LOUISINO ha scritto:
Quindi il rimedio quale sarebbe, scusate ma non ho capito!
Ti rispondo subito: fermo restando che la bacchetta magica non ce l'ho, sennò mi sarei messo "Mago di Arcella" come nick..
Io credo che anzitutto bisognerebbe distinguere: chi commette violenza sui bambini ( ma, a mio parere, in generale su chi è più debole, donne, anziani, handicappati

...) non merita alcuna pietà e giustificazione.. Saranno, certo, dei malati, così come, certamente, è un malato chi prende un fucile, scende in strada e spara a destra e manca... Ma di fronte a fatti così efferati, la società ha il diritto-dovere di difendersi, per cui mi va benissimo colpirli severamente, con la consapevolezza che nessuna pena pareggerà mai tanta crudeltà...
Diverso è il caso della pedopornografia: ripeto, si tratta COMUNQUE di fatto grave, gravissimo, perché è la domanda da parte dei pedofili ad alimentare il turpe mercato della pedopornografia: sono i LORO soldi che pagano i filibustieri che, nei paesi più sfortunati del mondo, sfruttano la miseria dei bambini per obbligarli a sottomettersi davanti alle macchine fotografiche o alla telecamere

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Qui, però, si tratta di fare un discorso utilitaristico: l'attuale politica legislativa, in Italia e altrove, comporta pene severe e norme rigidissime ( ti ricordo che è reato, per esempio, avere anche una foto sessualmente esplicita di una ragazza maggiorenne ma "truccata" da minorenne.... così come è reato avere o distribuire cartoni animati o fumetti aventi protagonisti che sembrano dei minorenni ). Credo sia lecito chiedersi: SERVE effettivamente tanta severità a limitare il fenomeno? O, per caso, come dicevo nel mio primo post, può, indirettamente, ALIMENTARLO, visto che, in menti deviate come indubbiamente sono quelle dei pedofili, il rischio, il pericolo, il "proibito", può non essere un deterrente, ma, al contrario, un incentivante?
Ed inoltre: se la pedofilia è una malattia psichiatrica, come mai non esistono, o quasi, centri o anche singoli professionisti in grado, se non di curarla, quanto meno di tenerla sotto controllo?
Mettiamo che una persona scopra di avere tendenze di questo tipo: cosa dovrebbe fare, oltre, eventualmente,a suicidarsi, qualora volesse uscirne fuori? Ci sono centri per il recupero dalla droga, centri per le malattie mentali di tutti i tipi, ma non esiste niente di simile per questa patologia... Quando io ho fatto l'esame di psichiatria, tanti anni fa, di questi problemi NON VENIVA neanche fatto cenno nei manuali su cui ho studiato...
Eppure se si vuole tenere sotto controllo il fenomeno ( risolverlo radicalmente è virtualmente impossibile... ) è FONDAMENTALE tenere sotto controllo la domanda di pedo-pornografia: se questa è alta, stai sicuro che, in qualche modo, in qualche parte del mondo, qualcuno, per soldi, troverà il modo di soddisfarla...
Bisognerebbe AFFRONTARE il problema, non negarlo, fare campagne informative come quelle contro la droga, approntare dei centri di recupero...
Ma tutto questo non avrebbe senso, nessun pedofilo vi ricorrerebbe mai....
Perché non tutte le malattie sono uguali: chi ha un cancro ai polmoni, per esempio, suscita pena e comprensione, anche se magari se lo è cercato tenacemente fumando 3 pacchetti di sigarette al giorno... Chi ha una malattia mentale, senza sua colpa, non raccoglie comprensione, ma al massimo indifferenza, più spesso disgusto e repulsione. Anche tra le malattie mentali, però, c'è una graduatoria: ci sono i vecchietti di Cristicchi ( cui, sia chiaro, vanno i miei complimenti

...) che possono, comunque, suscitare una emozione, sia pure per il breve spazio di una canzone...
I malati di cui stiamo parlando, però, non suscitano nè comprensione, nè indifferenza e neanche semplice disgusto: suscitano solo odio e desiderio di vendetta...
E la cosa è perfettamente comprensibile perché tutti noi quando pensiamo alla pedofilia pensiamo immediatamente ai tanti casi di bambini scomparsi e, istintivamente, li proiettiamo sui NOSTRI figli, pensiamo a cosa faremmo noi se qualcuno ce li toccasse... E qui non mi tiro fuori neanche io, ovvio: se qualcuno toccasse mio figlio o il mio nipotino, proverei immediatamente il desiderio di squartarlo con le mie mani e, probabilmente, se potessi farlo lo farei davvero....
Ma dobbiamo chiederci: li proteggiamo davvero i nostri figli mettendo nello stesso calderone, dei criminali efferati che meriterebbero tutte le torture che tu enumeri, insieme a dei malati che, con una buona psicoterapia, potrebbero essere ricondotti nella società civile?
Non è, al contrario, proprio spingendo decine, centinaia di migliaia, forse milioni di persone in tutto il mondo a vivere la propria condizione in clandestinità, senza alcuna possibilità o speranza di uscirne fuori, che si alimenta l'immenso mercato della pornografia infantile, e, conseguentemente, si aumentano le violenze che ne sono alla base?
Non voglio ( non sono in grado...), con questa mia, indicare soluzioni: vorrei solo porre delle domande, avanzare dei dubbi...
