L'inventore di favole

gahan

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25 Febbraio 2004
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Film che è stato trattato in maniera discorde: molto ben accetto in patria così come sulla stampa nostrana, ha subìto critiche (a nostro avviso piuttosto deboli) quasi unanimi su molti siti italiani. Il regista Billy Ray, già onesto sceneggiatore di thriller/azione, mette in scena in modo pulito e classico ascesa e caduta di un ragazzotto molto inventivo che continua tutt'ora a far fortuna, però in maniera scoperta, con le sue stesse bugie cui ora ha finalmente aggiunto una laurea in legge. Da apprezzare la tenuta interpretativa di un gruppo di buoni o buonissimi attori, che aiutano a mantenere alta l'attenzione in sviluppi scoperti gestiti comunque solidamente: Hayden Christensen (oltre agli Star Wars, Il giardino delle vergini suicide e L'ultimo sogno), Peter Sarsgaard (Boys Don't Cry, Kinsey), Chloë Sevigny (American Psycho, Dogville), Hank Azaria (Paradiso perduto, I perfetti innamorati), Melanie Lynskey (Creature del cielo), Steve Zahn (Giovani, carini e disoccupati, Happy, Texas) e Rosario Dawson (La 25a ora, Sin City).

Voto: ***
 
Ultima modifica:
Ottimo film (a me è piaciuto!) che ci porta a riflettere sul mondo della carta stampata e più in generale su un certo tipo di giornalismo, alla ricerca dello scoop o dello scandalo "a tutti i costi".
Davvero bravi tutti i giovani attori, e direzione sobria ma efficace. Interessante anche lo spunto della "lezione" tenuta davanti ai ragazzi della sua ex-scuola dal giovane "affabulatore" (è il titolo del libro autobriografico in cui Stephen Glass ha raccontato la sua esperienza di bugiardo d'alto bordo), che ci aiuta a capire quanto lo stesso Glass fosse più un "malato" di protagonismo che un furbo ciarlatano.

***
 
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