ciociaria vennero accesi proprio ripetitori autonomi di questa emittente.
 
(..)
Poi quando le frequenze vennero cedute a tele + in ciociaria vennero accesi proprio ripetitori autonomi di questa emittente.
Dobbiamo parlare di 3 Capodiistria.
Una è quella dell’area triveneta gestita direttamente da Koper.
Una è quella pre-berlusconiana con interconnessione con tv locali in tutta Italia.
Ed una è quella sportiva fininvest con la rete finita a Tele+2.
Quest’ultima è andata in onda su una rete “doppiona” di Canale 5, creata (quasi nell’ombra) apposta per questo progetto (con molti tx in banda III) . Tolto Canale 5 apparve la versione di Capodistria “edulcorata” delle trasmissioni locali (che KC continuava comunque a produtte ma che andavano solo in Istria e Triveneto). Cessata la “collaborazione” (o meglio, lanciato e fatto conoscere il canale sportivo pronto per diventare Tele+, azionista fininvest..), Capodistria fu abbandonata dall’oggi al domani e si titrovó senza frequenze nazionali e senza archivio alcuno, con grossi problemi finanziari.
 
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