gahan ha scritto:
Non so... Per quanto possa contare, come "ragazzo di oggi"
mmh... ragazzo di oggi...

Mi sa che è un concetto MOOOLTO relativo...

( per me "ragazzo" è un 15enne, massimo 20enne, non un quarantenne

).
gahan ha scritto:
non vedo il mio futuro con prospettive peggiori di quelle che avrei avuto alla mia età quarant'anni fa. Anche perché sarebbe giocare un po' a cavolo con i "forse" e gli "eventualmente". Oggi, per chi è "sveglio" il mondo è un posto bellissimo da far proprio. Se ti riferisci al surriscaldamento globale, alle coste che arretrano e al fatto che l'ipotesi che fra trent'anni saremo tutti al buio si profila sempre meno irrealistica... Allora ti do ragione, sì...
Non quaranta ( non lo so, andavo all'asilo...

) ma anche solo 20 - 25 anni fa c'erano MOLTE più possibilità di trovare un lavoro stabile, di accedere alle professioni.... Comprare una casa, sposarsi, avere dei figli: insomma iniziare a costruire un progetto di vita.
Tutto questo oggi mi sembra molto più difficile: tutto il disponibile è stato saturato dalla generazione precedente ( anzi, da quella precedente ancora... ): generazione che per l'allungamento della vita e per il miglioramento delle condizioni di salute, non ha nessuna intenzione di molare... E anche se ce l'avesse, l'ineluttabile innalzamento dell'età pensionabile gli impedirà di farlo...
La mancanza di prospettive spinge i ragazzi a non impegnarsi, a prolungare all'infinito l'età dell'adolescenza, a preoccuparsi solo di sbattersi da qualche parte per "passare il tempo".
E, probabilmente, questo è anche alla base dei tanti fenomeni ( bullismo, violenza negli stadi, violenze sessuali nelle scuole... ) di cui quotidianamente discutono dotti sociologi e psicologi a "Porta a Porta" e consimili ( senza accorgersi che proprio in questo modo moltiplicano il fenomeno per cento

...).