Io giudico una squadra per il proprio valore tecnico, non per quanti punti fa nel proprio girone di qualificazione. Dominare o no un girone può essere frutto di diversi fattori, come ad esempio la forza e consistenza delle concorrenti presenti nel girone ( ci sono sorteggi fortunati e altri che invece creano i cosiddetto "gironi di ferro"), il momento in cui si va ad affrontare la o le squadre più forti del girone (se giochi con una Spagna o una Germania in crisi e senza due o tre titolari hai più probabilità di vincere rispetto a quando l'affronti con la rosa al completo e al massimo della forma psicofisica), oltre alla casualità del momento che potrebbe far sì che la squadra meno forte riesca a vincere una o più partite difficili che in condizioni "normali" non vincerebbe nemmeno se l'avversario giocasse senza difensori.
In altre parole il mio pensiero è questo: non si può ridurre il calcio a un fatto meramente numerico, ad un coefficiente più o meno elaborato, perché esso è uno sport talmente imponderabile, imprevedibile e spesso regolato dal caso al punto che sfugge a qualsiasi razionalità come quella di volerlo imbrigliare nella rete dei numeri. Il risultato, d'altronde, è sotto gli occhi di tutti e consiste nella pubblicazione di queste graduatorie assurde, irreali e paradossali che vedono due nazioni di seconda fascia essere davanti a nazionali ben più forti che, in uno scontro diretto, 99 volte su 100 vincerebbero senza grossi problemi.
Assegnare il posto di teste di serie ai Mondiali con questo criterio è assurdo, oltre che dannoso, perché si rischia di avere scontri diretti troppo presto, con squadre forti che rischiano di essere eliminate, e di veder andare avanti nazionali più scarse con il risultato di avere poi quarti, semifinali o finale dal risultato scontato o quasi. Per come la vedo io la FIFA dovrebbe rivedere pesantemente i criteri di creazione della graduatoria o, se proprio vuole mantenerla, che la lasci lì solo per un fatto simbolico, senza usarla per assegnare i posti di teste di serie nelle competizioni ufficiali, altrimenti si rischia di creare danni usando un sistema concettualmente insensato.