Petrolio!

Caro- pieno, Italia quarta al mondo
Ricerca WPC: preceduta solo da Turchia, Norvegia e Olanda
(ANSA) - MADRID 3 LUG - L'Italia e' quarta nella classifica mondiale del caro-pieno, secondo una ricerca presentata nel bollettino del World Petroleum Congress. Il Belpaese, con un prezzo medio di circa 2,35 dollari al litro, e' preceduto solo da Turchia (2,70 dollari), Norvegia (2,65) e Olanda (circa 2,4 dollari). A poca distanza dall'Italia, ma comunque con prezzi inferiori, ci sono Germania e Belgio (circa 2,3 dlr) e Regno Unito, Danimarca e Francia (tra 2,2 e 2,1 dlr).

Sarebbe interessante capire il PERCHE' di questa posizione di assoluto rilievo...


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siamo sempre stati in cima alle classifiche del caro benzina.
la causa principale? ovviammente le tasse.
ma se non vi fate fuorviare dalle posizioni, si può ben vedere che
siamo a pochissimi centesimi (di dollaro!) dalla media europea!
anzi direi che oggi siamo messi meglio di ieri e ancora più vicini alle medie.
ma i dati reali dei costi bisogna conoscerli... ;)
 
Più che le tasse, è l'IVA conteggiata su un prezzo totale che è già la somma del costo industriale con accise (l'accisa è un imposta rapportata alla quantità e non al valore) a far lievitare oltremodo il costo del carburante.
...che si paghino accise per l'abissinia, per Suez, Vajont, Firenze e Belice è anacronistico, che dopo 25-40 anni si paghino ancora il terremoto del Friuli, quello dell'Irpinia e la missione in libano del 2003 e cosa c'entri col prezzo della benzina il contratto degli autoferrotranvieri è alquanto complesso da capire.
  • 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935 (0,001 euro);
  • 14 lire per la crisi di Suez del 1956 (0,007 euro);
  • 10 lire per il disastro del Vajont del 1963 (0,005 euro);
  • 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966 (0,005 euro);
  • 10 lire per il terremoto del Belice del 1968 (0,005 euro);
  • 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976 (0,051 euro);
  • 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980 (0,039 euro);
  • 205 lire per la missione in Libano del 1983 (0,106 euro);
  • 22 lire per la missione in Bosnia del 1996 (0,011 euro);
  • 0,020 euro (39 lire) per rinnovo contratto autoferrotranvieri 2004.
PS ...forse, vale la pena sottolineare che le accise, complessivamente, gravano sul prezzo del carburante per un ammontare assolutamente rilevante, cioè comparabile, rispetto al costo del carburante stesso.
 
Ultima modifica:
Tuner ha scritto:
  • 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935 (0,001 euro);
Qui una funzione ce la vedrei: si potrebbero utilizzare quei soldi per ristampare i libri di storia e spiegare la funzione civilizzatrice di quella guerra.



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Tuner ha scritto:
Più che le tasse, è l'IVA conteggiata su un prezzo totale che è già la somma del costo industriale con accise (l'accisa è un imposta rapportata alla quantità e non al valore) a far lievitare oltremodo il costo del carburante.....
:icon_redface: hem, per l'uomo qualunque sempre tasse sono...;)
o se vogliamo qualcosa che con il prezzo base non c'entra, ma fà stare in piedi l'economia dei vari stati in tutto il mondo...:icon_cool:
della serie, se riduco in modo considerevole tasse, accise e imposte varie dalla benzina, poi, come copro le voragini d'entrata per il bilancio?:eusa_whistle:
 
YODA ha scritto:
:D :D sei ottimista...;)
cmq di sicuro oggi c'è solo la certezza che l'oro nero non durerà in eterno.
ma come in ogni "era" credo che l'umanoide si saprà adeguare a qualsiasi novità...:icon_twisted: bella o brutta!
Anche questo e' giusto.Se andiamo indietro nei tempi l'essere umano nel mondo animale e'la persona piu intelligente del pianeta.Quindi da per, se in caso si prospetti la sopravvivenza della razza umana l'UOMO SAPIENTS!sapra' per i nostri discendenti trovare la soluzione giusta per il continuo della vita sulla nostra amata Terra!:crybaby2:
 
Frena...;)
Le accise sono tasse sul consumo del prodotto, ovvero potrebbero avere senso se fossero destinate, chessò, alla manutenzione delle strade od a finanziare progetti per la riduzione delle emissioni. In altre parole, chi più consuma benzina, presumibilmente consuma più asfalto e più deve pagare per questa specifica ragione.
L'IVA, che è un'imposta sul VALORE (aggiunto), non dovrebbe essere applicata ad una tassa che colpisce specificamente un prodotto in base alla quantità e non in base al suo valore. (che la benzina costi 1 o 2 euro al litro, se l'accisa è 0,5€/lt, questa si somma al prezzo, che sia 1 o 2 euro non fa differenza)
Poichè non siamo a Monte Carlo dove le imposte dirette non esistono, ma in Italia, secondo la nostra costituzione italiana i cittadini sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Che questo maggior contributo sia PROGRESSIVO (come è ora) o PROPORZIONALE (come altri vorrebbero), comunque significa che le voragini di bilancio andrebbero coperte con l'IRPEF (imposte dirette) e non con le accise e, soprattutto, con l'IVA sulle accise, imposte indirette (ed improprie).
:eusa_whistle:

YODA ha scritto:
se riduco in modo considerevole tasse, accise e imposte varie dalla benzina, poi, come copro le voragini d'entrata per il bilancio?:eusa_whistle:
 
e con l'irpef copriresti quello che non incameri dalle accise?
ottimista.... :) magari portandola ai livelli dei paesi scandinavi...:icon_rolleyes:
dove però hanno servizi e assistenza che noi manco possiamo immaginare!

è ovvio che le accise sul petrolio sono state messe in previsione dello
sviluppo del paese...e immaginate come entrate "fisse" dello stato.

al cittadino comune interessa poco come si chiamano le tasse sulla benzina,
le vuole solo più basse perlomeno in media con il resto d'euopa.
e per come siamo messi, prima di togliere dobbiamo pensare a cosa può sostituirle.
ma visto che da noi dobbiamo dare retta a tutte le categorie, ecco che non si cambierà nulla in modo radicale.:eusa_whistle:

p.s. stamani la nuova previsione di Gazprom è vedere il barile a 240 dollari...:happy3:
 
Il cittadino comune del bel paese, o diventa più pragmatico e cerca di capire qualcosa di quel che gli sta intorno (e di cui fa parte) oltre al suo personale interesse, oppure resta senza diritti, in povere parole un ingenuo pollastro (suddito?) da spennare.
Se il cittadino italiano vuole tasse nella media europea deve diventare lui per primo più simile, a quei cittadini che pagano meno tasse in quei paesi. Deve avere più coscienza civica, capire che la sua presunta "furbizia" è stupidità (avere per conoscenze e versamento di oboli ciò che spetterebbe di diritto), molta più memoria di fatti e persone smettendo di tapparsi il naso quando vota alle elezioni.
Nei paesi dove l'economia va meglio e le tasse sulla benzina sono inferiori alle nostre, i cittadini non pensano di essere "furbi", il pressapochismo non sta di casa, la governance politica ed economica è di persone mediamente 20 più giovani che da noi, un primo ministro fa al massimo un paio di legislature, i politici che sbagliano o che vengono "sgamati" devono cambiare mestiere.
:evil5:

PS da quel che ho letto io, Gazprom prevede che il gas arriverà a vendere il gas 500$ a m3. :doubt:

YODA ha scritto:
al cittadino comune interessa poco come si chiamano le tasse sulla benzina, le vuole solo più basse perlomeno in media con il resto d'euopa.
e per come siamo messi, prima di togliere dobbiamo pensare a cosa può sostituirle.
 
Tuner ha scritto:
...Nei paesi dove l'economia va meglio e le tasse sulla benzina sono inferiori alle nostre, i cittadini non pensano di essere "furbi" ...
infatti il "gap" che abbiamo di differenza sulle tasse (non enorme cmq...) è proprio perchè siamo così...dal dopoguerra ad oggi.;)
e non cambieremo molto facilmente, a meno di una piccola rivoluzione...:icon_twisted:

PS da quel che ho letto io, Gazprom prevede che il gas arriverà a vendere il gas 500$ a m3. :doubt:
:eusa_whistle: hai dimenticato un 1000 prima di m3...:icon_cool: , altrimentio sarei già a spasso!:icon_twisted:

cmq essendo da anni il prezzo del metano "legato" a quello del petrolio...per contratto,
è chiaro che aumenterà a dismisura pure lui...:happy3: così come gli introiti dei paesi produttori.
e noi non produciamo che miseri 15 MLD/anno a fronte di un consumo di ...88 MLD/anno...( quindi +o- il 17%):icon_redface: .
ma ce lo vendono lo stesso al prezzo di quello importato.:doubt:
 
YODA ha scritto:
infatti il "gap" che abbiamo di differenza sulle tasse (non enorme cmq...) è proprio perchè siamo così...dal dopoguerra ad oggi.;)
e non cambieremo molto facilmente, a meno di una piccola rivoluzione...:icon_twisted:
Sono un tipo pacifico e non mi fa certo piacere, ma, purtroppo, credo proprio che una prospettiva simile, inimmaginabile fino a poco tempo fa, non sia proprio totalmente da scartare dal novero delle cose possibili nel futuro più o meno prossimo...:sad:
Andando avanti con questo andazzo, non ci vorranno molti anni prima che molta gente non abbia più la possibilità di comprare regolarmente i beni di consumo primari, altro che arrivare alla fine del mese...
E quando c'è la fame, la fame VERA, neanche gli "effetti speciali" bastano più...:mad:
Che poi, anche in questa eventualità, ne esca fuori qualcosa di buono per il Paese, è tutta un'altra questione... :sad:



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I ribassi causati dal ridimensionamento di gustav e dalla debolezza dell'euro

Il petrolio scende sotto i 110 dollari

A New York il greggio a 108,33. I futures potrebbero portarsi rapidamente a quota 100


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NEW YORK - Il petrolio scende sotto i 110 dollari al barile, arrivando a toccare a New York quota 108,33. Lo «sfondamento» verso il basso della soglia-110 potrebbe portare rapidamente i futures a scendere fino a cento dollari.

CAUSE - Il ribasso è stato dovuto al ridimensionarsi dell'effetto-Gustav, cioè dei timori legati al passaggio dell'uragano. Ma al tempo stesso la quotazione del greggio sta calando in concomitanza con le debolezza dell' euro, ad un passo dallo scendere sotto 1,45 dollari. Oltre a questo pesano le previsioni 'nere' circa le prospettive dell' economia mondiale, in particolare la possibilità di un forte rallentamento delle economie emergenti che hanno sospinto all' insù vistosamente negli ultimi tempi i prezzi. Corsera
 
Giusto per la cronaca, cosa vista con i miei occhi sul posto...
Prezzo benzina in USA diminuito di circa 0.6 usd/gal in 3 settimane (in percentuale, corrisponde ad una diminuzione del prezzo del 15%).
Tornato in Italia, ho trovato che il prezzo della benzina era invece rimasto sostanzialmente quello di quando ero partito....
Quanto al cambio nello stesso periodo, usd/eur passato da 1,48 a 1,46. (in percentuale l'euro ha perso un po' meno del 4%.
...se è vero che la componente benzina è solo una parte del prezzo (in Italia meno della metà) è anche vero che al diminuire del costo industriale diminuisce anche l'IVA.
I conti non tornano affatto, ed anche la velocità con cui la benzina aumenta è diversa da come diminuisce, così che quando il prezzo aumenta di nuovo, non si parte dal costo iniziale ma da uno "drogato" in eccesso.
...ma di cosa ci meravigliamo, sono anni che le cose vanno così.
:evil5:

PS ...il prezzo del petrolio attuale è già inferiore a quello di qualche mese fa, quando la benzina costava decisamente meno di oggi ed il cambio usd/eur era perfino più sfavorevole.

PS2 ...le previsioni di qualche mese fa (da me indicate il altro post) prevedevano che il prezzo del petrolio (drogato) sarebbe tornato a questi livelli verso Dicembre 2008: pare che abbiamo fatto prima...
 
Ultima modifica:
La faccenda "concorrenza" mi sembra una pagliacciata.
Rimpiango quando, un po' di anni fa, i prezzi alla pompa erano tutti uguali e faceva notizia un aumento di cinque lire al litro :crybaby2:
 
ragazzi è uno sch**oooo :5eek: :5eek: ...io pago ancora la verde 1,51€/litro mentre vedo e leggo che in altre zone d'italia il prezzo è più basso anche di 0,25/0,30€ al litro...:5eek: :5eek: :5eek:

PS. ho trovato differenze abissali anche tra il miopaese (provincia) e napoli/caserta città :doubt:
 
grira2 ha scritto:
ragazzi è uno sch**oooo :5eek: :5eek: ...io pago ancora la verde 1,51€/litro mentre vedo e leggo che in altre zone d'italia il prezzo è più basso anche di 0,25/0,30€ al litro...:5eek: :5eek: :5eek:

PS. ho trovato differenze abissali anche tra il miopaese (provincia) e napoli/caserta città :doubt:
io lo sto pagando 1,36 € :)
 
Petrolio: Ny, greggio chiude in ribasso a 95,17 dollari

15 set 21:42 Economia
NEW YORK - Il petrolio chiude a 95,71 dollari al barile al mercato di New York, in calo del 5,4% rispetto all'ultima rilevazione di venerdi': a pesare sulla caduta libera del prezzo del greggio, il crack Lehman Brothers e la cessione di Merrill Lynch. (Agr)







e la benza sempre uguale.......
 
Il calo del petrolio, paradossalmente, NON E' una buona notizia: indica solo che i consumi energetici stanno diminuendo e che si prevede diminuiranno ancor più nel prossimo futuro: e non certo per provvedimenti ( inesistenti ) tesi ad aumentare il risparmio energetico, ma, semplicemente, perchè è in atto la più feroce crisi economica da decenni a questa parte: crisi che ci sta facendo diventare tutti più poveri e, quindi, meno in grado di consumare energia :sad:
 
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