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Leggendo le varie domande degli utenti a proposito della ricezione digitale terrestre si evince che l'attuale sistema di indicazione di livello e qualità del segnale implementato sulla maggioranza dei decoder digitali non è sufficientemente utile per permettere una corretta diagnosi da parte degli utenti sull'efficienza dell'impianto di ricezione.
1) LIVELLO: la barra con percentuale di segnale (ma 100% che vuol dire???) non può chiarire se il livello è troppo alto da saturare il tuner (cosa frequentemente riscontrabile fra utenti "fai da te" che aggiungono ampli a volontà. Andrebbe sostituita con barra in scala logaritmica (esempio in dBuv) proporzionale all'effettiva potenza del canale, anche senza andare su risoluzioni elevate (passi di 5 dB per es. sarebbero sufficienti).
Dovrebbe per essere capibile dal pubblico indicare il funzionamento in zona LOW signal con colore ROSSO poi GIALLO (salendo di livello) fino a VERDE in zona ideale, poi di nuovo GIALLO e poi ROSSO (a seconda del livello di saturazione).
2) QUALITA': il concetto di qualità poi in ambito digitale è totalmente assurdo visto che la qualità video non varia nel DTT una volta che il segnale risulta agganciato correttamente. Ora l'utente si accorge della scarsa qualità solo quando inizia lo squadrettamento ma non può rendersi conto quanto sia "vicino" alla zona critica.
La barra dela qualità andrebbe sostituito con quella relativa al MARGINE di SICUREZZA, indicante in ROSSO il funzionamento sotto il QUASI ERROR FREE (per es MER = 19 dB), in GIALLO il funzionamento con margine fino a 3 dB e in VERDE il funzionamento oltre tale livello a passi per esempio di 3 o 5 dB.
Più la barra verde risulta grande più remote sono le possibilità di blocco, in zona gialla invece basta un "niente" per creare squadrattementi.
Le schede dvb-T usate dai decoder permettono i ricavare tutte le informazioni necessarie allo scopo, basterebbe quindi una semplice modifica sw dei ricevitori.
Se qualche costruttore fosse interessato al discorso....
1) LIVELLO: la barra con percentuale di segnale (ma 100% che vuol dire???) non può chiarire se il livello è troppo alto da saturare il tuner (cosa frequentemente riscontrabile fra utenti "fai da te" che aggiungono ampli a volontà. Andrebbe sostituita con barra in scala logaritmica (esempio in dBuv) proporzionale all'effettiva potenza del canale, anche senza andare su risoluzioni elevate (passi di 5 dB per es. sarebbero sufficienti).
Dovrebbe per essere capibile dal pubblico indicare il funzionamento in zona LOW signal con colore ROSSO poi GIALLO (salendo di livello) fino a VERDE in zona ideale, poi di nuovo GIALLO e poi ROSSO (a seconda del livello di saturazione).
2) QUALITA': il concetto di qualità poi in ambito digitale è totalmente assurdo visto che la qualità video non varia nel DTT una volta che il segnale risulta agganciato correttamente. Ora l'utente si accorge della scarsa qualità solo quando inizia lo squadrettamento ma non può rendersi conto quanto sia "vicino" alla zona critica.
La barra dela qualità andrebbe sostituito con quella relativa al MARGINE di SICUREZZA, indicante in ROSSO il funzionamento sotto il QUASI ERROR FREE (per es MER = 19 dB), in GIALLO il funzionamento con margine fino a 3 dB e in VERDE il funzionamento oltre tale livello a passi per esempio di 3 o 5 dB.
Più la barra verde risulta grande più remote sono le possibilità di blocco, in zona gialla invece basta un "niente" per creare squadrattementi.
Le schede dvb-T usate dai decoder permettono i ricavare tutte le informazioni necessarie allo scopo, basterebbe quindi una semplice modifica sw dei ricevitori.
Se qualche costruttore fosse interessato al discorso....
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