
Il cinema ci ha regalato Peter Pan in carne ed ossa in due occasioni: abbiam visto cosa gli succede da grande quando si trasforma nell'avvocato immemore Robin Williams ed abbiamo appreso del suo concepimento letterario da parte del drammaturgo J.M. Barrie/Johnny Depp. Qui è il libro diventato cartone Disney a tornare protagonista assoluto: Nana con la sua cuffietta, l'ombra che si stacca, gli indiani e tutto il resto, con un accento più forte su Wendy ed il messaggio centrale, più amaramente adulto e ricco di letture. Un Peter Pan più stratificato dei precedenti, del quale la natura conflittuale viene ben sottolineata sia in rapporto all'acerrimo nemico Uncino, sia alla sua Wendy. Cast felice e non altisonante: bravi i due giovanissimi Jeremy Sumpter (già figlio di Bill Paxton in Frailty) e Rachel Hurd-Wood, entrambi teneri e molto carini; riuscita anche la doppia prova del papà/Uncino Jason Isaacs (Lucius Malfoy della scuola di magia di Harry Potter); la mamma che aspetta in poltrona davanti alla finestra aperta è Olivia Williams (L'uomo del giorno dopo, Below); Campanellino è nientemeno che l'adolescente che tenta Charlotte Rampling in Swimming Pool, Ludivine Sagnier; zia Millicent è Lynn Redgrave (Shine).
Voto: ** ½
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