quando parlate di distribuzione omogenea intendete che in ogni tv arriva pressapoco la stessa potenza e stessa qualità del segnale?
Si esatto.
Che è l'equivalente di dire che arriva la stessa attenuazione? GIusto?
No sbagliato.
Semmai e' l'esatto contrario: l'attenuazione e' differenziata.
A parte il fatto che dire che "arriva la stessa attenuazione" e' un obrobrio linguistico e logico. . . non e' corretto.
La questione e' la seguente: in un impianto tv fatto da molte prese, in linea di principio (pensa ad un palazzo di 20 piani) ogni presa ha una distanza dalla antenna differente, con diverse perdite (attenuazione) dovute alla differente lunghezza dei cavi.
Il segnale in partenza e' lo stesso, quello in arrivo sarebbe molto diverso.
Questo implica che per avere su ogni tv un segnale pressoche uguale in potenza, si devono prendere accorgimenti tenico-impiantistici in modo tale che la differente lunghezza dei cavi ( e dunque la attenuazione) siano in qualche modo compensate.
Le prese piu vicine alla antenna (con meno cavo) devono avere una attenuazione maggiore, visto che gli arriva un segnale forte
quelle piu lontane una (con piu cavo) devono averne meno, visto che gli arriva un segnale meno forte
in modo tale che la totalita dell'impianto, una volta completato, abbia un segnale di potenza livellata, cioe con una potenza (grossomodo) uguale nel punto di arrivo (dove si collega la tv).
Stessa cosa, ma da un altro punto di vista, e' dire che ad ogni singolo tratto di impianto che serve una presa si da, volutamente, una attenuazione differenziata, fatta su misura, proprio per fare in modo che alla fine, sulle prese TV ci sia la stessa potenza.
Per ottenere questo scopo, esistono appositi componenti.
Derivatori con attenuazioni differenziate,derivatori tiltati in frequenza, prese passanti ad attenuazioni differenziate etc.