Film che è stato trattato in maniera discorde: molto ben accetto in patria così come sulla stampa nostrana, ha subìto critiche (a nostro avviso piuttosto deboli) quasi unanimi su molti siti italiani. Il regista Billy Ray, già onesto sceneggiatore di thriller/azione, mette in scena in modo pulito e classico ascesa e caduta di un ragazzotto molto inventivo che continua tutt'ora a far fortuna, però in maniera scoperta, con le sue stesse bugie cui ora ha finalmente aggiunto una laurea in legge. Da apprezzare la tenuta interpretativa di un gruppo di buoni o buonissimi attori, che aiutano a mantenere alta l'attenzione in sviluppi scoperti gestiti comunque solidamente: Hayden Christensen (oltre agli Star Wars, Il giardino delle vergini suicide e L'ultimo sogno), Peter Sarsgaard (Boys Don't Cry, Kinsey), Chloë Sevigny (American Psycho, Dogville), Hank Azaria (Paradiso perduto, I perfetti innamorati), Melanie Lynskey (Creature del cielo), Steve Zahn (Giovani, carini e disoccupati, Happy, Texas) e Rosario Dawson (La 25a ora, Sin City).
Voto: ***
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