Ministro Tremonti: ''La Rai deve investire su programmi in inglese''

Boothby ha scritto:
Il linguaggio è la capacità meno statica degli esseri umani, grazie all'esplosione del settore delle comunicazioni avvenuto nell'ultimo decennio ritenere che la razza umana converga verso un linguaggio universale (o meglio, mondiale) è del tutto logico, e non dovrebbe venir visto come un'attacco alla propria cultura o alle proprie tradizioni.

Le lingue sono in continua evoluzione, l'inglese che si parlerà tra un secolo sarà diverso da quello che si parla oggi, allo stesso modo con cui l'Italiano che parliamo oggi non era lo stesso di Dante. Inoltre nulla vieta ad una persona di imparare tutte le lingue che vuole, si dimentica che l'essere umano ha la straordinaria capacità di poterne impararne più d'una.
L'Inglese è la lingua più diffusa tra quelle che utilizza l'alfabeto latino, con essa è possibile comunicare con un potenziale di oltre un miliardo di individui, mentre con l'Italiano si è limitati a 70 milioni. E nessuno mi pare abbia detto che l'Italiano faccia schifo :icon_rolleyes:

Quoto alla grande.
Aggiungo che è impossibile imparare bene una lingua standosene lontani da dove viene parlata. Dopo avere imparato l'inglese (possibilmente bene) a scuola è necessario trascorrere qualche mese in immersione totale.
Fra le lingue veicolari (assieme quindi al francese e lo spagnolo) è la lingua più facile. Ha soltanto meno assonanze con l'italiano rispetto alle altre due, per cui riesce più ostica a chi ha studiato poco e male.
L'inglese, come le altre lingue, si impara con professori di madre lingua. O non si impara mai.
Dove lavoro io, si devono conoscere tutte le lingue veicolari al livello C2 oltre ad una quarta lingua non al di sotto del livello B2 (di solito arabo o tedesco). Non siamo interpreti, ma la conoscenza delle lingue fa parte del "pacchetto base".
A parte postero' come vengono classificati i livelli di conoscenza.
 
Livello avanzato
C2
È in grado di comprendere senza sforzo praticamente tutto ciò che ascolta o legge. Sa riassumere informazioni tratte da diverse fonti, orali e scritte, ristrutturando in un testo coerente le argomentazioni e le parti informative. Si esprime spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso e rende distintamente sottili sfumature di significato anche in situazioni piuttosto complesse.
C1
È in grado di comprendere un’ampia gamma di testi complessi e piuttosto lunghi e ne sa ricavare anche il significato implicito. Si espri-me in modo scorrevole e spontaneo, senza un eccessivo sforzo per cercare le parole. Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, accademici e professionali. Sa produrre testi chiari, ben strutturati e articolati su argomenti complessi, mostrando di saper controllare le strutture discorsive, i connettivi e i meccanismi di coesione.

Livello Intermedio
B2
È in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi su argomenti sia concreti sia astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione. È in grado di interagire con relativa scioltezza e spontaneità, tanto che l’interazione con un parlante nativo si sviluppa senza eccessiva fatica e tensione. Sa produrre testi chiari e articolati su un’ampia gamma di argomenti e esprimere un’opinione su un argomento d’attualità, esponendo i pro e i contro delle diverse opzioni.
B1
È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero, ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. È in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti.

Livello Elementare
A2
Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
A1
Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). È in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare.
 
pietro89 ha scritto:
io sono a favore dell'insegnamento dell'inglese tramite la tv. molti imparano la lingua proprio tramite i film e i telefilm (soprattutto se disponibili i sottotitoli in inglese). è anche vero però che prima di tutto bisognerebbe dedicargli più ore a scuola e preferibilmente con insegnanti specializzati e - magari - madrelingua. ;)
Faccio notare che tutti gli insegnanti di lingua per poterla insegnare appunto almeno debbono possedere il livello c1, il che vuol dire che la quasi totalità ha il c2, quindi si, sono specializzati. Il madrelingua può solo affiancare. Forse e lo ripeto, dovrebbe parlare di insegnamento chi lo pratica. Scusate ma abbiamo una professionalità che viene svilita sempre e ancora di più da certi commenti.
 
io non svilisco la professionalità di chi insegna l'inglese in Italia.. ma evidentemente non basta. ci sono poche ore e ci sono metodi sbagliati oppure poco interesse da parte dei ragazzi.
Io da piccolo ho fatto solo francese - credo che nelle scuole delle provincie di CN sia obbligatorio - imparandolo e parlandolo fin da piccolo ormai lo so come l'italiano.
Invece l'inglese l'ho studiato dalle medie in avanti 3 ore a settimana. e al Liceo di lingua si fanno solo i primi due anni perchè nel triennio finale si fa letteratura inglese - sempre in lingua certo ma non è studio della lingua.
Mi sono reso conto che non mi bastava: infatti ho iniziato a fare l'autodidatta ho cominciato a vedere film in inglese a ascoltare canzoni in inglese a prendermi i testi a studiarmi tutto da solo e sono andato anche 3 mesi negli USA. Per fortuna l'ho fatto ora so una lingua.
Insomma l'insegnamento dell'inglese in Italia non è sufficiente per come è insegnato. e deve essere insegnato da bimbi quasi da neonati.

Apprezzo il fatto che RAI abbia intenzione di mettere una seconda traccia in lingua ma se non c'è una cultura dietro dell'inglese nel nostro paese è inutile.
 
moky78 ha scritto:
Faccio notare che tutti gli insegnanti di lingua per poterla insegnare appunto almeno debbono possedere il livello c1, il che vuol dire che la quasi totalità ha il c2, quindi si, sono specializzati. Il madrelingua può solo affiancare. Forse e lo ripeto, dovrebbe parlare di insegnamento chi lo pratica. Scusate ma abbiamo una professionalità che viene svilita sempre e ancora di più da certi commenti.
Forse Pietro89 voleva dire che oltre alla solita lezione faccia a faccia ci vorrebbe più "interattività",attraverso l'utilizzo del computer o della TV.Purtroppo non mi sembrano gli insegnanti capaci di capire ciò(anche perchè molti non sanno nemmeno come si accende un PC:5eek: ).Poi non mi sembra previsto nella maggiorparte degli indirizzi ore di laboratorio di inglese:eusa_think:
 
agostino31 ha scritto:
Forse Pietro89 voleva dire che oltre alla solita lezione faccia a faccia ci vorrebbe più "interattività",attraverso l'utilizzo del computer o della TV.Purtroppo non mi sembrano gli insegnanti capaci di capire ciò(anche perchè molti non sanno nemmeno come si accende un PC:5eek: ).Poi non mi sembra previsto nella maggiorparte degli indirizzi ore di laboratorio di inglese:eusa_think:
esatto, inoltre mi riferivo al taglio degli specialisti, come scritto negli articoli: http://www.corriere.it/cronache/10_...se_3b4f8886-c7c7-11df-9bef-00144f02aabe.shtml
e
http://www.repubblica.it/scuola/201...one_elementari-13396416/index.html?ref=search
mi scuso se qualcuno si sia offeso ;)
 
Ultima modifica:
moky78 ha scritto:
Faccio notare che tutti gli insegnanti di lingua per poterla insegnare appunto almeno debbono possedere il livello c1, il che vuol dire che la quasi totalità ha il c2, quindi si, sono specializzati. Il madrelingua può solo affiancare. Forse e lo ripeto, dovrebbe parlare di insegnamento chi lo pratica. Scusate ma abbiamo una professionalità che viene svilita sempre e ancora di più da certi commenti.

Se nei miei commenti, frutto solo di esperienza personale, ho dato l’impressione di voler sminuire la professionalità degli insegnanti di lingue, ti chiedo scusa. Non era mia intenzione.
Sta di fatto che gli insegnanti con un reale C1 non ce ne stanno a sufficienza.
Il fatto che in Italia venga richiesto un C1 anziché un C2, secondo me la dice lunga.
Nel nostro Paese non si è data mai all’apprendimento delle lingue l’importanza che merita.
Non so se esiste ancora per i laureati in giurisprudenza (senza ulteriori titoli) la possibilità di insegnare le lingue. Una volta era permesso.
Una mia figlia (maggiorenne) fa l’interprete (italiano, inglese, spagnolo) in Spagna presso un’importante istituzione. Per farla studiare in Inghilterra e Spagna ho speso una fortuna.
Il paragone lo faccio con me stesso. Sono italo-francese (padre italiano, madre francese) con doppia cittadinanza. Ho fatto in Francia tutte le scuole che precedono l’università. Nelle mie note caratteristiche, alla voce “francese” sta scritto: madrelingua. Ti assicuro che, almeno in questa lingua, la differenza con i miei colleghi con un C2 c’è. Nella fluenza, velocità, pronuncia, nell’uso spontaneo dei tempi e dei modi corretti dei verbi in frasi lunghe e complesse, nell’uso appropriato dei “gallicismi”.
La mia ultima “lunga missione” l’ho svolta in Tunisia per circa 5 anni. Ho avuto la fortuna di far frequentare ai miei figli più piccoli la scuola italiana di Tunisi (dipendente da Ministero degli Affari Esteri, anziché da quello della Pubblica Istruzione). Standard da sogno. I ragazzini entravano alle 8 del mattino ed uscivano alle 17,30. Hanno imparato (oltre l’italiano) il francese, l’inglese e l’arabo con professori madrelingua. In Italia stanno proseguendo solo con l’inglese. Ma è tempo perso. Fanno poco. Troppo poco. Penso che sia dovuto al livello medio degli alunni più che a quello dei professori.
Con questo non ho inteso generalizzare.
La riforma qui dovrebbe essere “epocale”. Di quelle capaci di mandare a casa gli incapaci. In questo campo come in altri.
;)
 
io l'altro giorn al supermercato ho visto una madre che ripeteva la stessa frase alla propria bambina che avrà avuto tre anni sia in itaiano che in inglese, ma frasi semplici ma credo che volesse educare il suo orecchio fin dall'inizio a capire tutte e 2 le lingue
 
c'è anche da dire che x esempio (e non mi prendete x pazzo) gli sloveni hanno imparato l'italiano solo ed esclusivamente con i cartoni animati, la mia parrucchiera vive in slovenia madrelingua slovena sa l'italiano perfettamente solo guardando da piccola i cartoni animati italiani
 
beh così come tutti gli albanesi che hanno le parabole puntate su HB e prendono i canali italiani e sanno perfettamente l'italiano... quasi meglio di noi. bisogna sentire una lingua in continuazione per impararla.
 
flown23go ha scritto:
c'è anche da dire che x esempio (e non mi prendete x pazzo) gli sloveni hanno imparato l'italiano solo ed esclusivamente con i cartoni animati, la mia parrucchiera vive in slovenia madrelingua slovena sa l'italiano perfettamente solo guardando da piccola i cartoni animati italiani

Considerato che la Slovenia è in parte nella Regione (fisica) Italiana, confina con l'Italia ed in quelle terre si parla anche l'italiano da sempre, anche se un po' osteggiato dalle autorità locali, non mi sembra una grande eccezione.

Ma dire che gli sloveni hanno imparato l'italiano "solo ed esclusivamente" con i cartoni animati è, secondo me, volere semplificare un po' troppo.
 
Anakin83 ha scritto:
beh così come tutti gli albanesi che hanno le parabole puntate su HB e prendono i canali italiani e sanno perfettamente l'italiano... quasi meglio di noi. bisogna sentire una lingua in continuazione per impararla.

Anche con gli albanesi ci sono ragioni storiche che ci legano, oltre che la vicinanza.

Dall'anno scorso l'italiano è materia d'insegnamento regolare nelle scuole albanesi.

;)
 
i fatti per il quale gli italiani fanno fatica ad apprendere l'inglese sono molteplici...

le nuove generazioni (anche la mia) è scarsamente attratta dall'inglese...

Poi ricordiamo anche il fatto che 3 ore settimanali a scuola sono insufficienti per imparare la lingua, e anche quello che insegnano all'università non è un granchè... (corrisponde al libello B2 degli standard postati da relop.ing)... Io a quell'esame ho preso 25 l'inglese a grandi linee lo capisco, ma non sarei mai in grado di comprendere una conversazione in inglese, una canzone o di parlare con un inglese

Quest'anno all'università sto studiando per la prima volta nella mia vita spagnolo: ebbene, in un anno di spagnolo sto incontrando meno difficoltà rispetto all'inglese nonostante l'inglese lo facevo dalla terza elementare....

comunque secondo me ascoltare canzoni in inglese e guardare programmi in inglese coi sottotitoli non serve a niente: ricordo alle superiori la prof di inglese ci portava a vedere i film in inglese e non è servito a niente
 
adriaho ha scritto:
i fatti per il quale gli italiani fanno fatica ad apprendere l'inglese sono molteplici...

le nuove generazioni (anche la mia) è scarsamente attratta dall'inglese...
a me sembra il contrario, prima era tanto se qualcuno riusciva a imparare l'italiano :D, visto che molti si fermavano alla terza media e si studiava il francese come lingua straniera. oggi grazie alla globalizzazione, ad internet, forum, blog, social network, interesse nel vedere le serie tv in contemporanea con gli USA ecc... cè molto più interesse ma soprattutto bisogno di impararlo. ;)

ps: andare a vedere ogni tanto un film non basta, bisogna essere costanti giorno dopo giorno, oltre al full immersion sul posto...
 
c'è anche da dire che se sacrificassero un'ora di inglese per inserire un'ora in più di grammatica italiana potrei anche capirlo.
in questo forum leggo quotidianamente cose orribili... errori che manco in terza elementare ormai si fanno eppure... :D quindi forse in alcuni casi è meglio una terapia d'urto di italiano... poi dopo la lingua straniera :D poi dopo eh.
 
per colpa tua ho ricontrollato 3 volte il messaggio precedente :D
 
pietro89 ha scritto:
per colpa tua ho ricontrollato 3 volte il messaggio precedente :D
:lol::lol::lol: no tu sei autorizzato all'inglese. l'esame di italiano lo passi bene :D

comunque l'inglese - a differenza di altre lingue - si può studiare anche da autodidatti se uno si rende conto che non lo sa in maniera sufficiente. Siccome è così accessibile direi che il caso che gli italiani comincino a parlarlo fin da piccoli come fanno nei paesi scandinavi o in Olanda....

e comunque il nostro livello di inglese è talmente alto che quasi tutte le guide turistiche e quasi tutti gli uffici turistici delle città turistiche - non sto scherzando - non sanno l'inglese.
Provate a spacciarvi per inglesi e telefonate all'ufficio turismo del comune di Firenze di Venezia o di Roma - città tipicamente poco turistiche :lol: - e sentite cosa vi rispondono. provate :D
 
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Anakin83 ha scritto:
c'è anche da dire che se sacrificassero un'ora di inglese per inserire un'ora in più di grammatica italiana potrei anche capirlo.
in questo forum leggo quotidianamente cose orribili... errori che manco in terza elementare ormai si fanno eppure... :D quindi forse in alcuni casi è meglio una terapia d'urto di italiano... poi dopo la lingua straniera :D poi dopo eh.
Cosa??? Casomai il contrario! E a lingue il livello e' il c2 per la lingua di laurea e il c1 per la seconda! Ripeto che chi non vive la dimensione scuola dalla parte della cattedra magari dovrebbe informarsi!
 
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