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Per fuori banda in questo caso si intende dopo il 69UHF? (mi ricordo che da me ricevevo Retemia sul 70)
Scatolotto arancione prodotto da Elettronica Industriale, se non ricordo maleanche questo fu spiegato bene non ricordo bene da chi qui sul forum ma non trovo piu la discussione; c'erano anche quelli che la trasmettevano fuori banda per vendere / installare convertitori sugli impianti riceventi (lo scatolotto arancione) a caro prezzo.
Ah... Guarda caso...Scatolotto arancione prodotto da Elettronica Industriale, se non ricordo male
Scatolotto arancione prodotto da Elettronica Industriale, se non ricordo male
Io del 1961...e mi incastro perfettamente, perchè da quando ho cominciato a fare radio nel 1977 praticamente ho smesso di guardare attentamente la TV...Io del '72, la memoria televisiva invece inizia dal 1977-78
A Reggio Emilia erano bianchi, in due dimensioni: piccolo, per due convertitori o preampli, o più grosso, mi pare per quattro...non le trovo piu ma era il tipico contenitore da palo arancione o rosso, cilindrico.
No, i primi fuori banda (fine anni 60/inizio anni 80 in Lombardia ed Emilia, per la TV Svizzera e in parte Capodistria) furono sotto il 21, abbondantemente sotto...Per fuori banda in questo caso si intende dopo il 69UHF? (mi ricordo che da me ricevevo Retemia sul 70)
Assolutamente no, all'inizio era troppo occupato a costruire case...inizialmente la ripetizione era effettuata con metodi pionieristici, ingegnosi ed economici, assolutamente no dorsali: ce ne è una narrazione interessante qui, per come fu portata la svizzera a Bologna...Alla faccia, non credo costasse 2 lire una dorsale appenninica da nord a sud per le piccole TV private...mi vuoi dire che dietro tutto c'era già il noto personaggio che lavorava "nell'ombra"?
Io del 1961...e mi incastro perfettamente, perchè da quando ho cominciato a fare radio nel 1977 praticamente ho smesso di guardare attentamente la TV...
Infatti non partecipo quasi mai qui, perchè le storie che dite, da metà anni 80 in poi, per me sono quasi arabo...
Al massimo vi so dire canali, frequenze eccetera, ma non ho più visto TV, perlomeno non Tv generalista, da allora...
Assolutamente no, all'inizio era troppo occupato a costruire case...inizialmente la ripetizione era effettuata con metodi pionieristici, ingegnosi ed economici, assolutamente no dorsali: ce ne è una narrazione interessante qui, per come fu portata la svizzera a Bologna...
http://www.radiomarconi.com/marconi/ancona/valcamonica/amarcord/pag05.html
Scusate se sono intervenuto a raffica, ma ho letto un po' troppe imprecisioni...
Certo, ricordo che raccontò una volta qualcosa di simile l'amico Jump_PN, dal Friuli Venezia Giulia...All'epoca 250 km?!
Alla faccia, proprio bei tempi.
Stupenda anche la storia dei tagli pubblicitari manuali!
Immagino quindi che, almeno inizialmente, storie come queste ce ne fossero un pò in tutto il nord Italia.
Areggio, grazie per la puntualizzazione!
Ho capitoNo, i primi fuori banda (fine anni 60/inizio anni 80 in Lombardia ed Emilia, per la TV Svizzera e in parte Capodistria) furono sotto il 21, abbondantemente sotto...
In realtà i convertitori, per semplicità e minore dispersione nella distribuzione, andavano di solito in giù, cioè in VHFHo capitoQuindi il convertitore che dite li riportava ad una frequenza UHF standard (21-69) sintonizzabile dai tuner dei tv.
Sopra il 69 io ricordo di aver letto che c'era la cosiddetta "bassa frequenza" (bassa nel senso che non era destinata alla ricezione domestica) della Rai... e qualche tv, con tuner più "generoso", la sintonizzava seppur visualizzando immagini distorte (penso differente modulazione).