NOTA sui problemi INTERFERENZIALI

BillyClay

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1) caso analogico interferito da analogico: quando 2 emittenti analogiche occupavano la stessa frequenza si usava accordarsi per trasmettere in "offset" limitando così l'ampiezza dei disturbi agli utenti.
ORA chi deve regolamentare il settore ma anche molti che scrivono sul forum (ogni allusione è puramente casuale...) non hanno capito un concetto base della protezione fra emittenti isocanali: NON si può più usare la tecnica dell'offset quando una o entrambe le emittenti passano in digitale quindi ciò si traduce in:
2) caso analogico interferito da digitale: insorgenza di effetto neve sull'immagina analogica
3) caso digitale interferito da digitale: blocco completo nelle zone d'intersezione del servizio
SOLO nel caso di emittenti digitali dal contenuto identico (stesso mux) è possibile (entro certi limiti) applicare in digitale un trucco equivalente all'Offset analogico e cioè la trasmissione in ISOFREQUENZA.

QUINDI non ha tecnicamente senso semplicemente spegnere tutti gli analogici e convertirli pari pari in digitale sempre suelle stesse frequenze: solo con una ridistribuzione di tali freq. fra gli operatori in modo da favorire il riutilizzo delle stesse frequenze in più zone adiacenti si potrebbero ottenere vantaggi per tutti.
La situazione oggi è molto lontana dall'ideale: serve quindi un tavolo fra operatori con partecipazione del ministero e consulenti esterni al di sopra delle parti per la pianificazioen a livello areale/regionale (NON NAZIONALE: non se ne verrebbe mai fuori!!)

E' utopistico per l'Italia? ma è l'unica soluzione per aumentare veramente lo spazio per tutti
 
BillyClay ha scritto:
1) caso analogico interferito da analogico: quando 2 emittenti analogiche occupavano la stessa frequenza si usava accordarsi per trasmettere in "offset" limitando così l'ampiezza dei disturbi agli utenti.
ORA chi deve regolamentare il settore ma anche molti che scrivono sul forum (ogni allusione è puramente casuale...) non hanno capito un concetto base della protezione fra emittenti isocanali: NON si può più usare la tecnica dell'offset quando una o entrambe le emittenti passano in digitale quindi ciò si traduce in:
2) caso analogico interferito da digitale: insorgenza di effetto neve sull'immagina analogica
3) caso digitale interferito da digitale: blocco completo nelle zone d'intersezione del servizio
SOLO nel caso di emittenti digitali dal contenuto identico (stesso mux) è possibile (entro certi limiti) applicare in digitale un trucco equivalente all'Offset analogico e cioè la trasmissione in ISOFREQUENZA.

QUINDI non ha tecnicamente senso semplicemente spegnere tutti gli analogici e convertirli pari pari in digitale sempre suelle stesse frequenze: solo con una ridistribuzione di tali freq. fra gli operatori in modo da favorire il riutilizzo delle stesse frequenze in più zone adiacenti si potrebbero ottenere vantaggi per tutti.
La situazione oggi è molto lontana dall'ideale: serve quindi un tavolo fra operatori con partecipazione del ministero e consulenti esterni al di sopra delle parti per la pianificazioen a livello areale/regionale (NON NAZIONALE: non se ne verrebbe mai fuori!!)

E' utopistico per l'Italia? ma è l'unica soluzione per aumentare veramente lo spazio per tutti


quoto in toto
 
Quindi un caso di ISOFREQUENZA molto ben applicato è quello operato dal mux DFREE per quanto riguarda le postazioni di Valcava (che serve principalmente la Lombardia e il Piemonte Orientale) e di Torino (Colle della Maddalena) che serve le province di Torino, Cuneo e Asti, dove entrambi i mux trasmettono sul ch. 50 pol orizz.

Giusto?
 
Ma quanti km ci sono di distanza? non credo siano sincronizzati fra loro: credo siano proprio 2 emissioni distinte.
Ce ne sono pochi in giro: per es i rip del dvb-H
 
La distanza non la saprei... Uno è in provincia di Bergamo e l'altro a Torino. 200 km a dir tanto
 
allora sono proprio emissioni separate. Non è isofrequenza. In ogni modo essendo della stessa proprietà i lobi di emissioni e le potenze in gioco sono stati sicuramente calcolati per minimizzare le interferenze mentre quando vi sono emittenti concorrenti si assiste ad una guerra al rialzo dei segnali!
 
Torino è coperta verso est dalle colline che la circondano, il colle della maddalena per irradiare verso est non sarebbe una postazione sensata, va infatti bene in direzione nord/sud. Non conosco di persona la situazione topografica di valcava.

Stefano83 ha scritto:
La distanza non la saprei... Uno è in provincia di Bergamo e l'altro a Torino. 200 km a dir tanto
 
Comunque gli offset per gli isocanali analogici sono solo in grado di migliorare la situazione

Col digitale si puo fare decisamente di meglio però occorre trasmettere in modo specifico e a quanto pare le tv anche le grosse quando si sono trovata ad avere impianti in siti confinanti sulla medesima frequenza invece di implementare una rete SFN si sono messi a cambiare la polarizzazione ad alcuni

In italia si continuano a gestire assai male gli apparati e questo da sempre per l'analogico e adesso anche col digitale

Mano a mano che aumentano le frequenze digitali e + aumentano i problemi
 
La cosa bella e` con l'SFN - se ho capito bene come funziona - i mux nazionali potrebbero avere le stesse frequenze in tutta Italia senza problemi ed anzi aumentando la qualita` in caso di isofrequenza visto che i segnali si possono anche sommare...

Cioe` per esempio il MUX1 Mediaset sul 50 UHF in tutta Italia!

Credo sarebbe un vantaggio anche per loro alla fine :D

Solo che sarebbero da spostare un bel po` di canali e pare far una cosa del genere in Italia sia un\operazione a dir poco titanica :sad:

fano
 
fano ha scritto:
La cosa bella e` con l'SFN - se ho capito bene come funziona - i mux nazionali potrebbero avere le stesse frequenze in tutta Italia senza problemi ed anzi aumentando la qualita` in caso di isofrequenza visto che i segnali si possono anche sommare...

Cioe` per esempio il MUX1 Mediaset sul 50 UHF in tutta Italia!

No purtroppo non arriva a tanto neppure il digitale
 
con una frequenza è impossibile!!! l'SFN funziona solo fra ripetitori a distanza non elevata e più aumenta la distanza più bisogna "deratare" la capacità.
Per questo siti lontani far loro vengono usati come se fossero emissioni distinte.
Certo però che ogni bacino potrebbe essere coperto con una sola frequenza con gap filler isofrequnziai per vallate e zone d'ombra.
Ci sono comunque simulazione di piani nazionali che prevedono una copertura nazionale con il riutlilizzo di massimo 3 frequenze per rete.
Il che, considerando 49 + 7 = 56 canali disponibili, significa poter avere per ogni bacino circa 18 reti fra nazionali, locali e dvbh, senza problemi interferenziali. Un bel vantaggio rispetto la situazione attuale.
 
BillyClay ha scritto:
Il che, considerando 49 + 7 = 56 canali disponibili, significa poter avere per ogni bacino circa 18 reti fra nazionali, locali e dvbh, senza problemi interferenziali. Un bel vantaggio rispetto la situazione attuale.

Appunto allora non ci stiamo visto che ci sono 7 reti mediaset (Can5,italia1,rete4,mux1,mux2,muxDVB-H,d-free) 5 reti RAI (1,2,3 + due mux) 4 telecom (la7,MTV,mux a e mux b) e 2 dell'espresso(allmusic analogico e allmusic digitale

Saremmo già a 18 ma devono starci anche la3 e svariate locali e regionali

Ed è già spiegato tutto ovvero che spazio per tutti non c'è ergo ci sono privilegiati e chi non ha nulla
 
....come volevasi dimostrare....ma anche nel forum qualcuno fa fatica a capire il concetto.
Per il periodo intermedio 2008-2012 per non sforare il fatidico numero di 18 e per non fare espropri impopolari si potrebbe spartire la torta in questo modo:
RAI: 2 analog + 2 dvbt
MEDIASET: 2 analog, 2 mux dvbt (ex-R4 e ex-Retemia/Mediashopping), 1 Dfree (ex Tele+1/PrimaTV), 1 dvbH (ex tele+2/SI/europatv) con freq varie acquistate per integrare "buchi"
TMB: 2 analog, 1 mux (ex Elefante) con freq varie acquistate per integrare "buchi"
LA3: 1 dvbH
ESPRESSO: 1 analog o dvbt non hanno la copertura naz per una rete....figuriamoci con 2)

....e siamo già a 15 con briciole per emittenza privata e ntw minori.
Poi dal 2012 con lo switch off si ottiene spazio per altri 6 operatori anche locali.
 
infatti la questione è questa ovvero che tutti quelli che ci stanno ora non possono avere tutti una buona copertura e assenza di interferenti e rogne varie

Per questo c'è qualcuno che ha fatto man bassa di frequenze per tempo perchè la coperta è corta e infatti nonostante le raccomandazioni dell'antirust o della commissione di vigilanza ormai la RAI è restata fuori dalla coperta e non puo + tirare la coperta dalla sua parte

A questo è servita la sperimentazione ovvero a permettere di raziare sul mercato senza avere rivali

Comunque la questione è stato permettere a soggetti già in abbondante possesso di frequenze di comprarne altre

L'antitrust continua a non capire nulla o a far finta di non vedere come stà realmente la situazione andando a contare e mette nel calderone tutti i piccolo impianti spesso RAI che coprono zone disagiate e che fanno quel 4 o 5 % in + di copertura che ha la RAI rispetto alle migliori private

E con questo trucchetto un impianto da 10 watt è pari a uno da 10.000

Con l'ulteriore inganno che serviva fare le reti digitali in modo che col passaggio al digitale si liberavano le frequenze di ora analogiche
Ma come si è visto in sardegna e come capisce pure il + ingenuo non esiste che le tv si sono andate a comprare altre frequenze per poi rinuciare a quelle usate fino ad ora spesso molto + valide di quelle raccattate

Questo era già tutto predeterminato e ci hanno raccontato(a chi se le è bevute non a me) un sacco di ravanate ma alla fine il vero scopo del digitale era farsi una pay tv e acquisire altre frequenze
E quando si sarà lo switch si potranno aggiungere altri canali alla piattaforma pay tv sul dtt

Questa è la realtà
 
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