Uno dei post + intelligenti che abbia mai letto che merita, a mio avviso, un piccolo OT.
Hai perfettamente colto nel segno,
noi italiani siamo esattamente così.
Opportunisti sempre e comunque.
E lo siamo in ogni ambito della nostra esistenza: nel lavoro, nello studio, nella vita sociale, nello sport...
La cosa divertente è che quando lo fanno gli altri è un difetto, quando lo facciamo noi diviene un vanto.
Ed è ancora più singolare la circostanza per cui siamo così bravi ad essere opportunisti che ne abbiamo fatto una vera e propria "arte" in grado di distinguerci non solo nel "male", ma anche nel "bene", grazie al fatto che per essere "competitivi", nel nostro vivere da opportunisti, ci sforziamo, ci applichiamo e troviamo soluzioni e rimedi a tutto, anche alle faccende più impensabili.
Ed è per questo che accanto alle figure "pessime" che collezioniamo come nazione e popolo ogni giorno, si riscontra il paradosso per cui una nazione rigorosa e dignitosa come la Svizzera (per dirne una, vicina a noi), nel massimo del suo splendore (senza offesa alcuna, ci mancherebbe), abbia prodotto del buon cioccolato ed orologi precisi, e noi, invece, Michelangelo, Galilei, Dante, Petrarca, Manzoni, Leopardi, e chi più ne ha più ne metta, con tutti i loro prodotti diretti e/o indotti (la pietà, la ricostruzione del movimento della terra attorno al sole, la Divina Commedia, il Decameron, i Promessi Sposi, A Silvia, ed indirettamente piazza San Pietro, il Duomo di Firenze, la torre di Pisa, il lago di Como, ecc.....)
Diciamo che, forse, siamo il popolo più opportunista, ma anche contraddittorio che il mondo abbia mai annoverato.