Ponte caldo,freddo,a specchio.TV.

Purchè non effettui nessuna conversione non arrechi nessun danno, solo che la cosa non è semplice.
Non sono sicuro, se l'amplificatore entra in oscillazione, le antenne vicine alla trasmittente cosa ricevono?

Secondo il mio parere:
1) E' necessario equalizzare in potenza i segnali ricevuti.
2) E' necessario un amplificatore di potenza da almeno 1 o 2 W monocanale.
3) E' necessario avere uno strumento di misura professionale per tarare bene l'amplificazione in funzione del feedback sulla/e antenna/e
ricevente/i e in funzione dell'intermodulazione dell'amplificatore.
4) Prepararsi a una denuncia da parte MISE.

E' un lavoro da professionista esperto.
 
Per il momento penso che le antenne vicino alla trasmittente non ricevano nulla, per il resto è una cosa in proprio solo per la sua abitazione.
Se amplifica soltanto, la situazione è "costruttiva" in quanto non vi sono ritardi tra la ricezione e le trasmissione, quindi essendo esattamente sicronizzati allo "0", si sommano.
Ovvio che non parlo di servire un Comune, ma una semplice abitazione in una "conca".
 
Per il momento penso che le antenne vicino alla trasmittente non ricevano nulla, per il resto è una cosa in proprio solo per la sua abitazione.
Se amplifica soltanto, la situazione è "costruttiva" in quanto non vi sono ritardi tra la ricezione e le trasmissione, quindi essendo esattamente sicronizzati allo "0", si sommano.
Ovvio che non parlo di servire un Comune, ma una semplice abitazione in una "conca".
Perchè pensi che le antenne riceventi non ricevano nulla dalla trasmittente, io ho esperienze molto diverse.
Servire un comune o una singola abitazione a 1 o 2 KM di distanza è esattamente la stessa cosa, se il comune è entro il cono dell'antenna trasmittente.
Concordo che la sola amplificazione non distrugge la SFN, il ritardo introdotto è trascurabile rispetto all'IG, qualunque esso sia, ma se entra in oscillazione sai che ridere....
 
se entra in autoscillazione allora si che sono dolori !
Comunque queste sono cose che non possono essere fatte dal "fai da te", occorrono strumenti, molta teoria ed esperienza nel settore.
 
se entra in autoscillazione allora si che sono dolori !
Comunque queste sono cose che non possono essere fatte dal "fai da te", occorrono strumenti, molta teoria ed esperienza nel settore.
Non sono d'accordo che sia così complicato, sempre che si voglia rimanere nel campo della realizzazione hobbistica e non professionale.
Ho fatto qualche esperienza di questo tipo circa 35 anni fa ripetendo il 65, 67, 69 (montecarlo, capodistria, telealtomilanese) con antenne 20 6269/r FR + ampli posizionati nel bosco in cima ad una collinetta con antenna rx da una parte e tx a 180°, cresta della collina di mezzo, segnale in ingresso circa 1000 microvolt, in uscita non mi ricordo...: funzionava egregiamente.
Basta un misuratore di campo per controllare il segnale in uscita che deve essere di valore adeguato alle caratteristiche dell'ampli a larga banda in modo da rimanere all'interno di prodotti di intermodulazione accettabili (ora con il digitale si può spingere di più).
Il difficile è trovare il giusto compromesso tra livello di amplificazione e posizione delle antenne per evitare autooscillazioni anche in presenza di fading; qui ogni installazione fa storia a se.
Visto il consumo irrisorio in mancanza della rete 220v si può pensare di alimentare il tutto con una batteria da auto oppure per evitare gli interventi periodici di sostituzione della batteria scarica con una carica si può optare per mantenere sempre la stessa batteria collegando un piccolo pannello
 
Non sono d'accordo che sia così complicato, sempre che si voglia rimanere nel campo della realizzazione hobbistica e non professionale.
Ho fatto qualche esperienza di questo tipo circa 35 anni fa ripetendo il 65, 67, 69 (montecarlo, capodistria, telealtomilanese) con antenne 20 6269/r FR + ampli posizionati nel bosco in cima ad una collinetta con antenna rx da una parte e tx a 180°, cresta della collina di mezzo, segnale in ingresso circa 1000 microvolt, in uscita non mi ricordo...: funzionava egregiamente.
Basta un misuratore di campo per controllare il segnale in uscita che deve essere di valore adeguato alle caratteristiche dell'ampli a larga banda in modo da rimanere all'interno di prodotti di intermodulazione accettabili (ora con il digitale si può spingere di più).
Il difficile è trovare il giusto compromesso tra livello di amplificazione e posizione delle antenne per evitare autooscillazioni anche in presenza di fading; qui ogni installazione fa storia a se.
Visto il consumo irrisorio in mancanza della rete 220v si può pensare di alimentare il tutto con una batteria da auto oppure per evitare gli interventi periodici di sostituzione della batteria scarica con una carica si può optare per mantenere sempre la stessa batteria collegando un piccolo pannello
Dai tuoi test quanto basta per separare RX da TX ?

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Dai tuoi test quanto basta per separare RX da TX ?

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Bella domanda... avevo l'antenna rx e tx a 180° una dall'altra a circa 100m sui 2 fianchi della collina che con la sua forte attenuazione faceva la differenza. Come scrivevo in precedenza ogni installazione fa storia a se quindi non resta che provare!
 
Dai tuoi test quanto basta per separare RX da TX ?

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Sul sito Alcad esiste un documento con tutte le modalità di calcolo della potenza necessaria del ripetitore e del calcolo della separazione tra le antenne, è la parte finale del manuale del loro amplificatore di potenza (piccola).
 
A parte la questione tecnica e di fattibilità non si può trasmettere nulla senza ottenere una preventiva autorizzazione.
Per il discorso della separazione tra le due antenne e meglio avere una differenza superiore ai 50 dB e comunque dipende anche dalle potenze in gioco , poi con strumenti alla mano si deve controllare il Mer che dovrà essere abbastanza alto per poter garantire un segnale discreto in ricezione.
Invece non sono daccordo con chi dice che il segnale ri trasmesso non subisce ritardo , in qauanto la velocità di propagazione del cavo tra RX e TX, sommato al passaggio della RF nel circuito di amplificazione subiscono un ritardo. Poi se il ritardo e minimo da non essere fuori guardia "cosa che dubito" e sempre un segnale in ritardo. Penso che se roprio si voglia intraprendere questa strada e meglio essere sicuri che questo segnale non si propaghi oltre il dovuto e non dia problemi a nessuno.
Se dovessi farlo io mi munirei di un convertitore PLL e convertirei il canale trasmesso in una Sub banda oppure in polarità inversa , non tanto per un discorso legale ma per essere sicuri che il segnale non interferisca nessuno, poi la potenza deve essere calcolata alla perfezione in modo da cercare di coprire solo la micro area che interessa.
 
Invece non sono daccordo con chi dice che il segnale ri trasmesso non subisce ritardo , in qauanto la velocità di propagazione del cavo tra RX e TX, sommato al passaggio della RF nel circuito di amplificazione subiscono un ritardo. Poi se il ritardo e minimo da non essere fuori guardia "cosa che dubito" e sempre un segnale in ritardo. Penso che se roprio si voglia intraprendere questa strada e meglio essere sicuri che questo segnale non si propaghi oltre il dovuto e non dia problemi a nessuno.
Se dovessi farlo io mi munirei di un convertitore PLL e convertirei il canale trasmesso in una Sub banda oppure in polarità inversa , non tanto per un discorso legale ma per essere sicuri che il segnale non interferisca nessuno, poi la potenza deve essere calcolata alla perfezione in modo da cercare di coprire solo la micro area che interessa.
:eusa_naughty::evil5:
Ti faccio due calcoli a spanna:
Mediamente in un nanosecondo il segnale percorre circa 30 cm; considerando 100m di cavo tra ricezione e trasmissione, sono circa 300nsec.
Considera pure un ritardo max dei circuiti elettronici coinvolti dell'ordine di 1usec (in realtà è molto, molto meno), aumenta tutto a 2usec e ottieni un ritardo del segnale equivalente ad un altro trasmettitore distante circa 600m dal primo, quando l'intervallo di guardia di 1/4 con FFT=8k equivale a circa 70Km.
Come vedi siamo ben dentro l'intervallo di guardia e il segnale non interferisce assolutamente, sempre che il MER del segnale ripetuto sia buono e il che segnale stesso non sia classificabile come rumore.
P.S. usec = microsecondi (10E-6 secondi), nsec=nanosecondi (10E-9 nanosecondi)
 
:eusa_naughty::evil5:
Ti faccio due calcoli a spanna:
Mediamente in un nanosecondo il segnale percorre circa 30 cm; considerando 100m di cavo tra ricezione e trasmissione, sono circa 300nsec.
Considera pure un ritardo max dei circuiti elettronici coinvolti dell'ordine di 1usec (in realtà è molto, molto meno), aumenta tutto a 2usec e ottieni un ritardo del segnale equivalente ad un altro trasmettitore distante circa 600m dal primo, quando l'intervallo di guardia di 1/4 con FFT=8k equivale a circa 70Km.
Come vedi siamo ben dentro l'intervallo di guardia e il segnale non interferisce assolutamente, sempre che il MER del segnale ripetuto sia buono e il che segnale stesso non sia classificabile come rumore.
P.S. usec = microsecondi (10E-6 secondi), nsec=nanosecondi (10E-9 nanosecondi)

Si hai ragione considerando che la velocità di propagazione di un segnale su cavo è circa 60 / 80% della velocità della luce in spazio aperto quindi poca roba su soli 100 mt di cavo. Ma se non si conosce la distanza del trasmettitore anche pochi nanosecondi possono fare la differenza e poi anche gli echi entro la guardia sono dannosi per una buona fetta di sintonizzatori commerciali.
 
Infatti, occhio che i microechi, soprattutto se di livello simile al segnale principale, sono destabilizzanti per moltissimi tuner.
 
Elettt, echi anche di 350 nanosecondi sono un normale ritardo di gruppo di un filtro in trasmissione e non influenzano in alcun modo l'SFN e/o ritardi distruttivi.
 
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