Intervengo brevemente in ricordo di questi due grandi rappresentanti della musica Italiana...
Così differenti tra loro e così uniti nella loro indubbia originalità e, per una curiosa coincidenza, da una morte così ravvicinata...
Ricordo Jannacci e la sua scanzonata ironia, le sue interpretazioni quasi surreali, ma indimenticabili...
E ricordo Califano per le sue note di colore spesso folkloristico ed esuberante (indimenticabili "La vacanza di fine settimana", "Avventura con un travestito" o "Piercarlino"), ma anche per la sua generosità nel regalare i suoi pezzi più belli alle altrui interpretazioni, vedi ad esempio Mia Martini ("Minuetto", "La nevicata del 56"...) o anche Ornella Vanoni ("Una ragione di più", "La musica è finita...").
Così differenti tra loro e così uniti nella loro indubbia originalità e, per una curiosa coincidenza, da una morte così ravvicinata...

Ricordo Jannacci e la sua scanzonata ironia, le sue interpretazioni quasi surreali, ma indimenticabili...
E ricordo Califano per le sue note di colore spesso folkloristico ed esuberante (indimenticabili "La vacanza di fine settimana", "Avventura con un travestito" o "Piercarlino"), ma anche per la sua generosità nel regalare i suoi pezzi più belli alle altrui interpretazioni, vedi ad esempio Mia Martini ("Minuetto", "La nevicata del 56"...) o anche Ornella Vanoni ("Una ragione di più", "La musica è finita...").