La "common television", la televisione ormai riservata ai comuni mortali, ha subito chiaramente dei cambiamenti in negativo, con il solo scopo (almeno secondo me) di spingere i telespettatori verso i servizi a pagamento.
MTV non si è sottratta a questa particolare regolamentazione italiana, modificando con il tempo la propria programmazione a favore dei canali presenti sul bouquet di Sky che trasmettono solo musica.
Un altro fattore che può aver contribuito è il rispetto delle normative per le emittenti radiotelevisive italiane, alle quali MTV si è dovuta adeguare inserendo nella propria programmazione un maggior numero di autoproduzioni, cercando di andare oltre il semplice commento del videomusicale.
Leggi di mercato e leggi di diritto hanno quindi contribuito allo stravolgimento della televisione musicale.
Non dimentichiamoci, inoltre, che anche dall'Italia è possibile abbonarsi al pacchetto Unlimited visibile facilmente su Astra.
E' un' altra triste analisi di come nella nostra penisola (ma non solo) si spinga il pubblico a pagare per ottenere ciò che magari dovrebbe essere a disposizione gratuitamente di tutti.
Parliamo di musica, un bene culturale che alla portata di ognuno.
Qualche finestra satellitare in chiaro per fortuna ancora c'è: l'importante, però, è andare oltre i confini dei soli 13° Est!
Il parere sopra esposto è del tutto soggettivo.