-Sandro-
Digital-Forum Silver Master
StarKnight ha scritto:Si torna sempre al solito problema.
Se alla maggioranza degli italiani sta bene la TV analogica in bianco e nero perché sforzarsi a passare quanto prima al DTT ?
Se gli italiani ti comprano la tesserina MP per vedere film ultracompressi quando va bene in 16:9 stereo perché rinunciare a qualche canale in più (vedi i 4 canali +1) per offrire meno compressione e audio Dolby Digital 5.1 ?
Se gli italiani non riescono a notare la differenza fra un video SD ed uno in HD perché dover sacrificare un intero MUX (almeno fino all'arrivo del DVB-T2) per un canale in alta definizione ?
Se la maggioranza degli italiani richiedesse palinsesti di qualità, film in alta definizione o perlomeno 16:9 anamorfici non troppo compressi, audio DD5.1 e magari qualche servizio extra quale il doppio audio (che finora solo Italia1 in alcuni film usa) vedi che lo switch-off totale ci sarebbe già dal prossimo anno, MP per continuare a vendere tessere offrirebbe film migliori con migliore qualità e l'alta definizione entrerebbe nelle nostre case.
La domanda determina l'offerta.
Ed in fatto di tecnologia e alta qualità gli italiani domandano le stesse cose da 50 anni a questa parte...
Quindi...![]()
ESATTO!
Che poi scusate secondo me sta tutto in 2 cose:
1- quello che dice StarKnight dell'Italia
2- l'organizzazione "culturale" del terrestre (europee a quanto pare)
Ad esempio noi dobbiamo aspettare il DVB-T2? E allora perchè ad esempio in USA lo fanno da anni? Da poco ho scoperto anche in Australia e Nuova Zelanda.
USA= sacrificano frequenze uniche solo per un HD in mpeg-2 addirittura perchè ATSC nello standard non contiene attualmente h.264
Nuova Zelanda = piattaforma comune dove solo su terrestre HD e SD entrami in h.264 (DVB-T1)
Australia = come Nuova Zelanda sempre su DVB-T1
La differenza tra noi e loro è che non hanno quel casino nelle frequenze ma il tutto si basa sulle stazioni locali che sono affiliate ai grandi network. E da come ho capito il governo in Australia da una frequenza per ogni network che è obbligato a trasmettere in simulcast SD e HD (almeno 20 ore alla settimana).
Da un articolo leggo una delle frasi più azzeccate della storia :
This service proposition contrasts with European DTT service model where viewers have been offered access to many new television programme services in standard definition. Instead, the Australian model more closely resembles the one used in the United States where DTT services have been launched in order to offer viewers access to high quality sound and video services.
Capito? E' VERO! Noi ci siamo beccati il digitale per avere più offerta ipercompressa video/audio come tutti i canali Mediaset e il DTT in generale, con Rai sul sat free in vhs quality attraverso la tecnica di "ficcare più programmi possibili in una frequenza senza badare alle conseguenze e farci anche i soldi = Gallery". E loro invece sfruttano il digitale per offrire canali ad alta qualità video/audio e ovviamente allo switch-off introdurre nuovi servizi. Che poi scusate il DTT non serve prorpio a questo? Che poi quali nuovi servizi ci sono ora di così esorbitanti, quali nuovi broadcaster si sono buttati sul DTT per fare soldi contro il duopolio Mediaset RAI?
Certo ci saranno nuovi canali (sempre sotto la sufficienza di qualità) che a molti fa piacere, questo non lo metto in dubbio...sono gusti... ma quando arriviamo ora alla richiesta dell'HD per i semplici simulcast HD dei canali nazionali a voi trovare lo spazio. E chi li lo fa fare ai network perdere soldi per l'HD quando ora ci guadagnano? Ecco il risultato.

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