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Orchestre/cantanti della EIAR

palebbi

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29 Febbraio 2008
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Località
Torino
Negli anni '30 e '40 l'EIAR (ora RAI) trasmetteva in diretta programmi musicali realizzati da alcune orchestre/cantanti, ripresi in da alcuni locali e sale da ballo di Torino.
Una di queste sale di chiamava Villa – o Sala – Gay: per evitare confusioni e/o battutine il nome si pronuncia Gay (e non Ghey e nulla ha a che fare con gli omosessuali).
Da quello che ho sentito all'epoca quello era un locale piuttosto famoso, non solo a Torino ma un po' in tutta Italia in quanto vi suonavano orchestre all'epoca molto note (una per tutte quella di Cinico Angelini).
Immagino che quel locale non esista più ormai, ma chiedo: dove si trovava? Ora che c'è al suo posto?
 
Ciao! Non so risponderti, ma da torinese ti consiglio un tentativo: quando hai tempo vai sul sito de "La stampa" , c'è la parte archivio dove si possono consultare giornali anche molto risalenti nel tempo, non so l'anno di partenza...se fosse anni 30 potresti intanto già leggere l'indirizzo...oppure potresti fare una ricerca generica così magari trovi qualche info in piú comunque...di piú non saprei dire :)
 
Se scrivi nel conosciutissimo motore di ricerca "torino sala gay" l'ultimo dei 5 risultati ha le risposte che cerchi , e guarda caso è sul sito de "La stampa" come ti hanno già suggerito.
 
Dunque la Sala Gay si trovava in Corso Moncalieri 52/a a poche decine di metri dal ponte Vittorio Emanuele. Attualmente è presente una scuola privata frequentata a suo tempo da un mio amico...per cui posso darvi alcune informazioni per chi ne fosse interessato. Per essere una scuola era piuttosto originale, aveva due cortili compreso uno che affaccia direttamente sul Po ancora non molti elementi della sala da ballo (tipo lampioncini, una sorta di pista da ballo) aveva una sala con tanto di caminetto impiegata come classe (talvolta veniva anche acceso il caminetto); per accedere alla sala pranzo si percorreva una scaletta in legno lavorato con ancora alcune pareti fatte di specchi.
Alcune aule affacciavano su una grande vetrata che dava su una sorta di vetrata dov'era ancora presente un pianoforte.
Gran parte dei locali era pavimentato in marmo o parquet in legno.
Il nome della sala da ballo derivava dal cognome della proprietaria, che abitava nel castelletto che si trovava all'interno. All'epoca era un'arzilla vecchietta che ogni tanto usciva nel giardino (ha tenuto una parte per uso suo personale) per vedere i bambini giocare.
Su una parte della struttura c'era una sorta si solarium a cui s'accedeva attraverso una scala a chiocciola: guai a chi si fosse avventurato su quel terrazzino!!!
Ho alcune foto dell'epoca ma non posso postare perché ci sono raffigurate delle persone che potrebbero non gradire...ma la struttura era molto bella, suggestiva per essere una scuola.
 
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