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Petrolio!

Finalmente cominceremo tutti ad andare in bicicletta!!!
:)

Ormai ci stiamo tutti rendendo conto che l'economia non può sempre crescere
Hanno cercato in modo fittizio di farla crescere con una serie di bolle speculative ,ma stiamo vedendo ora il terremoto che sta succedendo per colpa di queste speculazioni
 
Ho fatto benzina domenica, ad Avella (Av) , distributore Agip Fai da te (ma di giorno) 1,480 :icon_twisted: . Meno male che scende il greggio!!! :eusa_wall: :eusa_wall: :eusa_wall: :5eek:

Prima con la lira che era s4empre molto debole rispetto al dollaro si pagava 2000 lire al litro e ci lamentavamo, ora siamo arrivati ed in certi casi anche superate le 3000 lire al litro......:5eek: :5eek: :5eek:

Per rispondere all'amico di Caserta che si lamentava di pagare la benzina 1,51 :eusa_wall: :eusa_wall: :eusa_wall: nonostante il ribasso, gli ricordo che la Regione , amministrata sappiamo tutti da chi, per due anni consecutivi ha aumentato di 10 centesimi (quindi 20 cent) al litro la benzina al terzo anno ha tolto questi aumenti , cosa che alla pompa però si è trasformato in un ribasso di soli 5 cent:D :D :D gli altri 15 se l'intascano ancora i benzinai altrimenti il prezzo doveva essere di 1,35 ,al massimo.:crybaby2: :crybaby2: :crybaby2:
 
lucamax ha scritto:
Finalmente cominceremo tutti ad andare in bicicletta!!!
:)

Ormai ci stiamo tutti rendendo conto che l'economia non può sempre crescere
Hanno cercato in modo fittizio di farla crescere con una serie di bolle speculative ,ma stiamo vedendo ora il terremoto che sta succedendo per colpa di queste speculazioni
Eh, no!
Ormai è diventato di moda affibbiare tutte le cope di ciò che non va alla "speculazione internazionale"!
Un colpevole perfetto perchè senza nome e senza volto e, pertanto, indifendibile: d'altronde, chi vuoi che non sia d'accordo nel dare addosso alla "speculazione internazionale"...:icon_rolleyes::icon_rolleyes:
Troppo comodo, io non ci sto. La crisi attuale era prevedibile, prevedibilissima e non da adesso. E ha dei padri e delle madri ben precise, con nomi e cognomi ( ne ho parlato troppe volte, non è il caso di ricominciare ancora qui... ).
Comunque, se vi fa piacere, OK, continuamo a pensarla così: la colpa è dei cattivissimi "speculatori internazionali"... :icon_rolleyes:
D'altronde, ogni epoca si crea i suoi "untori" di manzoniana memoria.
 
...la speculazione internazionale approfitta della situazione ed aggrava i problemi, sfortunatamente non li crea, perchè sarebbe relativamente facile trovare i rimedi. Comunque, gli speculatori pagano anche di tasca propria. Ci sono pochi Soros e tanti peones...
Chi s'è comprato il petrolio di Dicembre a 149$, e le previsioni dicevano già che sarebbe sceso a 108$, ora dovrà sborsare la differenza di tasca sua.
I problemi dell'economia mondiale sono strutturali e monetari, quelli attuali sono tipici delle economie ultra liberiste, cioè prive di regole.
Purtroppo, un mercato del tutto privo di regole non si aggiusta da solo ma provoca dissesti planetari. Le speculazioni sono uno fra i prodotti di scarto di economie malate, come appunto quelle che stanno facendo danni visibili da qualche mese a questa parte.
Tornando al bene in oggetto, essendo una fonte non rinnovabile, il petrolio è inevitabilmente destinato ad aumentare di prezzo nel tempo. La "furbata" delle nostre compagnie petrolifere è quella di aumentare i prezzi con grande tempismo e di diminuirli lentamente, in modo da applicare sul prezzo gonfiato, l'eventuale aumento tendenziale.
Proclami a parte, ai governi fa comodo incamerare il denaro in più dovuto alle imposte sui prezzi maggiorati.
...se poi questo fatto deprime l'economia, o peggio, bè, la colpa si può sempre dare a Bin Laden od agli speculatori.:eusa_think:
 
roddy ha scritto:
Eh, no!
Ormai è diventato di moda affibbiare tutte le cope di ciò che non va alla "speculazione internazionale"!

Non penso di aver mai seguito le mode,nè quelle nel vestire ,nè quelle nel pensare
Non sono forse speculazioni,quelle che portano a far aumentare il prezzo del barile di petrolio,per uno sciopero in Venezuela?
Fino a che l'economia mondiale sarà basata sul petrolio,dovremo sottostare,purtroppo,a questi alti e bassi,e soprattutto alla dittatura dei paesi produttori ,in particolar modo di certi paesi arabi
 
Il petrolio cede ancora.

E ora il barile è quotato sotto i 90 dollari al barile: il calo è causato dai timori di un rallentamento dell'economia reale legato alla crisi finanziaria.
............

io aspetto ancora che la benza scenda sotto l'1,30 al litro, 'stardi!
 
...se le borse fossero in picchiata, come scrive il corriere nell'articolo, perchè manca la fiducia sull'efficacia della manovra FED, allora saremmo tornati nelle medesime condizioni che hanno visto il prezzo del petrolio diminuire, giustappunto a causa della prevista diminuzione dei consumi, una cosa più che ovvia in fase di recessione.
 
Il motivo per cui il petrolio ( insieme a tutte tutte le altre materie prime ) sta nuovamente andando alle stelle, nonostante il crollo dei consumi, è, a mio avviso, molto semplice.
Guardiamo un po' alla manovra del governo americano e della FED: eliminando tutti i tecnicismi e le parole edulcorate, COSA effettivamente significa in parole semplici?...
La crisi della finanza americana è una crisi VERA, non un effetto della famosa "speculazione": è il venire al pettine di tanti nodi occultati e messi da parte nel corso dell'ultimo quarto di secolo abbondante. Periodo durante il quale, semplicemente, gli Americani sono vissuti al disopra delle loro possibilità, consumando a più non posso, molto più di quanto producessero.
Ora, per affrontare questa crisi epocale, il Governo USA aveva diverse strade aperte:
- Poteva lascia fare al mercato: sarebbero fallite una gran quantità di Società, ci sarebbe stato un boom di disoccupati come nel '29 e forse anche peggio, ma, dopo, dalle ceneri sarebbe rinata una nuova era economica, una nuova fase di crescita che si sarebbe sviluppata sulle macerie dell'economia stagnante precedente. E' quello che avrebbe dovuto fare il Paese che maggiormente ha creduto ( o ha affermato di credere ) alle virtù del Capitalismo e del Libero Mercato. A mio parere sarebbe stata la soluzione migliore per gli USA, quella che li avrebbe proiettati verso una nuova fase di egemonia mondiale per un altro secolo o quasi.
Ma ci sarebbe voluto del coraggio, per operare una scelta del genere, una scelta che, certo, a breve termine sarrebbe costata moltissimo in termini di consenso al Partito dell'attuale Presidente
- Lo Stato Federale sarebbe comunque potuto intervenire con massicci investimenti, anche finanziati in deficit, in opere pubbliche per stimolare l'economia "reale", come fece Roosvelt all'indomani del crac del '29 ( il famoso "New Deal"" ): anche questa sarebbe stata una buona scelta, più "statalista" e meno liberista della precedente, ma, comunque, utile al Paese perchè questi investimenti avrebbero fatto da volano per un nuovo e più rapido sviluppo del Paese. Ma anche questa scelta avrebbe dovuto comportare, comunque, il fallimento delle Società decotte e la rimozione delle carcasse Societarie. E un pesante calo del consenso nel breve periodo. Per fare questa scelta a pochi mesi dalle Elezioni ci sarebbe voluto un Presidente con un animo da Statista di cui, francamente, non vedo neanche l'ombra.
- La scelta che è stata fatta è, invece, quella scellerata di sovvenzionare tutto il Sistema in decomposizione a suon di centinaia di miliardi di dollari ( si parla di 700-800 miliardi, una cifra colossale se pensiamo che le nostre Finanziarie più dolorose sono state, negli anni, nell'ordine massimo di 30-40 miliardi ).
E, per di più, questi fondi non vengono prelevate dalle tasche dei contribuenti americani in termini di maggiori tasse: no, vengono "creati" semplicemente con nuove emissioni del Tesoro americano. Cioè aumentando un deficit statale già enorme. Cioè, in definitiva ( e qui vengo al punto ) STAMPANDO CARTA MONETA.
Questo è il motivo per cui il petrolio e le altre monete prime aumentano: stanno per arrivare sul mercato montagne di dollari e questo signfica che, semplicemente, ogni dollaro circolante VALE DI MENO!!! E, quindi, che per comprare petrolio ( ma, in realtà qualunque altro bene o servizio ) ci vorranno più dollari: semplice, no? L'aumento immediato di prezzo non fa altro che scontare in anticipo ciò che i mercati prevedono avverrà tra breve.
Per cui: aumento dell'inflazione mondiale associata al persistere della stagnazione produttiva, visto che questi enormi capitali non servono per nuovi investimenti produttivi, ma solo per coprire i buchi lasciati dalla finanza "di carta" degli anni scorsi. Insomma: la micidiale "stagflazione", la bestia nera di tutti gli economisti.
Anche l'Europa ( e l'Italia in prima fila ) ovviamente verrà coinvolta, visto che la BCE ( la Banca Europea ) dovrà seguire la stessa strada, pena un aumento vertiginoso del valore dell'euro ( che, per adesso, nessuno vuole ): peraltro le periodiche "iniezioni di liquidità nel Sistema" ( eufemismo per dire "stampa di nuova carta moneta" ) saranno obbligate anche per sostenere il Sistema Bancario Europeo fortemente coinvolto anche esso nella crisi finanziaria innescata dai cosiddetti "mutui subprime".
Insomma, in termini riduttivi, ma semplici: ci sarà un maggiore quantità di denaro nel mondo. Conseguentemente, i nostri soldi, il nostro gruzzoletto in Banca, i nostri risparmi ( ma anche il nostro stipendio ), varranno di meno perchè diluiti in una massa monetaria più grande: è come se tutti noi, anche chi guadagna mille euro al mese, sia chiamato a contribuire di tasca sua, anche pesantemente, per salvare il sistema finanziario americano ( e del resto del mondo ) dal tracollo.
E neanche avremo la soddisfazione di sentirci dire un "grazie" :icon_twisted::icon_twisted:
 
Innanzitutto, bisognerà vedere se si andrà fino in fondo.... questo che vediamo è solo un abbozzo, fatto col carboncino sulla tela, non il quadro già dipinto. Ci sarà anche stampa di carta moneta in seguito alle decisioni di qualche giorno fa, ma, almeno per ora, è un'immisione di briciole rispetto a quel che servirebbe per sanare i debiti e portare l'opera a compimento.
Insomma, ne riparliamo a Novembre, cioè dopo le elezioni USA, perchè quella corrente mi pare più una manovra tampone che una decisione definitiva.
Fra le altre cose, il candidato repubblicano, pur beneficiando di una decisione che serve a non arrivare malamente alle elezioni, ha detto subito che la manovra è tutta sbagliata e che la prima cosa che farà se sarà eletto, sarà di licenziare il capo in testa della FED. (cosa che denota come negli USA, l'idea di finanziare il debito privato con soldi pubblici non sia gradita, e condividerla, una pessima pubblicità)
Dubito poi che un amministrazione democratica possa destinare tutte le risorse di bilancio per sanare i debiti inesigibili di "privatissimi" istituti di credito e compagnie assicurative.
Certo, può essere vero che il dollaro si svaluterà ancora, bisogna però vedere di quanto, perchè oltre un certo limite ciò destabilizzerebbe l'economia mondiale, con effetti pesanti anche sull'economia interna degli USA.
Qualcuno potrebbe iniziare a vendere materie prime in valuta differente, altri potrebbero barattare una cosa per l'altra, e questo, non conviene affatto agli USA, nè conviene a tutte quelle banche centrali che hanno montagne di dollari in cantina, e che già ora hanno una gran paura a metterle in circolazione.
Difficile sostenere ritmi di crescita dell'8% o del 13% annuo (Cina e India) senza margini, oppure se il mercato primario, USA in testa, non può assorbire le merci a prezzi più elevati ma il prodotto costa di più a causa delle materie prime.
Le borse oscillano ed in questo periodo hanno andamenti alquanto irrazionali perchè mancano elementi certi sul futuro. Nelle condizioni attuali, io credo sia rischiosissimo, se non sbagliato, scommettere sull'aumento dei prezzi delle materie prime.


roddy ha scritto:
- La scelta che è stata fatta è, invece, quella scellerata di sovvenzionare tutto il Sistema in decomposizione a suon di centinaia di miliardi di dollari ( si parla di 700-800 miliardi, una cifra colossale se pensiamo che le nostre Finanziarie più dolorose sono state, negli anni, nell'ordine massimo di 30-40 miliardi ).
E, per di più, questi fondi non vengono prelevate dalle tasche dei contribuenti americani in termini di maggiori tasse: no, vengono "creati" semplicemente con nuove emissioni del Tesoro americano. Cioè aumentando un deficit statale già enorme. Cioè, in definitiva ( e qui vengo al punto ) STAMPANDO CARTA MONETA.
 
m4ybe ha scritto:
Borse a picco. E il petrolio scotta
Barile di nuovo a quota 130 dollari


22:23 ECONOMIA Balzo delle quotazoni per il greggio, in rialzo di oltre 25 dollari. Il maggior rialzo in una sola seduta dal 1991.





ASSURDO! scommettiamo che ora avranno il coraggio di aumentare il prezzo dei carburanti?
:D vorrei impiccare tutti i signori giornalisti.......... per le palline........

per chiarezza............. ce' una differenza di mercato FUTURES e MARKEK DAY.... cioe' quello che e' salito di 25$ e era il future di ottobre e le opzioni scadevano ieri........

il mercato crude giornaliero non e salito di 25$ ma di poco anzi oggi e' pure sceso.....:D

pero' fa' piu' senzazione dire +25$....cose e pazze............

http://www.livecharts.co.uk/
 
si infatti oggi hanno detto che è sceso a 106 al barile...quindi non quello che ieri era a 130 giusto?

che giornalai....:D
 
Tuner ha scritto:
Innanzitutto, bisognerà vedere se si andrà fino in fondo.... questo che vediamo è solo un abbozzo, fatto col carboncino sulla tela, non il quadro già dipinto. Ci sarà anche stampa di carta moneta in seguito alle decisioni di qualche giorno fa, ma, almeno per ora, è un'immisione di briciole rispetto a quel che servirebbe per sanare i debiti e portare l'opera a compimento.
Insomma, ne riparliamo a Novembre, cioè dopo le elezioni USA, perchè quella corrente mi pare più una manovra tampone che una decisione definitiva.
Fra le altre cose, il candidato repubblicano, pur beneficiando di una decisione che serve a non arrivare malamente alle elezioni, ha detto subito che la manovra è tutta sbagliata e che la prima cosa che farà se sarà eletto, sarà di licenziare il capo in testa della FED. (cosa che denota come negli USA, l'idea di finanziare il debito privato con soldi pubblici non sia gradita, e condividerla, una pessima pubblicità)
Era venuto anche a me il sospetto che l'attuale Presidente abbia voluto solo calmare i mercati con un effetto-annuncio, guardandosi bene dal far seguire i fatti alle parole e basandosi sulla consapevolezza che, comunque, non sarebbe stato lui a gestire, materialmente, la colossale operazione.
Tutto fumo dunque? Tutta una sceneggiata, una di quelle per cui noi Italiani andiamo famosi in tutto il mondo e di cui vediamo quotidianamente clamorosi esempi nelle faccende di casa nostra?
Non proprio, non lo credo probabile... :eusa_think:
Oh, intendiamoci, tutto è possibile: ma che il Paese leader del mondo ( almeno per il momento.. ) possa annunciare una operazione così colossale salvo poi rimangiarsela dopo qualche mese... Beh, mi sembra quanto meno poco probabile... Perchè tu ti immagini, vero, cosa succederebbe se, dopo aver sostanzialmente garantito i mercati con la copertura del Tesoro e della Fed, gli USA decidessero, invece, di mandare in malora mezzo sistema finanziario mondiale...
La crisi di credibilità non solo di Fed e Tesoro USA, ma di TUTTE le istituzioni politico-finanziarie, americane e mondiali tout court, sarebbe senza precedenti... E renderebbe sostanzialmente senza controllo l'andamento di tutti i mercati, per il presente e soprattutto per il futuro.
A me pare questa una prospettiva ancor più disastrosa di quella che avevo analizzato nel mio precedente post.

Tuner ha scritto:
Certo, può essere vero che il dollaro si svaluterà ancora, bisogna però vedere di quanto, perchè oltre un certo limite ciò destabilizzerebbe l'economia mondiale, con effetti pesanti anche sull'economia interna degli USA.
Ma infatti: la svalutazione del dollaro non potrà superare certi limiti, questo lo sanno tutti, in primis FED e Tesoro ( altrimenti non avrebbero neanche pensato ad un salvataggio di 700 miliardi di dollari... ).
Come ho scritto precedentemente, la svalutazione sarà, a mio parere, GLOBALE, nel senso che ci sarà un aumento della massa monetaria a livello mondiale: TUTTE le banche centrali, volenti o nolenti, dovranno seguire l'esempio della FED, pena, appunto, una colossale svalutazione del dollaro che nessuno vuole.
Ma questo significa proprio, come scrivevo sopra, una sorta di "svalutazione globale" e, più o meno, parallela, di tutte le monete: con conseguente inflazione mondiale, ovverosia perdita di valore dei nostri soldi, "generosamente" dati come oblazione per non far fallire la finanza USA. Una specie di "colletta" mondiale o, come avevo scritto qualche tempo fa, una sorta di "Concordato preventivo" tra gli USA e il resto del mondo per evitare il fallimento del primo.

Tuner ha scritto:
Qualcuno potrebbe iniziare a vendere materie prime in valuta differente, altri potrebbero barattare una cosa per l'altra, e questo, non conviene affatto agli USA, nè conviene a tutte quelle banche centrali che hanno montagne di dollari in cantina, e che già ora hanno una gran paura a metterle in circolazione.
Difficile sostenere ritmi di crescita dell'8% o del 13% annuo (Cina e India) senza margini, oppure se il mercato primario, USA in testa, non può assorbire le merci a prezzi più elevati ma il prodotto costa di più a causa delle materie prime.
Vale il discorso precedente: non ci sarà nessuna super - svaltazione del dollaro rispetto alle altre monete.

Tuner ha scritto:
Le borse oscillano ed in questo periodo hanno andamenti alquanto irrazionali perchè mancano elementi certi sul futuro. Nelle condizioni attuali, io credo sia rischiosissimo, se non sbagliato, scommettere sull'aumento dei prezzi delle materie prime.
Guarda, io sono normalmente una persona prudente, ma questa volta mi sentirei di correrlo questo rischio... ;)
Oh, intendiamoci: nel breve, brevissimo periodo posso anche essere d'accordo con te che ci saranno fortissime oscillazioni dei prezzi, in su e in giù, come è normale nei momenti di grande disordine.
Ma nel medio periodo sarei pronto a giocarmi le mutande che i prezzi delle materie prime aumenteranno e di molto anche, per effetto di questa svalutazione globale di tutte le monete.
Nel lungo periodo, poi, non penso ci siano dubbi su quale sarà la tendenza dei mercati: e penso che su questo sarai d'accordo anche tu con me.
 
roddy ha scritto:
Oh, intendiamoci, tutto è possibile: ma che il Paese leader del mondo ( almeno per il momento.. ) possa annunciare una operazione così colossale salvo poi rimangiarsela dopo qualche mese... Beh, mi sembra quanto meno poco probabile...
Credo di conoscere abbastanza bene la visione "tolemaica" che hanno del mondo gli americani per dubitare che il consenso del paese sia subordinato alla credibilità verso l'estero, scommetterei che l'idea di finanziare un debito privato con denaro pubblico non sarà compatiblie con la loro mentalità.
Se cittadino di orientamento democratico pensa che sia giusto destinare risorse statali per avere più servizi pubblici, il simpatizzante repubblicano è invece convinto del contrario. Tuttavia, pur divisi su questa visione, entambi non ritengono "etico" che risorse pubbliche siano destinate alla copertura di debiti privati.
Nel caso venisse eletto presidente un democratico, potrebbe benissimo essere deciso che muoia Sansone con tutti filistei, a patto che lo stato si prendesse a cuore di ritrovare i posti di lavoro persi e dare capacità di reddito a quelle persone.
Il repubblicano lo ha già detto esplicitamente e raccoglierà i consensi di chi non vede di buon occhio la manovra in corso. Se eletto, per rimangiarsi la parola senza perdere la faccia, avrà bisogno di ragioni serissime, ovvero di un pretesto molto consistente.

http://www.time.com/time/politics/article/0,8599,1842793,00.html?xid=rss-politics



roddy ha scritto:
Perchè tu ti immagini, vero, cosa succederebbe se, dopo aver sostanzialmente garantito i mercati con la copertura del Tesoro e della Fed, gli USA decidessero, invece, di mandare in malora mezzo sistema finanziario mondiale...
Più che mercati garantiti e prudenti, vedo mercati assurdamente euforici, che "allegramente" hanno ripreso la rincorsa verso il precipizio, convinti che tanto... qualcuno fornirà un paracadute alla bisogna.
L'economia è malata, qualcuno degli arti è ormai in cancrena e serve il bisturi. Somministrare dosi massicce di medicinali sintomatici costa e non risolve il problema. L'atteraggio, non sarà per nulla morbido.


roddy ha scritto:
La crisi di credibilità non solo di Fed e Tesoro USA, ma di TUTTE le istituzioni politico-finanziarie, americane e mondiali tout court, sarebbe senza precedenti... E renderebbe sostanzialmente senza controllo l'andamento di tutti i mercati, per il presente e soprattutto per il futuro.
A me pare questa una prospettiva ancor più disastrosa di quella che avevo analizzato nel mio precedente post.
Molto peggio se FED e istituzioni mondiali illudono i mercati di poter gestire l'economia eppoi si scopre che la cosa non sta funzionando perchè tutti continuavano a ballare allegramente mentre il Titanic imbarcava ancora più acqua di prima. (...questo si è un dejavù dell'Italia anni 60/70/80, mentre non mi pare che lo sia tornare sui propri passi e riprendere una posizione rigorosa)


roddy ha scritto:
Ma infatti: la svalutazione del dollaro non potrà superare certi limiti, questo lo sanno tutti, in primis FED e Tesoro ( altrimenti non avrebbero neanche pensato ad un salvataggio di 700 miliardi di dollari... ).
Come ho scritto precedentemente, la svalutazione sarà, a mio parere, GLOBALE, nel senso che ci sarà un aumento della massa monetaria a livello mondiale: TUTTE le banche centrali, volenti o nolenti, dovranno seguire l'esempio della FED, pena, appunto, una colossale svalutazione del dollaro che nessuno vuole.
Ma questo significa proprio, come scrivevo sopra, una sorta di "svalutazione globale" e, più o meno, parallela, di tutte le monete: con conseguente inflazione mondiale, ovverosia perdita di valore dei nostri soldi, "generosamente" dati come oblazione per non far fallire la finanza USA. Una specie di "colletta" mondiale o, come avevo scritto qualche tempo fa, una sorta di "Concordato preventivo" tra gli USA e il resto del mondo per evitare il fallimento del primo.Vale il discorso precedente: non ci sarà nessuna super - svaltazione del dollaro rispetto alle altre monete.
Le reazioni delle borse alle decisioni dell'amministrazione USA ci mostrano che, offerta una mano, i mercati si prendono il braccio. Detta come va detta, anzichè essere sotto controllo, più gli organismi intervengono sugli effetti anzichè sulle cause, più la svalutazione corre dalla parte sbagliata.
...se non lo sappiamo noi in Italia.
Non ci vuole un matematico per capire che l'andamento non è lineare ma somiglia alla curva di una progressione. Si arriverebbe, abbastanza velocemente, ad un punto in cui nessuna banca centrale potrebbe tenere sotto controllo i guasti dei mercati senza contare che i prezzi delle materie prime e dei metalli preziosi salirebbero così tanto che a qualcuno verrebbe in mente di scatenare qualche guerra per entrarne in possesso.
Il fallimento dell'economia USA non sarebbe scongiurato ma soltanto posposto (neppure di tanto) e tutte le economie andrebbero nella stessa direzione.
Per evitare un'eccessiva svalutazione del dollaro si dovrebbero svalutare progressivamente le altre valute, ma la svalutazione delle altre valute rimetterebbe e rischio il dollaro, che dovrebbe, a sua volta, nuovamente svalutarsi. Poichè la cosa non segue affatto un andamento lineare ma si autoalimenta in modo perverso, la realtà è che non ci sarebbe nessun controllo effettivo sulla situazione.


roddy ha scritto:
Guarda, io sono normalmente una persona prudente, ma questa volta mi sentirei di correrlo questo rischio... ;)
Oh, intendiamoci: nel breve, brevissimo periodo posso anche essere d'accordo con te che ci saranno fortissime oscillazioni dei prezzi, in su e in giù, come è normale nei momenti di grande disordine.
Ma nel medio periodo sarei pronto a giocarmi le mutande che i prezzi delle materie prime aumenteranno e di molto anche, per effetto di questa svalutazione globale di tutte le monete.
Nel lungo periodo, poi, non penso ci siano dubbi su quale sarà la tendenza dei mercati: e penso che su questo sarai d'accordo anche tu con me.

Posso essere d'accordo che, a breve, questo potrebbe essere un periodo tremendamente vantaggioso per investire, guadagnare e disinvestire, magari anche più volte al giorno, cosa che però non è alla portata dei comuni mortali ma solo degli addetti ai lavori.
Già nel medio periodo starei molto attento a sbilanciarmi in speculazioni...
A mio parere ci sono 2 possibilità:
1) Quando cominciasero ad essere palesi le inevitabili conseguenze globali a cui andrebbe incontro un sistema sorretto da banche centrali il cui unico scopo è sostenere un malato terminale senza speranza, mi aspetto che qualcuno verrà lasciato la proprio destino e dovrà tornare sui suoi passi. Ciò comporterà un crollo dei consumi ed una conseguente diminuzione dei prezzi di energetici e materie prime, altro che aumento.
2) Qualcuno avrà pensato alle conseguenze di un'economia mondiale in cui l'inflazione sarà fuori controllo ed avrà capito come questa situazione andrebbe a modificare in modo drammatico gli equilibri, con il "pallino" che finirebbe per passare in altre mani. Il paese che domina il mondo, per non far piangere alcuni al suo interno decide di non curarsi finchè diventa debole al punto di dover cedere il ruolo di leader? Sarebbe un'ingenuità strategica senza pari, uno spunto per un film di fantascienza. Nella realtà, ritengo più probabile che quella nazione torni "saggiamente" sui suoi passi, ben prima di perdere il controllo e subire le conseguenze. Abbastanza rapidamente entreremo in quella fase di recessione che tutti si aspettavano fino all'intervento della FED. Diminuiranno i consumi ed avemo una conseguente diminuzione dei prezzi di energetici e materie prime.
 
Ultima modifica:
Tuner ha scritto:
Sarebbe un'ingenuità strategica senza pari,
Quoto solo questo pezzetto per chiarire un fatto che, forse, non era così evidente come credevo nei miei interventi ( anche se mi sembrava esplicito nel mio primo post ): sono anche io convinto che la manovra della FED e del tesoro sarebbero una sciagura ( credo di averla definita proprio così ), o, se preferisci, un errore strategico senza pari: condivido pienamente questa definizione.
E sono anche d'accordo sul fatto che un intervento chirurgico, seppure inizialmente devastante, sarebbe di gran lunga preferibile alla lenta agonia per gangrena.
Solo non credo che l'America potrà ritornare sui suoi passi e rimangiarsi questa ( sciagurata, ribadisco: sciagurata! ) decisione.
O, almeno, se lo farà credo che le conseguenze saranno pesanti, pesantissime: molto peggio di ciò che sarebbe successo se, semplicemente, si fossero lasciate fallire le Società decotte senza far nulla e senza annunciare provvedimenti che poi non trovano riscontro nella realtà: si rischia di avere ugualmente "amputazioni" a catena senza riuscire, contemporaneamente, a fermare la gangrena: il peggio del peggio, insomma.
 
finito il periodo di prezzi stabili

Benzina e gasolio: nuovi rincari

La verde sale alla pompa a 1,43 euro al litro, il diesel si aggira intorno agli 1,38-39 euro


ROMA - Scatta una nuova ondata di rincari per i carburanti. Seppure con aggiustamenti contenuti, quasi tutte le compagnie hanno oggi rivisto i listini all'insù. La verde si porta così su quota 1,43 euro al litro ed il diesel su 1,38-1,39 per tutti i marchi. Mercoledì a rialzare i prezzi di un centesimo al litro, tanto per la benzina che per il gasolio, era stata Agip, dopo settimane di prezzi stabili. Oggi un rialzo è stato deciso anche da Api-Ip, Erg, Esso, Q8 e Tamoil.
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25 settembre 2008




non hanno il minimo proprio ritegno...vergognosi
 
Prezzi stabili per settimane con appena un accenno a tendenziale alla diminuzione, mentre il prezzo del petrolio scendeva invece abbondantemente.
Visto come sono veloci i "petrolieri" ad adeguarsi agli aumenti e "bradiposi" quando invece si tratta di diminuire i prezzi?:badgrin:
...in questo modo si riparte a salire coi prezzi abbondantemente prima di essere scesi fin dove si sarebbe dovuto, non ci si cautela solo per gli acquisti futuri (facendoli pagare in anticipo al consumatore) ma si sfrutta il benefit aggiuntivo di vendere a prezzo rincarato anche la benzina prodotta con la materia prima già comprata a prezzo vantaggioso.
Se poi nessuno l'avesse notato, giusto per puntualizzare che non si tratta di aumenti così drammatici, in contemporanea ai rincari della MP, il dollaro si è nuovamente deprezzato sull'euro.
Tra furbi petrolieri ed organi di controlo distratti, non so chi sia peggio...
Altro che robin-tax.:eusa_naughty:

m4ybe ha scritto:
dopo settimane di prezzi stabili
 
quoto....organi di controllo altrettanto vergognosi e inesistenti...

che presa in giro!!
 
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